Fatturazione elettronica in Svezia

La Svezia è una pioniera della digitalizzazione fiscale: è stata infatti uno dei primi Paesi ad adottare lo scambio elettronico di informazioni, già dal 2003.

Da allora ha attuato la trasformazione digitale dei processi, allineando le norme e gli standard per la fatturazione elettronica allo standard europeo (EN 16931).

Questa pagina raccoglie tutte le informazioni di cui hai bisogno, come sviluppi principali, normative e requisiti pertinenti, e altri aspetti importanti.

Fatturazione elettronica B2B in Svezia

Come molti altri Paesi europei, la Svezia non richiede l’uso della fatturazione elettronica per le transazioni B2B. Tuttavia, le imprese sono incoraggiate a utilizzare la rete di interoperabilità Peppol e il formato Peppol BIS 3.0 conforme alla norma EN19631.

Per quanto riguarda la conformità, le aziende che scelgono di usare la fatturazione elettronica con i loro partner commerciali devono tenere a mente i seguenti aspetti:

  • Per lo scambio di fatture elettroniche è necessario il consenso dell’acquirente.
  • Garantire integrità e autenticità: sono accettati tutti i controlli previsti dalla legge. Le firme e i sigilli elettronici sono i mezzi legali più ampiamente accettati per garantire l’integrità e l’autenticità delle transazioni commerciali.
  • Le fatture devono essere archiviate in modo tale da garantirne integrità, autenticità e disponibilità durante tutto il periodo di conservazione. Il periodo di conservazione è di sette anni dalla fine dell’anno civile in cui si conclude il periodo contabile.

Fatturazione elettronica B2G in Svezia

In Svezia, la fatturazione elettronica negli appalti pubblici è obbligatoria dal 2019 e prevede che gli appaltatori pubblici e i loro fornitori utilizzino le fatture elettroniche.
A differenza di molti altri Paesi che hanno adottato la fatturazione elettronica, la Svezia non ha una piattaforma centrale per la trasmissione delle fatture in formato elettronico.

Peppol è considerata la soluzione preferita per la fatturazione elettronica nel settore pubblico. Peppol BIS Billing 3 è il formato standard di fatturazione elettronica nel Paese, il che lo rende pienamente conforme allo standard europeo. Gli enti del settore pubblico devono essere registrati in Peppol, in modo da poter ricevere fatture elettroniche dai fornitori.

Sono utilizzati anche altri formati, come ESAP 6 e Svefaktura, ma l’Autorità Peppol svedese, l’Agenzia per il governo digitale (Digg), incoraggia attivamente l’uso di Peppol BIS Billing 3.0 e sta gradualmente eliminando i formati legacy.

Uso di Peppol in Svezia

La Svezia è uno dei tanti Paesi europei che aderisce al quadro e agli standard Peppol. L’autorità Peppol del Paese, l’Agenzia per il governo digitale (Digg), si concentra sull’utilizzo del quadro per facilitare il passaggio alla fatturazione elettronica, all’e-procurement e all’infrastruttura standardizzata per il commercio transfrontaliero.

Alcune delle specifiche Peppol utilizzate in Svezia sono:

  • Rete Peppol
  • fatturazione elettronica
  • Ordini elettronici
  • E-catalogo

Scopri di più sulla fatturazione elettronica Peppol.

Tempistica dell'adozione della fatturazione elettronica in Svezia

Vediamo le date più importanti nel percorso della Svezia verso la fatturazione elettronica.

  • 11 novembre 2003: prima legge sullo scambio elettronico di informazioni da parte delle agenzie governative.
  • 1º aprile 2019: entra in vigore la legge sulle transazioni B2G, che obbliga i fornitori degli enti pubblici a inviare le fatture in modalità elettronica.
  • 1º dicembre 2019: tutti gli enti del settore pubblico devono essere registrati in Peppol.Febbraio 2023: le agenzie governative svedesi presentano una richiesta formale al governo per valutare l’adozione della fatturazione elettronica obbligatoria per le transazioni B2B.

Configurare la fatturazione elettronica in Svezia con Sovos

La fatturazione elettronica è diffusa in Svezia fin dal 2008, ma la popolarità e l’utilizzo dell’e-invoicing continuano a crescere in tutto il mondo. Man mano che entrano in vigore nuove normative, però, la conformità per le organizzazioni internazionali si fa sempre più complessa.

La sempre maggiore diffusione della fatturazione elettronica a livello globale ha creato un panorama frammentato, in cui cioè ogni Paese ha le sue regole e preferenze. È quindi fondamentale scegliere un unico vendor che assicuri la conformità in qualsiasi parte del mondo tu operi.

Riprenditi il tuo tempo e libera la mente: lascia che sia Sovos a occuparsi della conformità al posto tuo.

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FAQ

Gli enti del settore pubblico e i loro fornitori sono obbligati a scambiarsi fatture elettroniche (B2G). La fatturazione elettronica per le altre transazioni è facoltativa.
Sebbene siano in uso diversi formati di fatturazione elettronica, l’Agenzia per il governo digitale della Svezia raccomanda l’uso di Peppol BIS Billing 3.0.
La Digg consiglia a chi partecipa allo schema Peppol di utilizzare il proprio numero di iscrizione nel registro delle imprese. In alcuni casi specifici, può essere utilizzato anche il codice GLN.

Fatturazione elettronica nei Paesi Bassi

Il percorso dei Paesi Bassi verso la fatturazione elettronica è iniziato nel 2019, quando tutte le autorità pubbliche sono state obbligate a ricevere fatture elettroniche dai loro fornitori. Si stima che ogni anno con l’amministrazione pubblica siano scambiate circa 1,6 milioni di fatture.

Anche se la fatturazione elettronica nei rapporti commerciali non è ancora obbligatoria, se si decide di adottarla volontariamente esistono alcuni aspetti da tenere in conto.

Questa pagina offre una panoramica della fatturazione elettronica nei Paesi Bassi, dalle sue origini fino a oggi. Ricorda di aggiungere la pagina ai segnalibri per rimanere al corrente dei nuovi sviluppi.

Principali aspetti da considerare per la fatturazione elettronica B2B nei Paesi Bassi

Molte aziende dei Paesi Bassi scelgono volontariamente di adottare la fatturazione elettronica nei loro rapporti commerciali, cogliendo così i vantaggi della digitalizzazione.

Quando si implementa la fatturazione elettronica nei Paesi Bassi, bisogna tenere conto dei seguenti aspetti:

  • Ottenere il consenso dell’acquirente è necessario per inviare una fattura elettronica.
  • Garantire l’integrità e l’autenticità: tutti i mezzi sono accettati, dai controlli interni dei processi fino alla firma digitale delle fatture elettroniche.
  • Il periodo di conservazione delle fatture elettroniche è di sette anni. Le fatture elettroniche devono essere archiviate in modo tale da garantirne integrità, autenticità e disponibilità durante tutto il periodo di conservazione.

Caratteristiche della fatturazione elettronica B2G nei Paesi Bassi

Dal 2020, i fornitori del governo centrale neerlandese sono obbligati a presentare fatture elettroniche agli appaltatori pubblici. Per facilitare lo scambio di fatture elettroniche con gli enti governativi, i Paesi Bassi hanno implementato la rete di interoperabilità Peppol.

L’identificatore obbligatorio utilizzato per instradare le fatture elettroniche alle organizzazioni governative centrali è il numero OIN (Organisatie-identificatienummer).

Esistono tre metodi per l’invio di fatture elettroniche:

  • Attraverso un software di contabilità collegato a Peppol.
  • Attraverso i punti di accesso Peppol dei fornitori di servizi di fatturazione elettronica.
  • Utilizzando uno specifico portale fornitori del governo.

Formati di dati comuni utilizzati nei Paesi Bassi

Le fatture elettroniche nei Paesi Bassi possono essere inviate e ricevute in diversi formati, tra cui:

  1. SI-UBL 2.0: implementazione UBL di NLCIUS, che risponde ai requisiti locali per la fatturazione elettronica destinata al governo e alle imprese. Si basa sulla norma europea EN 16931 ed è il formato preferito nei Paesi Bassi.
  2. Peppol BIS 3.0: formato di interoperabilità nella rete Peppol. Si basa sulla norma europea EN 16931.
  3. Altri formati di settore utilizzati nel Paese: UBL-OHLN, 4.5. SETU (HR – XML), ecc.

Tempistica dell'adozione della fatturazione elettronica nei Paesi Bassi

Vediamo le date più importanti nel percorso dei Paesi Bassi verso la fatturazione elettronica.

  • 1º luglio 2016: il governo olandese recepisce la Direttiva 2014/55/UE nel diritto nazionale.
  • 18 aprile 2019: termine per implementare la fatturazione elettronica B2G se si lavora con il governo centrale.
  • 1º ottobre 2020: l’Autorità Peppol olandese (NPa o Nederlandse Peppolautoriteit) diventa un ente governativo e supervisiona la rete Peppol nel Paese.
  • 1º luglio 2030: le imprese olandesi devono conformarsi ai requisiti IVA nell’era digitale, che includono la fatturazione elettronica obbligatoria e la dichiarazione elettronica per le transazioni B2B transfrontaliere.

Sanzioni: cosa succede se non si rispettano le regole per la fatturazione elettronica nei Paesi Bassi?

Nei Paesi Bassi, il mancato rispetto dei requisiti di fatturazione può comportare l’elevazione di sanzioni pecuniarie.

L’invio di fatture elettroniche è facoltativo per le transazioni B2B, ma è obbligatorio per le aziende private che lavorano con il governo centrale dei Paesi Bassi. La mancata osservanza delle regole potrebbe comportare una sanzione pecuniaria.

Configurazione della fatturazione elettronica nei Paesi Bassi con Sovos​

La fatturazione elettronica è in ascesa in tutto il mondo, e in particolare in Europa, dove a breve verrà avviata l’iniziativa ViDA dell’UE.

Tuttavia, sebbene l’e-invoicing sia sempre più diffusa a livello globale, il panorama è frammentato e richiede un approccio che tenga conto delle specificità di ogni Paese in cui si opera. È quindi importante scegliere un unico fornitore per la conformità, semplificando così gli obblighi a cui si è soggetti.

Sovos è il tuo partner ideale per gli adempimenti fiscali. Lascia che ci occupiamo noi della tua fatturazione elettronica, così potrai concentrarti su ciò che conta: far crescere la tua attività.

Compilate il modulo sottostante per parlare con uno dei nostri esperti di fatturazione elettronica

FAQ

Nei Paesi Bassi è richiesto che le fatture destinate al governo centrale olandese siano trasmesse in formato elettronico. Attualmente l’e-invoicing non è obbligatoria per le transazioni tra imprese private.

Per la fatturazione elettronica B2B, è necessario il consenso dell’acquirente. L’acquirente può dare il proprio consenso anche in maniera tacita, ossia elaborando o pagando la fattura elettronica.

La rete Peppol è utilizzata come quadro nel processo di fatturazione elettronica B2G. Alla fine del 2023, il Paese ha aderito a un programma pilota organizzato dalla Commissione europea sullo scambio di fatture elettroniche tra aziende nei Paesi Bassi e a Singapore.

Fatturazione elettronica in Svizzera

La Svizzera ha iniziato il suo percorso di fatturazione elettronica nel 2016, anno in cui l’ha resa obbligatoria per le transazioni tra gli enti governativi federali e i loro fornitori.

La fatturazione elettronica è invece facoltativa per le transazioni B2B e B2C, nonostante alcune imprese abbiano avviato diverse iniziative di digitalizzazione a livello nazionale. Aggiungi questa pagina ai segnalibri per rimanere al corrente di tutti gli aggiornamenti dall’autorità fiscale svizzera.

Come funziona la fatturazione elettronica B2G in Svizzera?

Attualmente la Svizzera richiede ai fornitori di emettere fatture elettroniche quando stipulano contratti con le amministrazioni federali, se il valore del contratto supera i 5.000 franchi svizzeri (circa 5.200 euro).

Le aziende hanno a disposizione due canali principali per l’invio di fatture elettroniche alle amministrazioni federali:

  • Soluzione tramite ERP o fornitore di servizi
  • Invio di PDF leggibile tramite e-mail

Come funziona la fatturazione elettronica B2B in Svizzera?

Le aziende private possono scegliere di emettere fatture elettroniche su base volontaria. Alcune iniziative, come la QR Bill, incoraggiano le imprese ad adottare la fatturazione elettronica.

Da giugno 2020, le vecchie polizze di versamento sono state sostituite dalle QR-fatture. Una QR-fattura include un particolare codice QR (lo “Swiss QR Code”), che contiene tutte le informazioni necessarie per il pagamento automatico in forma strutturata.

Il codice QR è compatibile con le fatture elettroniche: basta integrare il set di dati con il riferimento QR e l’IBAN QR rispettivamente nei campi “Riferimento” e “Conto/Pagabile a”.

Principali aspetti da considerare per la gestione delle fatture elettroniche B2B in Svizzera

  • Integrità e autenticità: devono essere garantite integrità, autenticità e inalterabilità di tutti i dati pertinenti per l’IVA. Le firme elettroniche sono disciplinate dalla Legge federale sulla firma elettronica (ZertES).
  • Conservazione e archiviazione: le fatture devono essere conservate in modo da garantirne l’integrità, l’autenticità e la disponibilità durante tutto il periodo di conservazione. Le firme elettroniche sono menzionate esplicitamente come esempio. Il periodo di conservazione è di 10 anni dopo la fine dell’anno contabile.
  • Consenso dell’acquirente: è necessario per lo scambio legale di fatture elettroniche.

Formato delle fatture e dei documenti elettronici in Svizzera

In Svizzera non è previsto un formato specifico per le fatture, ma è raccomandato swissDIGIN. Sono accettati anche:

  • Standard di transazione XML intersettoriali (UBL 2.0, CII XML 2.0)
  • Formato ibrido (ZUGFeRD, Factur-X)

Tempistiche dell'adozione della fatturazione elettronica in Svizzera

Vediamo le date più importanti nel percorso della Svizzera verso la fatturazione elettronica.

  • 1º gennaio 2016: le transazioni B2G richiedono l’emissione di una fattura elettronica.
  • 1º ottobre 2022: il QR Bill sostituisce le polizze di versamento, il metodo di pagamento delle fatture utilizzato in precedenza. Tutti gli ordini di pagamento basati sulle polizze di versamento vengono interrotti.

FAQ

L’obbligo di fatturazione elettronica vige solo per le imprese che forniscono prodotti o servizi alla pubblica amministrazione svizzera. La fatturazione elettronica B2B è invece facoltativa al momento.

Ora che l’iniziativa ViDA dell’UE è prossima all’entrata in vigore, si prevede che le fatture elettroniche diventeranno obbligatorie per le transazioni B2B in tutta Europa, inclusa la Svizzera, a partire da gennaio 2026.

I contribuenti devono garantire l’integrità del contenuto e l’autenticità dell’origine della fatturazione elettronica. Il metodo più comune per soddisfare questi requisiti è l’apposizione di una firma elettronica.

Il principale vantaggio dell’adozione della fatturazione elettronica è la conformità all’obbligo per le transazioni B2G.

Ma esistono anche altri benefici per l’azienda, tra cui la riduzione dell’uso e degli sprechi di carta, il risparmio sui costi e sul lavoro manuale associati all’elaborazione delle fatture cartacee, la riduzione degli errori grazie ai minori inserimenti manuali e la possibilità di integrare più strumenti per una maggiore efficienza operativa.

Configurare la fatturazione elettronica in Svizzera con Sovos

La fatturazione elettronica sta crescendo in popolarità non solo in Svizzera, ma in tutto il mondo. Poiché sempre più Paesi ne stanno facendo un requisito obbligatorio, la conformità alle normative sta diventando più difficile e importante che mai.

L’adozione della fatturazione elettronica potrà essere una tendenza globale, ma rimane per sua natura frammentaria, poiché ogni Paese ha le proprie regole e normative. Ecco perché è fondamentale scegliere un unico fornitore per la conformità. La soluzione? Sovos.

Invece di perdere tempo a garantire la conformità ovunque tu operi, lascia che sia Sovos a fare il lavoro pesante, così tu potrai concentrarti su ciò che conta davvero.

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Aggiornamento: 14 febbraio 2025 di Kelly Muniz

Il Parlamento europeo ha approvato la proposta sull’IVA nell’era digitale (ViDA), avvicinandola di un passo all’adozione ufficiale. La proposta passerà ora al Consiglio dell’UE per l’approvazione finale, segnando un passo fondamentale nello sforzo di modernizzare i sistemi IVA in tutta l’Unione europea.

L’ECOFIN approva la ViDA

La tanto attesa proposta sull’IVA nell’era digitale (ViDA) è stata approvata dai ministri dell’Economia e delle Finanze degli Stati membri. Il 5 novembre 2024, durante la riunione del Consiglio "Economia e finanza" (ECOFIN), gli Stati membri hanno concordato all’unanimità l’adozione del pacchetto ViDA. Questa decisione segna una pietra miliare nella modernizzazione della direttiva IVA, ponendo le basi per un sistema IVA più efficiente e digitale in tutta l’Unione europea.

Alcune modifiche entreranno in vigore immediatamente dopo l’entrata in vigore del pacchetto, mentre altre entreranno in vigore gradualmente nei prossimi anni.

Il testo procederà all’approvazione formale da parte del Parlamento, dopodiché sarà pronto per l’adozione ufficiale.

Leggi il nostro blog qui sotto per un’analisi dettagliata delle modifiche che influiscono sugli obblighi di fatturazione elettronica, il nuovo requisito di comunicazione digitale (DRR) e la tempistica di tali modifiche.

 

La nuova proposta ViDA è pronta per l’approvazione ECOFIN

Il Consiglio dell’Unione Europea ha pubblicato una nuova proposta riguardante la riforma dell’IVA nell’era digitale (ViDA).

La proposta mira a modernizzare e razionalizzare i sistemi dell’IVA in tutta l’UE, in particolare la fatturazione elettronica e il controllo continuo delle operazioni. Gli Stati membri lo riesamineranno il 5 novembre in occasione della prossima riunione del Consiglio ECOFIN.

Se approvata, nel tempo si verificheranno una serie di modifiche, alcune delle quali entreranno in vigore non appena la direttiva entrerà in vigore. Ecco una panoramica dei principali aggiornamenti, in particolare per quanto riguarda la fatturazione elettronica e i requisiti CTC.

Cosa c’è di nuovo e perché questo ritardo?
La nuova proposta non modifica sostanzialmente la sua versione precedente. La modifica principale della nuova proposta ViDA riguarda le date di entrata in vigore delle misure. Le scadenze sono state posticipate a causa delle battute d’arresto che ViDA ha dovuto affrontare sin dalla sua bozza iniziale.

La proposta ViDA ha subito ritardi a causa della complessità dei suoi obiettivi, che consistono principalmente nell’armonizzare i diversi sistemi IVA all’interno dell’UE. Oltre alle ampie consultazioni condotte durante questo processo per bilanciare gli interessi delle diverse parti interessate, l’approvazione della ViDA richiede l’allineamento delle opinioni e delle priorità degli Stati membri.

Ciò si è rivelato un ostacolo significativo, in quanto gli Stati membri hanno espresso le loro preoccupazioni in merito a diversi aspetti della proposta, come i costi di attuazione e l’allineamento alle norme dell’UE sulla privacy dei dati, tra gli altri. ViDA deve inoltre passare attraverso le fasi formali per l’approvazione da parte del Parlamento europeo e del Consiglio dell’UE.

La combinazione di questi fattori ha reso l’adozione del ViDA un processo lungo, ma la sua attuazione promette benefici significativi nei settori pubblico e privato in tutta l’UE.

 

Riepilogo: cos’è ViDA e cosa cambia con la sua adozione?

Modifiche efficaci con l’approvazione della ViDA

Rimozione dell’approvazione UE per la fatturazione elettronica nazionale: Ai sensi dell’attuale direttiva IVA, è necessaria l’approvazione dell’UE affinché gli Stati membri introducano la fatturazione elettronica B2B obbligatoria a livello nazionale. Paesi come l’Italia, la Polonia, la Germania, la Francia, il Belgio e la Romania hanno chiesto deroghe all’obbligo di fatturazione elettronica. Con ViDA, gli Stati membri possono imporre la fatturazione elettronica nazionale senza bisogno dell’approvazione dell’UE, a condizione che si applichi solo ai contribuenti stabiliti.

Eliminazione dell’accettazione della fattura elettronica da parte dell’acquirente: L’attuale direttiva IVA dell’UE stabilisce che l’uso delle fatture elettroniche è soggetto all’accettazione da parte dell’acquirente. Nell’ambito della ViDA, gli Stati membri che hanno introdotto l’obbligo di fatturazione elettronica nazionale non avranno più bisogno del consenso dell’acquirente.

Modifiche ViDA in vigore dal 1° luglio 2030

Ridefinizione della fatturazione elettronica

ViDA ridefinisce le fatture elettroniche. Nell’ambito della proposta, le fatture elettroniche sono quelle emesse, trasmesse e ricevute in un formato elettronico strutturato che ne consente l’elaborazione automatizzata. Ciò significa che i formati non strutturati, come i PDF puri o le immagini JPEG, non saranno più considerati fatture elettroniche. I formati ibridi, come ZUGFeRD e Factur-X, possono rimanere grazie alla loro parte strutturata.

In linea di principio, le fatture elettroniche devono essere conformi alla norma europea e all’elenco delle sue sintassi ai sensi della Direttiva 2014/55/UE (il formato "EN"). Tuttavia, il ViDA consente agli Stati membri di utilizzare altri standard per le transazioni nazionali se soddisfano determinate condizioni.

A partire dal 2030, le fatture elettroniche B2B conformi allo standard europeo saranno l’impostazione predefinita e non richiederanno più l’accettazione dell’acquirente. Tuttavia, se uno Stato membro opta per una norma nazionale obbligatoria diversa, può rinunciare o richiedere l’accettazione da parte dell’acquirente per le fatture elettroniche che utilizzano la norma europea.

Obblighi di comunicazione digitale (DRR) per le transazioni transfrontaliere

Uno degli aggiornamenti di maggior impatto in ViDA è l’obbligo di reporting digitale quasi in tempo reale dei dati delle transazioni transfrontaliere.

A partire dal 2030, i contribuenti che effettuano transazioni transfrontaliere all’interno dell’UE devono comunicare i dati delle fatture per via elettronica seguendo il formato EN. Tale DRR sarà una condizione per i contribuenti per esentare l’IVA in una transazione transfrontaliera o per richiedere l’IVA a monte. Ciascuno Stato membro predisporrà meccanismi elettronici per la trasmissione di tali dati.
Con ViDA, le fatture elettroniche transfrontaliere all’interno dell’UE devono essere emesse entro un massimo di 10 giorni dal fatto generatore dell’imposta. In questi casi, il DRR deve avvenire nello stesso momento in cui viene emessa la fattura elettronica o avrebbe dovuto essere emessa.

Le fatture emesse dal destinatario per conto del venditore (c.d. autofattura) e le fatture relative agli acquisti intracomunitari devono essere comunicate entro e non oltre cinque giorni dall’emissione della fattura o avrebbero dovuto essere emesse o ricevute, rispettivamente.

Come previsto, i DRR possono essere effettuati dai contribuenti stessi o esternalizzati a terzi per loro conto.

Obblighi di comunicazione digitale per le operazioni nazionali

ViDA concede agli Stati membri la possibilità di rendere obbligatoria la comunicazione digitale per le vendite B2B/B2C nazionali, i dati sugli acquisti e le autoforniture per i contribuenti con partita IVA all’interno della loro giurisdizione. Gli obblighi di comunicazione a livello nazionale devono essere in linea con gli standard di DRR transfrontalieri di ViDA e gli Stati membri devono consentire la presentazione nel formato standard europeo, sebbene possano essere consentiti altri formati interoperabili.

Per gli Stati membri che dispongono di sistemi nazionali di comunicazione in tempo reale in vigore dal 1º gennaio 2024, la conformità alle norme di ViDA sarà richiesta entro il 2035. D’altro canto, la proposta chiarisce che possono ancora esistere altri obblighi di comunicazione, come i SAF-T. Questo allineamento garantirà la coerenza in tutta l’UE in vista della piena attuazione della ViDA.

Gli Stati membri hanno tempo fino al 30 giugno 2030 per integrare le disposizioni di ViDA in materia di fatturazione elettronica e DRR nella loro legislazione nazionale, rendendo la direttiva effettiva in tutta l’UE entro il 1° luglio 2030.
L’impatto di ViDA sulle imprese

La proposta ViDA rappresenta un cambiamento significativo per le imprese che operano all’interno dell’UE, promettendo sia opportunità che sfide. Con l’introduzione dei DRR, ViDA mira a sostituire i requisiti obsoleti, ridurre gli oneri amministrativi, migliorare l’accuratezza e combattere le frodi in materia di IVA.

Il passaggio alla fatturazione elettronica strutturata e alla rendicontazione digitale quasi in tempo reale richiederà alle aziende di aggiornare i propri sistemi di fatturazione e rendicontazione, guidando la trasformazione digitale in tutti i settori. Sebbene la transizione possa comportare adeguamenti iniziali, si prevede che aumenterà l’efficienza, creerà condizioni di parità e faciliterà un’interoperabilità più agevole tra le imprese che utilizzano sistemi diversi.

Scopri di più leggendo la nostra guida dedicata all’IVA nell’era digitale.

La fatturazione elettronica Peppol spiegata: cos’è e come funziona

L’adozione globale della fatturazione elettronica sta accelerando. I governi di tutto il mondo stanno spingendo per adottare la fatturazione elettronica per trasformare digitalmente i loro sistemi nazionali e, spesso, per colmare il divario IVA.

Sebbene molti Paesi abbiano introdotto il proprio mandato di fatturazione elettronica per digitalizzare i controlli fiscali, i requisiti e i sistemi implementati da ciascun Paese spesso non si allineano tra loro. Ciò rende complesso per le organizzazioni multinazionali adempiere ai propri obblighi di fatturazione elettronica.

Per migliorare l’interoperabilità, i paesi di Asia ed Europa stanno adottando Peppol, un framework creato per semplificare l’interoperabilità per la fatturazione elettronica e altri documenti di appalto. Ma cos’è esattamente? Questo blog contiene tutte le informazioni di cui ha bisogno.

Che cos’è Peppol?

Peppol è nata nel 2008 come tentativo di standardizzare gli appalti pubblici nei governi di tutta l’Unione europea. È un framework composto da specifiche che consentono l’approvvigionamento elettronico transfrontaliero e un metodo di invio delle fatture ai clienti. Peppol integra i processi aziendali standardizzando il modo in cui le informazioni sono strutturate e scambiate.

Negli ultimi anni, Peppol ha ampliato il suo mandato includendo l’APAC. Singapore è stato il primo Paese asiatico a istituire un’autorità Peppol. Oltre ad essere presente in Europa, include anche Australia, Giappone, Malesia e Nuova Zelanda.

Cosa significa?

Peppol è l’abbreviazione di Pan-European Public Procurement On-Line, poiché inizialmente era un’iniziativa europea.

Sebbene la ricezione delle fatture elettroniche sia obbligatoria per legge per tutti gli enti del settore pubblico dell’UE dall’aprile 2020, essendo Peppol una delle opzioni scelte da molti Paesi per attuare tale obbligo e il nome di Peppol deriva dal suo servizio europeo, lo standard viene ora adottato al di fuori dell’Unione. La Malesia e Singapore sono due Paesi non europei che hanno abbracciato Peppol negli ultimi anni, ad esempio.

Come funziona Peppol?

Anche se abbiamo chiarito che Peppol è uno standard a livello UE per lo scambio di documenti elettronici come le fatture elettroniche, ciò non spiega come funzioni effettivamente.

L’Unione europea ha stabilito degli standard per le fatture elettroniche. Questi documenti devono soddisfare le specifiche richieste e, nella maggior parte dei casi, essere inviati attraverso la sua rete. La maggior parte degli enti pubblici dell’UE deve essere in grado di ricevere tali fatture, creando un metodo uniforme e universale di fatturazione delle transazioni B2G in tutta la regione.

Vale la pena notare che, sebbene il settore pubblico sia obbligato a ricevere queste fatture in alcuni casi, possono anche essere inviate alle aziende per transazioni B2B. Peppol consente lo scambio elettronico efficiente di fatture elettroniche, ordini di acquisto e altri documenti aziendali, sia che Lei sia un’azienda privata o un’organizzazione pubblica.

Le fatture Peppol vengono inviate al destinatario tramite un Peppol Access Point. Si connette alla rete Peppol e proviene da un fornitore di servizi approvato, che consente alle aziende di scambiare elettronicamente documenti con altre organizzazioni dotate di un Access Point.

Peppol collega le organizzazioni attraverso una rete di fornitori di servizi accreditati da PEPPOL, rimuovendo le barriere al commercio elettronico create da reti chiuse «a tre angoli».

Cos’è un’autorità Peppol?

Per garantire che i suddetti punti di accesso seguano le norme e i regolamenti stabiliti, dispone di autorità ufficiali. Sono inoltre in atto per «stabilire requisiti nazionali per la progettazione e il contenuto dei documenti Peppol», secondo la stessa PEPPOL.

Attualmente sono in vigore 17 autorità Peppol, tutte enti nazionali, tranne uno. OpenPEPPOL è l’unica autorità non collegata a un Paese in quanto funge da autorità ufficiale di Peppol nelle giurisdizioni in cui non esiste alcuna autorità.

Perché usarlo?

La sua implementazione diffusa lo rende un’opzione interessante per molti. Considerando la varietà di approcci alla fatturazione elettronica nei diversi Paesi, l’attrattiva di Peppol è la standardizzazione e l’interoperabilità dello scambio elettronico globale di documenti.

Avere una raccolta di standard comuni per il trasferimento di documenti elettronici per ogni Paese in cui un’organizzazione opera semplifica il processo, riducendo così la possibilità di errori.

La standardizzazione del modo in cui le informazioni sono strutturate e scambiate le rende più sicure. Oltre alle fatture e agli ordini di acquisto, Peppol ha il potenziale per automatizzare lo scambio di qualsiasi tipo di documento aziendale, tra qualsiasi organizzazione, in qualsiasi parte del mondo.

Quali Paesi usano Peppol?

Peppol ha attualmente 37 paesi membri, 29 dei quali in Europa.

Al di fuori dell’Europa, i paesi che hanno implementato gli standard Peppol includono:

Modelli Peppol Corner

I modelli angolari sono framework per le transazioni digitali. Esistono diversi approcci, anche se la struttura di base di Peppol è il modello a 4 angoli

Modello 3-Corner per la fatturazione elettronica

Considerato ormai un vecchio modello, il modello a 3 angoli per la fatturazione elettronica richiedeva che mittenti e destinatari si connettessero tramite un unico fornitore di servizi. Gli acquirenti spesso decidevano quale fornitore di servizi utilizzare, il che significa che i fornitori dovevano utilizzare più sistemi tra i loro clienti.

Modello 4-Corner per la fatturazione elettronica

Un aggiornamento all’approccio precedente, il modello di fatturazione elettronica a 4 angoli collega quattro entità. I quattro angoli sono:

  1. mittente
  2. Punto di accesso del mittente
  3. Punto di accesso del destinatario
  4. Destinatario

L’introduzione degli access point protegge le transazioni garantendo che la comunicazione dei documenti sia inviata e ricevuta correttamente, utilizzando la convalida dei documenti, le procedure Know Your Customer (KYC) e altro ancora.

Modello 5-Corner per CTC

Come visto a Singapore, Peppol ha anche un modello a 5 angoli. Questo approccio aggiunge un altro aspetto al modello tradizionale, ovvero la piattaforma centrale delle autorità fiscali/governative. Questo framework è noto anche come Peppol CTC.

Il modello a 5 angoli consente alle autorità fiscali di ricevere un accesso quasi in tempo reale alle fatture, garantendo che le informazioni fiscali vengano trasferite correttamente.

A discrezione del governo competente, la piattaforma centrale può convalidare i documenti prima che vengano inviati al destinatario o consentire invece ai fornitori di servizi certificati di convalidarli, fungendo da archivio per le fatture elettroniche.

Progetto pilota Peppol VIDA

Questo progetto pilota istituito da OpenPEPPOL dimostra che le specifiche di rete e di fatturazione elettronica possono essere utilizzate anche per soddisfare i requisiti di rendicontazione digitale della proposta VIDA dell’UE.

Il progetto è aperto alle autorità/amministrazioni fiscali dell’UE, ai fornitori di servizi e agli utenti finali.

Sovos partecipa a questo progetto pilota. Siamo un membro rispettato e prestiamo servizio sia in Malesia che a Singapore.

Per saperne di più sull’adozione della fatturazione elettronica e sulle sue numerose norme e regolamenti, consulti la nostra Guida alla fatturazione elettronica. Per assistenza nel rispetto dei requisiti di fatturazione elettronica e di altre considerazioni fiscali, consideri la nostra soluzione Compliance Cloud.

La fatturazione elettronica a Singapore

Sebbene la fatturazione elettronica non sia ancora obbligatoria a nessun livello a Singapore, l’autorità fiscale del paese sta lavorando all’implementazione di un modello dichiarativo basato sul controllo continuo delle transazioni (CTC).

La spinta di Singapore verso la digitalizzazione è stata dimostrata dall’adozione, avvenuta nel 2018, del proprio quadro normativo per la fatturazione elettronica. Singapore è stato il primo paese al di fuori dell’Europa ad adottare PEPPOL. Le PEPPOL Business Interoperability Specifications (BIS) per la fatturazione elettronica e la rete PEPPOL eDelivery sono attive dal 2019.

L’Inland Revenue Authority di Singapore (IRAS) ha annunciato l’adozione graduale di InvoiceNow, il regime nazionale di fatturazione elettronica basato sulla rete PEPPOL, per la trasmissione dei dati di fatturazione. Il regime verrà avviato su base volontaria nel maggio 2025, per le aziende registrate per la GST. L’obbligo riguarderà solo le transazioni B2B; il governo dovrebbe rendere obbligatorio il B2G nei prossimi anni.

Aggiungi questa pagina ai segnalibri e rivisitala spesso per rimanere aggiornato sui prossimi obblighi.

In sintesi: Fatturazione elettronica a Singapore

Fatturazione elettronica B2B a Singapore

Rete

InvoiceNow

Formato
Attualmente sono consentiti sia il Singapore BIS Billing 3.0 (PEPPOL) che il Singapore (SG) PEPPOL PINT; PEPPOL PINT verrà utilizzato esclusivamente a partire dal 2025.

Obbligo di firma elettronica
È obbligatorio garantire integrità e autenticità, e la firma elettronica è un metodo di garanzia.

Obbligo di conservazione
Cinque anni.

Fatturazione elettronica B2G a Singapore

Rete
InvoiceNow.

Formato
Attualmente sono consentiti sia il Singapore BIS Billing 3.0 (PEPPOL) che il Singapore (SG) PEPPOL PINT; PEPPOL PINT verrà utilizzato esclusivamente a partire dal 2025.

Obbligo di firma elettronica
È obbligatorio garantire integrità e autenticità, e la firma elettronica è un metodo di garanzia.

Obbligo di conservazione
Cinque anni.

Fatturazione elettronica a Singapore: requisiti e normative

Al momento attuale a Singapore non vige alcun obbligo circa l’uso della fatturazione elettronica, ma i contribuenti possono comunque collegarsi alla rete PEPPOL per inviare e ricevere fatture elettroniche. L’IMDA di Singapore è una PEPPOL authority e, in quanto tale, coloro che scelgono di inviare le fatture elettronicamente attraverso la rete InvoiceNow devono soddisfare i requisiti di formato:

Singapore BIS Billing 3.0 (PEPPOL) o Singapore (SG) PEPPOL PINT, sebbene quest’ultimo diventerà l’unico formato vigente a partire dal 2025.

Rendicontazione elettronica a Singapore: requisiti e regolamenti

Singapore sta implementando un obbligo di comunicazione CTC, utilizzando il framework PEPPOL InvoiceNow del paese. L’attuazione dell’obbligo prevede l’allontanamento dal modello PEPPOL "a quattro angoli", adottando invece un modello PEPPOL "a cinque angoli" che prevede che i contribuenti trasmettano i dati delle fatture all’IRAS, l’autorità fiscale nazionale.

I dati delle fatture, sia di vendita che di acquisto, devono essere comunicati all’autorità fiscale. Le aziende hanno l’obbligo di comunicare le "fatture elettroniche PEPPOL" immediatamente, in tempo reale. Per le fatture emesse al di fuori di InvoiceNow ("fatture esterne alla soluzione"), la comunicazione avviene entro una scadenza specifica. Si consiglia una cadenza settimanale, non oltre la data di scadenza dichiarativa.

Gli access point (AP) accreditati sono le uniche parti autorizzate a inviare i dati delle fatture all’IRAS utilizzando l’API C5 – Sovos è un AP accreditato a Singapore.

L’implementazione di questo obbligo di comunicazione elettronica è inclusa nella timeline di implementazione riportata di seguito.

Tempistica di implementazione della fatturazione e della rendicontazione elettroniche a Singapore

A Singapore si sta lentamente implementando la digitalizzazione. Ecco le date importanti:

  • Maggio 2018: l’IMDA di Singapore diventa la prima PEPPOL authority al di fuori dei confini dell’Europa
  • Gennaio 2019: lancio del network nazionale di fatturazione elettronica, in seguito denominato InvoiceNow
  • Marzo 2020: Singapore avvia l’iniziativa “Registration Grant” per incentivare le aziende a entrare nel network
  • 1° maggio 2025: la rendicontazione elettronica B2B è disponibile per l’adozione anticipata volontaria da parte delle aziende registrate per la GST
  • 1° novembre 2025: la rendicontazione elettronica B2B è disponibile per le società di nuova costituzione che si registrano volontariamente per la GST

PEPPOL a Singapore

L’Infocomm Media Development Authority (IMDA) di Singapore è diventata la prima PEPPOL Authority al di fuori dell’Europa nel maggio 2018. Successivamente, l’organismo ha lanciato la propria rete di fatturazione elettronica con i primi 11 fornitori di access point.

La rete è fondata sul framework PEPPOL e aiuta le aziende a scambiare documenti elettronicamente. In qualità di autorità PEPPOL, l’IMDA può:

  • Approvare e certificare i fornitori di access point PEPPOL a Singapore
  • Accreditare i fornitori di soluzioni PEPPOL-ready a Singapore
  • Disciplinare la conformità delle aziende al framework PEPPOL
  • Specificare le regole e gli standard tecnici specifici per Paese nell’ambito del regime PEPPOL, in particolare il formato SG PEPPOL BIS e SG PEPPOL PINT

Scopri di più su PEPPOL nella Guida definitiva alla              fatturazione elettronica di Sovos

Compilate il modulo sottostante per parlare con uno dei nostri esperti di fatturazione elettronica

FAQ

Le aziende di Singapore sono incoraggiate a utilizzare le fatture elettroniche, ma non esiste ancora un obbligo in tal senso.

Sebbene Singapore incoraggi le aziende a emettere e ricevere fatture elettronicamente tramite il suo sistema InvoiceNow, non ha ancora imposto la fatturazione elettronica tra le aziende. La rendicontazione elettronica obbligatoria tramite InvoiceNow inizierà dal 1° novembre 2025 per le aziende di nuova costituzione che si registrano volontariamente per la GST.

InvoiceNow è un’iniziativa nazionale di fatturazione elettronica dell’Infocomm Media Development Authority (IMDA), che aiuta le PMI e le grandi imprese a semplificare la fatturazione. L’obiettivo è quello di fornire un modo più rapido e sostenibile per effettuare transazioni sia a livello nazionale che internazionale.

A Singapore, per compilare una fattura sono necessarie informazioni quali:

  • Nome, indirizzo e numero di registrazione GST del fornitore
  • Nome e indirizzo del cliente
  • Data di emissione della fattura e numero di identificazione
  • Descrizione dei beni o dei servizi forniti
  • Importo totale da pagare, sia comprensivo di IVA che IVA esclusa

PEPPOL è uno standard per l’invio di fatture elettroniche a clienti del settore pubblico (in altre parole, per transazioni B2G) in tutta l’UE e oltre. Singapore è stata la prima autorità approvata PEPPOL al di fuori dell’Europa.

Il framework di fatturazione elettronica InvoiceNow di Singapore si basa sulla rete PEPPOL.

Sì, Sovos è un fornitore di servizi PEPPOL certificato dall’IMDA a Singapore. I nostri esperti in normativa possono connettersi alla rete InvoiceNow per tuo conto.

Aggiornamento: 25 giugno 2024 da Dilara İnal

Il Ministero pubblica un progetto di linee guida sulla fatturazione elettronica B2B

Il Ministero delle Finanze tedesco (MoF) ha pubblicato una bozza di linee guida il 13 giugno 2024, che descrive in dettaglio il prossimo mandato di fatturazione elettronica B2B che entrerà in vigore il 1° gennaio 2025.

Sebbene la legge attuale obblighi i contribuenti a emettere e ricevere fatture elettroniche solo per le transazioni B2B nazionali, il MoF prevede di introdurre un sistema di segnalazione elettronica per i dettagli delle fatture in una fase successiva, senza una data fissa.

I punti salienti delle linee guida sono:

La versione finale delle linee guida è prevista entro il quarto trimestre del 2024.

 

Aggiornamento: 26 marzo 2024 da Dilara İnal

Il Parlamento approva il mandato tedesco per la fatturazione elettronica B2B

Il parlamento tedesco ha approvato la legge sulle opportunità di crescita (Wachstumschancengesetz — la legge) riguardante varie questioni fiscali il 22 marzo 2024, incluso il mandato tedesco per la fatturazione elettronica B2B.

La legge era originariamente prevista per il voto alla fine del 2023, con l’applicazione prevista per gennaio 2024. Tuttavia, la mancanza di consenso tra il Bundestag e il Bundesrat, rispettivamente camere basse e alte del parlamento, su varie disposizioni della legge ne ha ritardato la finalizzazione.

Il Comitato di mediazione del Bundestag e del Bundesrat ha concluso i negoziati sulla legge il 21 febbraio 2024 e il Bundestag ha approvato il testo modificato il 23 febbraio. Il voto del Bundesrat del 22 marzo ha completato il processo parlamentare.

La tempistica di attuazione di questo mandato è stata confermata come segue:

La ricezione obbligatoria delle fatture elettroniche per le transazioni B2B nazionali sarà richiesta per tutte le aziende. Inoltre, le aziende avranno la possibilità di emettere fatture elettroniche conformi alle sintassi approvate in base al CEN 16931 volontariamente, senza il consenso dell’Acquirente.

Dopo questa approvazione parlamentare, la legge sarà firmata dal Presidente e successivamente pubblicata nella Gazzetta ufficiale.

Formati di fattura accettabili da emettere negli anni successivi:

Fatture B2B nazionali 2024 2025 2026 2027 2028
Fatture cartacee

Consentito

Proibito

per i grandi contribuenti

Proibito

per tutti

Fatture elettroniche in formato EN 16931

Consentito con il consenso dell’Acquirente

Consentito

Obbligatorio

per i grandi contribuenti

Obbligatorio

per tutti

Fattura EDI non in formato EN 16931**

Consentito con il consenso dell’Acquirente

Proibito
Fatture elettroniche in altri formati

Consentito con il consenso dell’Acquirente

Proibito

** Si noti che lo scambio su EDI è consentito se la fattura elettronica è conforme agli standard europei.

La sua organizzazione è impreparata per il prossimo mandato? Il nostro team di esperti può aiutare.

 

Aggiornamento: 6 novembre 2023 di Dilara İnal

Informazioni aggiuntive rilasciate per i piani di fatturazione elettronica B2B della Germania

Nell’ottobre 2023, il Ministero federale delle finanze (MoF) ha rilasciato ulteriori informazioni sulla fatturazione elettronica, una delle misure fiscali proposte incluse nella legge sulle opportunità di crescita.

Se la proposta del MoF, con i dettagli forniti negli aggiornamenti precedenti, diventa legge, sarà applicabile quanto segue:

Oltre ai chiarimenti del MoF, la camera alta del Parlamento federale tedesco, Bundesrat, ha parlato della legge durante la sessione del 20 ottobre. Sebbene il Bundesrat sostenga l’introduzione della fatturazione elettronica obbligatoria, ha proposto un ritardo di due anni in modo che la ricezione obbligatoria delle fatture elettroniche inizi il 1° gennaio 2027.

Nelle prossime fasi del processo, la camera bassa del Parlamento, il Bundestag, dovrebbe votare sulla legge sulle opportunità di crescita a metà novembre. Il voto della camera alta dovrebbe aver luogo a metà dicembre.

Cerchi ulteriori informazioni sull’adozione globale della fatturazione elettronica? Legga la nostra guida definitiva alla fatturazione elettronica.

 

Aggiornamento: 20 settembre 2023 di Dilara İnal

Il governo federale approva la fatturazione elettronica B2B obbligatoria in Germania ed estende la fase volontaria

Il 30 agosto, il governo federale tedesco ha approvato il progetto di legge noto come "Growth Opportunities Act, ". La legge è composta da diverse disposizioni su diverse questioni fiscali, inclusa l’introduzione di un mandato di fatturazione elettronica B2B a livello nazionale.

Le date chiave per l’attuazione del mandato includono:

Il progetto di legge approvato dal governo non modifica il quadro precedentemente comunicato, tuttavia estende la fase volontaria di un anno. La fase volontaria durerà fino a gennaio 2027 per le piccole imprese con un fatturato annuo pari o inferiore a 800.000 EUR nel 2025.

Fasi successive per il mandato di fatturazione elettronica

Il Parlamento federale e il Consiglio federale dovrebbero approvare questa riforma entro la fine del 2023.

Cerchi ulteriori indicazioni sulla fatturazione in Germania? Parli con il nostro team di esperti.

 

Aggiornamento: 4 agosto 2023 di Dilara İnal

Modifiche normative obbligatorie per la fatturazione elettronica B2B in Germania

Il Ministero federale delle finanze tedesco (il Ministero) ha condiviso il progetto di «Legge sulle opportunità di crescita» con importanti associazioni imprenditoriali tedesche il 14 luglio 2023. Questa legge introduce modifiche alla legge sull’IVA per implementare la fatturazione elettronica obbligatoria, insieme ad altre proposte fiscali nazionali e internazionali.

Attualmente, l’emissione di una fattura elettronica richiede il consenso dell’acquirente. Le modifiche proposte cambieranno questa situazione, con le fatture per le transazioni tra contribuenti residenti in Germania, note come transazioni B2B nazionali, che devono essere elettroniche.

La legge introduce anche una nuova definizione di fatture elettroniche. Una fattura elettronica è definita come una fattura emessa, trasmessa e ricevuta in un formato elettronico strutturato che consente l’elaborazione elettronica. Una fattura elettronica deve inoltre essere conforme allo standard di fatturazione elettronica del Comitato europeo di normazione (CEN), EN 16931.

Il Ministero aveva precedentemente condiviso il suo piano per introdurre la fatturazione elettronica obbligatoria a partire da gennaio 2025. Questa data rimane la stessa nelle proposte di emendamento, con misure transitorie che danno ai contribuenti tempo e flessibilità per conformarsi ai nuovi requisiti:

Anche se questa legge non include alcuna disposizione per un sistema di rendicontazione basato sulle transazioni, rileva che tale sistema di rendicontazione per le vendite B2B verrà introdotto in seguito.

Il Consiglio europeo emette una decisione di deroga

Il Consiglio europeo ha autorizzato la Germania a introdurre misure speciali in materia di fatturazione elettronica obbligatoria con decisione del 25 luglio 2023.

La Germania ha ricevuto la deroga alla direttiva IVA dal 1° gennaio 2025 al 31 dicembre 2027 o, se una direttiva dell’UE viene adottata prima del previsto, fino al recepimento nazionale della direttiva sull’IVA nell’era digitale (ViDA) nel diritto tedesco.

Cerchi ulteriori indicazioni sulla fatturazione in Germania? Parli con il nostro team di esperti.

 

Aggiornamento: 21 aprile 2023 di Anna Norden

Un altro passo verso il CTC con la proposta del mandato di fatturazione elettronica B2B in Germania

Il Ministero federale delle finanze tedesco ha inviato una proposta di discussione per l’introduzione della fatturazione elettronica B2B obbligatoria in Germania il 17 aprile a importanti associazioni imprenditoriali tedesche.

Le associazioni imprenditoriali sono invitate a fornire il proprio parere su questioni come le seguenti entro l’8 maggio:

Il mandato di fatturazione elettronica proposto è un passo verso l’implementazione di un sistema di reporting in tempo reale basato sulle transazioni per la creazione, la verifica e l’inoltro delle fatture elettroniche. Questo sistema non fa parte della proposta attuale, ma, poiché è direttamente correlato a un mandato di fattura elettronica, le idee per tale sistema sono esposte ad alto livello dal Ministero delle Finanze.

L’obiettivo finale è fornire un sistema elettronico uniforme di segnalazione basato sulle transazioni per le transazioni B2B nazionali e transfrontaliere. Lo scambio delle fatture avverrà tramite una piattaforma centrale o privata.

Non verrebbe eseguita alcuna verifica del contenuto completo della fattura o un’interruzione dell’inoltro della fattura, tuttavia, la piattaforma dell’emittente verificherebbe («Plausibilitätsprüfungen») che tutti i campi obbligatori siano presenti, se la struttura e la sintassi siano conformi alle norme EN e così via.

La segnalazione della fattura avverrà in tempo reale contemporaneamente all’invio della fattura, in modo che il fornitore non debba avviare due transazioni.

Il Ministero delle Finanze afferma che l’obiettivo è che il nuovo sistema sia allineato al ViDA, ma che la Germania conta di dover utilizzare una deroga alle disposizioni della direttiva IVA per introdurre il mandato di fattura elettronica, se il ViDA non dovesse essere adottato in tempo.

Mentre molti hanno ipotizzato che la Germania seguisse la strada del sistema italiano di fatturazione elettronica, il messaggio del Ministero delle Finanze sembra piuttosto essere che gli spunti siano presi dal sistema francese, con l’uso di una piattaforma centralizzata integrata da fornitori di servizi privati che servono a canalizzare le fatture.

Ha bisogno di discutere di come la proposta della Germania di introdurre controlli continui sulle transazioni potrebbe influire sulla sua attività? Parli con i nostri esperti fiscali.

 

Aggiornamento: 3 novembre 2021 di Joanna Hysi

La Germania si avvicina all’introduzione del controllo continuo delle transazioni

C’è stata una maggiore discussione tra le diverse istituzioni sull’introduzione dei controlli continui delle transazioni (CTC) in Germania per combattere la frode fiscale e aumentare la competitività del mercato tedesco in Europa.

Sostenitori della riforma continua dei controlli sulle transazioni in Germania

I sostenitori dell’introduzione dei CTC in Germania includono, tra gli altri: il gruppo parlamentare del Partito Libero Democratico (FDP), favorevole alle imprese, l’Associazione tedesca per la fatturazione elettronica (VeR) e un organo giudiziario indipendente, il Bundesrechnungshof (Ufficio federale dei conti) tedesco.

Di recente, abbiamo visto questo argomento incluso nei negoziati sulla politica fiscale dei partner della coalizione emersi dalle recenti elezioni governative tedesche (il Partito socialdemocratico (SPD), l’FDP e il Partito dei Verdi).

Sebbene le discussioni rimangano a livello concettuale, i nuovi potenziali partiti di coalizione mostrano volontà politica di riforma in questo settore.

Proposte sulla riforma continua del controllo delle transazioni in Germania

In particolare, il Bundesrechnungshof tedesco ha proposto al Ministero delle Finanze un sistema di rendicontazione in tempo reale che sfrutta la tecnologia blockchain come sistema efficiente per combattere le frodi IVA. Tuttavia, la loro proposta non è stata accettata in quanto è necessaria un’analisi costi-benefici prima di proporre e attuare tali misure.

Nell’ambito di un processo parlamentare, il FDP ha chiesto  che «un sistema di rendicontazione elettronica paragonabile allo SDI italiano sia introdotto a livello nazionale il più rapidamente possibile, per la creazione, il collaudo e l’inoltro delle fatture». La principale associazione industriale tedesca, la VeR, ha accolto con favore questa proposta riconoscendone i numerosi vantaggi per le aziende e l’economia tedesca.

Uno studio VeR sulla possibilità di utilizzare il modello italiano come modello per l’Europa spiega che, sebbene non sembri aver contribuito in modo significativo a ridurre il divario IVA in Italia, i vantaggi della fatturazione elettronica per le aziende e l’economia italiana sono convincenti. Conclude che il sistema di liquidazione italiano può fungere da modello per la digitalizzazione dell’IVA in Germania, se non in Europa. Inoltre, gli esperti VeR offrono le loro conoscenze per sviluppare un tale sistema CTC in Germania.

Conclusione: la Germania sarà il prossimo paese dell’UE a introdurre i CTC?

Sembra che l’idea di introdurre un sistema CTC in Germania, seguendo le orme di altri Stati membri come Italia, Francia e Polonia, stia prendendo piede e potrebbe non essere lontana dal diventare realtà se i partner della coalizione riuscissero davvero a raggiungere un accordo di coalizione per succedere al partito attualmente al governo.

Agisci

Per saperne di più su ciò che riteniamo ci riservi il futuro, scarichi VAT Trends: Toward Continuous Transaction Controls. Seguici su LinkedInTwitter per tenersi aggiornato su notizie e aggiornamenti normativi.

Proroga delle date di attuazione del mandato di fatturazione elettronicaB2B .

Aggiornamento: 2 gennaio 2024 

La Legge Finanziaria per il 2024 è stata ufficialmente adottata e pubblicata in Gazzetta Ufficiale il 30 dicembre 2023. Con la finalizzazione della legge, le nuove date di attuazione sono le seguenti: 

Ricezione delle fatture elettroniche: a partire dal 1° settembre 2026, TUTTI i contribuenti, indipendentemente dalle loro dimensioni, dovranno essere in grado di ricevere fatture elettroniche. Tale data può essere prorogata al più tardi fino al 1° dicembre 2026, ma solo per decreto. 

Emissione di fatture elettroniche: 

Trasmissione internazionale di dati di transazione e pagamento B2B, B2C: 

L’obbligo di comunicazione elettronica per le transazioni internazionali B2B (vendite e acquisti) e B2C e i dati di pagamento segue lo stesso calendario previsto per l’emissione di fatture elettroniche (1° settembre 2026 o 1° settembre 2027 a seconda delle dimensioni dell’azienda). 

Il decreto attuativo che ratificherà formalmente questo nuovo calendario è previsto nel corso del primo trimestre del 2024. 

Cerchi maggiori informazioni su come rispettare il mandato francese? Contatta il nostro team di esperti.

Aggiornamento: 19 ottobre 2023

Il 17 ottobre 2023 è stata svelata la tanto attesa nuova tempistica di attuazione della fatturazione elettronica e della rendicontazione elettronica all’interno del progetto di legge finanziaria per il 2024. 

Secondo il progetto di modifica del Codice generale delle imposte e della legge n. 2022-1157, le nuove date sono le seguenti: 

Fasi di attuazione: l’attuazione del mandato avverrà ora in due fasi, a differenza delle tre fasi precedentemente previste. 

Emissione di fatture elettroniche: 

Ricezione delle fatture elettroniche: a partire dal 1° settembre 2026, tutti i contribuenti dovranno essere in grado di ricevere le fatture elettroniche. 

Obblighi di comunicazione elettronica: l’applicazione degli obblighi di comunicazione elettronica seguirà le stesse date riviste. 

È importante notare che le date sopra indicate, settembre 2026 e settembre 2027, possono essere soggette a riaggiustamenti con la possibilità di riprogrammare al 1° dicembre come ultima data, nei rispettivi anni. 

Dopo l’adozione della Legge Finanziaria per il 2024, nel primo trimestre del prossimo anno è prevista l’emanazione di un Decreto integrativo della legge per la piena attuazione dei suddetti obblighi. 

Le aziende devono sfruttare il tempo aggiuntivo attraverso la partecipazione attiva alla fase pilota, durante la quale tutti i casi d’uso rilevanti devono essere testati in modo che le modifiche alle applicazioni, ai processi e ai sistemi possano essere prese in considerazione e messe a punto in tempo utile per garantire la conformità.  

Cerchi maggiori informazioni su come rispettare il mandato francese? Contatta il nostro team di esperti.

Aggiornamento: 15 settembre 2023

In una recente riunione della Communauté des Relais, l’autorità fiscale ha rilasciato ulteriori dettagli sul rinvio precedentemente comunicato del mandato di fatturazione elettronica B2B in Francia.

Questo ritardo è il risultato del fatto che l’autorità fiscale ha ascoltato il feedback delle imprese francesi che hanno faticato a rispettare la tempistica originale. È un’ulteriore prova, come precedentemente ribadito dall’ICC , di quanto tempo e impegno siano necessari alla maggior parte delle aziende per confrontarsi con le complessità di un nuovo mandato.

Sebbene le date formali debbano ancora essere definite, la tempistica principale rivista è stata presentata nell’ambito di un roll-out in 3 fasi:

2024: entro la primavera del 2024 le autorità pubblicheranno il primo elenco dei prestatori di servizi ufficialmente registrati (PDP) – Plateformes de Dématérialisation Partenaires. Nel corso del 2024 sarà completato lo sviluppo del portale pubblico (PPF – Portail Public de Facturation).

2025: Nel corso di quest’anno verrà condotto un progetto pilota su larga scala, che coinvolgerà aziende di tutte le dimensioni. L’autorità fiscale considera questo progetto pilota come un’opportunità per i contribuenti di mettere a punto i propri processi e sistemi di fatturazione elettronica e di comunicazione elettronica per conformarsi a quello che è diventato un quadro CTC complesso e sofisticato.

2026: l’introduzione dell’obbligo per l’intera economia avverrà in gran parte nel corso del 2026. Tuttavia, resta da vedere a quale ritmo una volta che la legge finanziaria sarà adottata dal Parlamento alla fine del 2023.

Le imprese interessate dal mandato francese, con sede in Francia e altrove, saranno ora in una posizione migliore per conformarsi con successo alla nuova riforma, a condizione che si avvalgano del tempo aggiuntivo fornito dalle autorità francesi. In particolare, utilizzando in modo proattivo il programma pilota per creare fiducia e conoscenza sul percorso critico verso la prontezza. Per i maggiori contribuenti che devono far fronte a questi obblighi, sarebbe prudente considerare questi cambiamenti come un rinvio di soli 6 mesi, con l’inizio del programma pilota che funge da data di inizio de facto. Per comprendere l’impatto completo sui processi aziendali e sui flussi di dati, le aziende dovranno testare a fondo fino a 36 casi d’uso. I numerosi fornitori di software che aiutano le aziende a semplificare i processi purchase-to-pay e order-to-cash saranno sicuramente ansiosi di testare la conformità delle loro soluzioni il prima possibile in quello che è diventato un ecosistema completamente nuovo.

La partecipazione al progetto pilota esteso, con il supporto professionale di Sovos, fornisce un ambiente privo di rischi per valutare e quindi condurre la messa a punto essenziale.

Sovos è uno dei primi 20 candidati all’accreditamento di fornitore di servizi (PDP) in Francia e, in quanto tale, sarà pronta a supportare i nostri clienti nell’adozione delle numerose misure necessarie per conformarsi pienamente al nuovo framework CTC, attingendo alla sua ricca esperienza nel mantenere i clienti conformi ai complicati obblighi di fatturazione elettronica in tutto il mondo.

Cerchi maggiori informazioni su come rispettare il mandato francese? Contatta il nostro team di esperti.

10 Agosto 2023

Il 28 luglio la Direzione generale francese delle finanze pubbliche (DGFiP) ha ufficialmente rinviato l’attuazione dell’obbligo di fatturazione elettronica del paese. Il rinvio è al fine di fornire ai contribuenti il tempo necessario per adempiere al mandato.

L’ultima parola ufficiale afferma che la tempistica rivista per il mandato sarà fornita nel quadro della legge finanziaria per il 2024. Prevediamo che questa legge sarà adottata alla fine del 2023.

Inoltre, il 31 luglio la DGFiP ha pubblicato il «File delle specifiche esterne per la fatturazione elettronica» aggiornato (versione 2.3). Nonostante il rinvio del go-live iniziale, questi aggiornamenti dimostrano l’impegno delle autorità nello sviluppo del mandato e stabiliscono l’aspettativa che i preparativi da parte dei contribuenti, dei fornitori, dei candidati PDP e delle organizzazioni professionali debbano continuare.

Il Mandato francese è una delle iniziative di digitalizzazione fiscale più complesse mai viste nell’area EMEA fino ad oggi. È essenziale che le aziende continuino i loro preparativi. La conformità a questo mandato richiede la preparazione di applicazioni, processi e sistemi a una serie complessa di requisiti. Secondo l’ICC le aziende hanno bisogno di almeno 12-18 mesi per prepararsi al passaggio alla fatturazione elettronica e alla rendicontazione elettronica.

Si prega di notare che queste informazioni sono soggette a ulteriori aggiornamenti o modifiche da parte delle autorità francesi e al momento non sono disponibili ulteriori dettagli. Comunicheremo eventuali informazioni aggiuntive non appena saranno rese disponibili.

Sovos ha esperienza nell’aiutare i propri clienti a navigare tra le normative sulla digitalizzazione in tutto il mondo, incluso il mandato francese.

Cerchi maggiori informazioni su come rispettare il mandato francese? Contatta il nostro team di esperti.

Che cos'è la fatturazione elettronica (e-invoicing)?

La fatturazione elettronica è lo scambio digitale di dati sulle transazioni in un formato strutturato che consente l’elaborazione automatizzata.

La fatturazione elettronica sostituisce i tradizionali metodi di fatturazione cartacei, consentendo alle organizzazioni di snellire i flussi di lavoro finanziari e di garantire la conformità agli standard normativi in evoluzione.

Questa guida riporta tutte le informazioni utili per comprendere appieno la fatturazione elettronica.

La guida ti aiuterà a:

Prendere decisioni consapevoli per la tua attività

Eliminare termini in voga e gergo

Continuare a far crescere il tuo business con chiarezza e sicurezza

Ogni paese adotta un approccio specifico alla fatturazione elettronica e questo rende difficile seguire le regole e lo stato attuale. Se aggiungiamo i requisiti software necessari per rispettare ciascun mandato, la situazione può complicarsi rapidamente.

Questa guida alla fatturazione elettronica è una parte essenziale del tuo kit di strumenti per la conformità fiscale.

Non hai tempo di leggere? Puoi rivolgerti ai nostri esperti: nessuna domanda sul problema della conformità alla fatturazione elettronica è troppo complessa.

Contenuti della guida alla fatturazione elettronica

Dalle nozioni di base sulla fatturazione elettronica alla comprensione degli ultimi sviluppi con la proposta dell’UE sull’IVA nell’era digitale, questa guida raccoglie e spiega le informazioni essenziali sulla fatturazione elettronica.

Sono disponibili numerose risorse, ma questo è il punto di riferimento essenziale per tutte le tue domande sulla fatturazione elettronica.

Cos'è una fattura elettronica?

Una fattura elettronica (e-invoice) è un documento elettronico strutturato che descrive nei dettagli una transazione commerciale in un formato leggibile da una macchina. A differenza delle fatture cartacee tradizionali o dei formati digitali non strutturati, la fatturazione elettronica si basa su formati comuni come XML, Universal Business Language (UBL) o Electronic Data Interchange (EDI) per consentire l’elaborazione automatizzata da parte dei sistemi finanziari. 

Una fattura elettronica è diversa da altri tipi di documenti elettronici come le ricevute elettroniche o i documenti salariali elettronici, che servono a scopi specifici e sono spesso soggetti a normative di conformità distinte. La distinzione fondamentale è che la fatturazione elettronica è progettata specificamente per le transazioni commerciali e, per essere considerata valida nei sistemi di rendicontazione fiscale e finanziaria, deve essere conforme alle normative locali o internazionali.

Come funziona un sistema di fatturazione elettronica?

La fatturazione elettronica non comporta solo l’eliminazione di documenti cartacei, ma anche l’automazione dell’intero ciclo di vita della fattura, per creare transazioni finanziarie più rapide, efficienti e conformi. I moderni sistemi elettronici automatizzano tutte le fasi, dal momento della generazione della fattura al pagamento finale, riducendo gli errori, eliminando i processi manuali e garantendo che le aziende rispettino le normative fiscali globali, compresi quadri come i Continuous Transaction Controls (CTC).

Il processo di fatturazione elettronica

Esploriamo le fasi dettagliate della fatturazione elettronica, dalla creazione alla riconciliazione, che ridefiniscono le modalità di gestione delle operazioni finanziarie da parte delle aziende.

  • Passaggio 1:
    Il processo inizia con la generazione di una fattura elettronica, che include dettagli essenziali come voci, termini di pagamento e informazioni fiscali.
  • Passaggio 2: Trasmissione
    Dopo la redazione, la fattura viene trasmessa elettronicamente tramite una rete o una piattaforma sicura. Ciò può avvenire con una connessione diretta tra i sistemi dell’acquirente e del venditore o con una rete come PEPPOL.
  • Fase 3: Ricezione
    Il sistema dell’acquirente o del destinatario riceve automaticamente le fatture elettroniche e importa i dati nel suo software finanziario. Grazie al formato strutturato, i dettagli della fattura vengono acquisiti in modo accurato, consentendo un’elaborazione istantanea senza inserimento manuale. Ciò garantisce una gestione efficiente della fattura e la prepara per la successiva fase di convalida.
  • Passaggio 4: Convalida

Che cos'è l'autorizzazione per la fatturazione elettronica?

L’autorizzazione per la fatturazione elettronica è un sistema in base al quale un’autorità fiscale deve approvare una fattura elettronica prima che possa essere inviata al destinatario. Dopo che la fattura viene autorizzata, diventa l’unico documento valido per la transazione. Questo processo garantisce il rispetto delle normative fiscali e consente un monitoraggio in tempo reale delle transazioni da parte della pubblica amministrazione.

Il sistema quindi convalida la fattura in base ai documenti giustificativi, come gli ordini d’acquisto o le ricevute di consegna, per garantire l’accuratezza. Questo processo di convalida automatizzato verifica la presenza di discrepanze dei prezzi, delle quantità o dei termini. Nelle regioni che seguono i CTC, le autorità fiscali possono anche convalidare la fattura in questo passaggio. Si tratta dell’autorizzazione della fatturazione elettronica, che aggiunge un ulteriore livello di conformità prima che la fattura venga approvata per il pagamento. 

  • Passaggio 5: Approvazione
    Dopo la convalida, la fattura viene elaborata tramite il flusso di lavoro di approvazione dell’acquirente. Il flusso di lavoro, spesso automatizzato, garantisce che la fattura soddisfi gli standard di conformità interni ed esterni, come le normative fiscali applicate dai CTC. L’approvazione può comportare la conferma dei termini di pagamento e la garanzia che la fattura soddisfi i requisiti di budget prima di procedere al pagamento.
  • Passaggio 6: Elaborazione del pagamento
    Dopo l’approvazione, il pagamento è programmato in base ai termini concordati (ad esempio, Net 30 o Net 60). Il processo automatizzato garantisce pagamenti tempestivi, migliorando il flusso di cassa e le relazioni con i fornitori. Il sistema dell’acquirente comunica con banche o piattaforme di pagamento per l’esecuzione del pagamento in modalità digitale.
  • Passaggio 6: Riconciliazione e archiviazione elettronica
    Dopo l’elaborazione del pagamento, il sistema lo riconcilia automaticamente con la fattura originale, assicurando che i sistemi finanziari di entrambe le parti siano aggiornati. L’ultimo passaggio è l’archiviazione elettronica, in cui la fattura e tutti i documenti correlati vengono conservati in modo sicuro in formato digitale. Questo processo supporta la conformità alle normative fiscali e garantisce che le aziende mantengano un audit trail digitale affidabile, particolarmente importante nei paesi con mandati CTC.

Che cos'è l'archiviazione elettronica?

L‘archiviazione elettronica si riferisce all’archiviazione digitale sicura e a lungo termine di fatture elettroniche e dei relativi documenti. L’archiviazione elettronica assicura che i registri finanziari siano conservati in modo conforme alle normative delle autorità fiscali locali, consentendo un facile reperimento per le verifiche, gli scopi legali o di conformità.

Definizione di fatturazione elettronica B2G, B2B e B2C

Rendicontazione aziendale nei confronti della pubblica amministrazione (B2G)

Business-to-Business
(B2B)

Business-to-Consumer
(B2C)

La fatturazione elettronica B2G prevede l’invio elettronico delle fatture da parte delle aziende alle agenzie della pubblica amministrazione. Questo fa parte di un impegno più ampio per digitalizzare gli appalti pubblici e migliorare la trasparenza delle transazioni finanziarie con gli enti della pubblica amministrazione. 

La fatturazione elettronicaB2B si riferisce allo scambio elettronico di fatture tra due aziende. Questo processo snellisce notevolmente il flusso di lavoro della fatturazione, automatizzando compiti come la redazione, la trasmissione e l’approvazione della fattura.

La fatturazione elettronica B2C si concentra sulla generazione di fatture elettroniche o fatture per singoli consumatori. Questa forma di fatturazione è spesso integrata con i sistemi di pagamento digitali, consentendo ai consumatori di ricevere, esaminare e pagare le fatture online.

I vantaggi della fatturazione elettronica nell'adempimento fiscale globale

La fatturazione elettronica sta rapidamente diventando uno standard globale per garantire l’accuratezza dei dati sulle transazioni, spinta dal desiderio di trasparenza delle pubbliche amministrazioni. Nutrito dalla mancanza di fiducia nei dati utilizzati dalle aziende per la conformità e il processo decisionale, rimuove la soggettività dai dati finanziari, offrendo alle aziende una visione più chiara delle loro operazioni e aiutando le pubbliche amministrazioni a risparmiare miliardi.

Tra i principali vantaggi:

  • Riduzione delle frodi fiscali
    Richiedendo la trasmissione in tempo reale o quasi in tempo reale dei dati sulle transazioni direttamente alle autorità fiscali, i sistemi CTC consentono di evitare che i business dichiarino meno di quanto effettivamente ricavano o che manipolino le fatture. Le amministrazioni possono accedere ai dati delle transazioni nel momento in cui si verificano e questo consente loro di verificare che le imposte siano calcolate e rendicontate correttamente. Questa maggiore visibilità e controllo riducono notevolmente i casi di evasione fiscale e frode.
  • Semplificazione delle transazioni transfrontaliere
    Operare in più Paesi comporta orientarsi in una ragnatela di normative fiscali complesse, formati di fattura diversi e requisiti di conformità specifici per paese. La fatturazione elettronica semplifica questo processo allineando i dati delle fatture agli standard globali, come PEPPOL ed EDI. Questi formati standardizzati consentono alle aziende di gestire la rendicontazione fiscale transfrontaliera in modo più efficace, riducendo gli errori e i ritardi che possono verificarsi con la fatturazione manuale.
  • Aumento delle entrate fiscali
    Per le amministrazioni pubbliche, offre la possibilità di aumentare le entrate fiscali riducendo l’evasione fiscale e colmando il divario IVA, la differenza tra l’importo dell’IVA dovuta e l’importo riscosso. Il monitoraggio in tempo reale delle transazioni consente alle autorità fiscali di rilevare e risolvere le discrepanze più rapidamente, garantendo che le imposte siano calcolate e riscosse con precisione. Questa maggiore trasparenza aiuta le pubbliche amministrazioni a mantenere flussi di entrate più affidabili.

Per saperne di più su come la fatturazione elettronica stia rapidamente diventando un fattore chiave nella trasformazione digitale dei settori governativo e aziendale.

Dove è obbligatoria la fatturazione elettronica?

Nell’Unione Europea, la fatturazione elettronica è obbligatoria per le transazioni B2G secondo lo Standard UE per la fatturazione elettronica (EN16931). Questi requisiti hanno iniziato ad espandersi gradualmente fino a includere le transazioni B2B, soprattutto a seguito dell’iniziativa VAT in the Digital Age (VIDA). VIDA è una proposta della Commissione Europea volta a modernizzare e digitalizzare il sistema dell’imposta sul valore aggiunto (IVA).

Fatturazione elettronica B2G obbligatoria nell'UE

Negli appalti pubblici, è obbligatorio che il settore pubblico riceva fatture elettroniche che seguano uno dei formati tecnici previsti dallo standard UE per la fatturazione elettronica (EN16931). Altri paesi stanno estendendo l’obbligo ai fornitori, che devono emettere fatture elettroniche nelle loro operazioni con gli enti pubblici.

Fatturazione elettronica B2G obbligatoria per i fornitori nell’UE

Croazia (HR)
Danimarca (DK)
Estonia (EE)
Finlandia (FI)
Francia (FR)
Italia (IT)
Lituania (LT)
Paesi Bassi (NL)
Spagna (ES)
Svezia (SE)
Lussemburgo (LU)
Romania (RO)
Slovenia (SI)

Austria (AT)
Belgio (BE)
Germania (DE)
Portogallo (PT)

Bulgaria (BG)
Repubblica di Cipro (CY)
Irlanda (IE)
Grecia (EL)
Lettonia (LV)
Malta (MT)
Polonia (PL)
Slovacchia (SK)
Repubblica Ceca (CZ)
Ungheria (HU)

Fatturazione elettronica B2B obbligatoria nell'UE

Nella maggior parte dei paesi dell’Unione Europea, le parti commerciali B2B sono libere di scambiare fatture elettroniche in qualsiasi forma e formato concordati. La proposta ViDA mira a rendere la fatturazione elettronica il metodo standard per l’emissione delle fatture. La Commissione europea vuole eliminare la necessità di una deroga per introdurre la fatturazione elettronica B2B obbligatoria in uno Stato membro, nonché la necessità che l’acquirente accetti la fatturazione elettronica dei fornitori.

Fatturazione elettronica B2B obbligatoria nell’UE

  • Fatturazione elettronica obbligatoria: Italia (IT)
  • Fatturazione elettronica volontaria: Ungheria (HU)
  • Hanno ricevuto una deroga dall’UE: Francia (FR), Germania (DE), Polonia (PL) e Romania (RO)
  • Piani annunciati per la fatturazione elettronica obbligatoria: Belgio (BE), Slovacchia (SK), Slovenia (SI) e Spagna (ES)

Che cos'è il PEPPOL?

PEPPOL (Pan-European Public Procurement On-Line) è una rete di distribuzione elettronica che opera con un insieme di specifiche tecniche denominate PEPPOL BIS (Business Interoperability Specifications). Open PEPPOL è un’associazione che si è assunta la piena responsabilità dello sviluppo e del mantenimento della rete e delle specifiche PEPPOL.

Lo scopo principale di PEPPOL è quello di agevolare lo scambio di documenti aziendali, consentendo alle aziende di comunicare elettronicamente con qualsiasi istituzione governativa europea coinvolta nel processo di approvvigionamento. PEPPOL ha diversi domini che si occupano delle comunicazioni di approvvigionamento pre-aggiudicazione e dei processi post-aggiudicazione come la fatturazione.

Inizialmente progettata per gli appalti pubblici nell’UE, la rete aperta e interoperabile di PEPPOL ha conquistato popolarità nel settore privato. Gradualmente, molte pubbliche amministrazioni hanno anche esteso l’uso di questa rete di appalti elettronici rendendo PEPPOL obbligatorio per la trasmissione di fatture elettroniche B2B. Di conseguenza, il suo utilizzo è in aumento in un numero crescente di paesi, sia all’interno che all’esterno dell’UE.

Mandati di fatturazione elettronica in tutto il mondo

L’Argentina è stata una delle prime ad adottarla, implementando inizialmente il sistema di fatturazione elettronica nel 2002 e imponendone l’uso per tutti i contribuenti con partita IVA entro il 2015. Le aziende sono tenute a emettere fatture elettroniche, convalidate con un codice di autorizzazione elettronico (CAE) dell’autorità fiscale, AFIP. La fatturazione elettronica in Argentina è obbligatoria sia per le transazioni B2B che B2G che per le piccole imprese e i liberi professionisti. Il sistema include diversi tipi di fattura come il tipo A, B, C ed E, che interessano le transazioni nazionali e di esportazione.

Il Belgio implementerà la fatturazione elettronica B2B obbligatoria a partire dal 1° gennaio 2026. Le linee guida emesse dal Servizio Pubblico Federale belga per le Finanze delineano i requisiti per le fatture strutturate, le specifiche tecniche e l’ambito delle transazioni interessate. Le linee guida specificano anche la fatturazione transfrontaliera tramite la rete PEPPOL e la coesistenza di fatture elettroniche e cartacee. Le aziende sono incoraggiate a iniziare a prepararsi per la transizione per garantire la conformità.

Attualmente il Canada consente ma non rende obbligatoria la fatturazione elettronica B2B. Nel 2018, i fornitori federali sono stati tenuti a utilizzare la fatturazione elettronica per gli appalti pubblici tramite la rete PEPPOL. La Canadian Revenue Agency (CRA) ha lanciato una task force nel 2021 per esplorare la fattibilità di un mandato di fatturazione elettronica B2B, con l’obiettivo di migliorare l’efficienza, la conformità all’imposta sulle vendite e combattere l’economia sommersa. Lo studio in corso sta valutando gli standard e i modelli internazionali per una possibile implementazione futura.

La fatturazione elettronica nella Repubblica Dominicana è obbligatoria dal gennaio 2024 e i grandi contribuenti sono stati i primi a doversi conformare. Il sistema di fatturazione elettronica utilizza le ricevute fiscali elettroniche (e-CF), che richiedono ai contribuenti di inviare le fatture in formato XML tramite i servizi web dell’autorità fiscale. La conformità viene applicata con certificati digitali e le fatture devono essere archiviate per 10 anni. Il lancio si estenderà alle imprese più piccole entro il 2026, nell’ambito dell’impegno del Paese di semplificare la rendicontazione fiscale.

L’Italia è stato il primo paese dell’UE a rendere obbligatoria la fatturazione elettronica B2B tramite un processo di autorizzazione con la sua piattaforma Sistema di Interscambio (SdI). Entro il 2019, il requisito è stato ampliato in modo che includesse le transazioni nazionali B2B e B2C, rendendo l’Italia il primo Paese dell’UE a implementare la fatturazione elettronica B2B obbligatoria tramite un sistema di liquidazione.

Il mandato CTC francese entrerà in vigore nel settembre 2026. A quel punto, tutte le aziende dovranno ricevere fatture elettroniche, mentre le grandi e medie imprese dovranno emettere fatture elettroniche e riportare i dati relativi alle transazioni e ai pagamenti. Questa iniziativa mira a migliorare la trasparenza e a snellire i processi di conformità fiscale delle aziende in Francia.

La Germania si sta muovendo verso la fatturazione elettronica obbligatoria, mentre la fatturazione elettronica B2G è già obbligatoria sia a livello federale che statale. A partire da gennaio 2025, tutti i contribuenti devono poter ricevere fatture elettroniche ed entro gennaio 2027, le grandi imprese con un fatturato superiore a 800.000 euro saranno tenute a emettere fatture elettroniche. Entro gennaio 2028 il mandato si applicherà a tutte le imprese. Il sistema è progettato per migliorare l’adempimento fiscale e la trasparenza.

La Grecia impone la fatturazione elettronica B2G, con i fornitori tenuti a emettere fatture elettronicamente agli enti del settore pubblico tramite fornitori di servizi accreditati che utilizzano la rete PEPPOL. Sebbene la fatturazione elettronica per le transazioni B2B e B2C sia attualmente facoltativa, potrebbe diventare obbligatoria in futuro nell’ambito di riforme fiscali più ampie. Il governo ha anche implementato il sistema myDATA per la segnalazione in tempo reale dei dati contabili, integrando ulteriormente la conformità digitale tra le aziende.

La Malesia ha introdotto la fatturazione elettronica obbligatoria nell’agosto 2024 per le aziende con un fatturato annuo di oltre 100 milioni di RM. Il sistema di fatturazione elettronica in Malesia segue un modello CTC, in cui le fatture devono essere convalidate dall’autorità fiscale tramite la piattaforma MyInvois. Entro il 2025 l’obbligo si estenderà a tutti i contribuenti. Questa iniziativa mira a migliorare l’adempimento fiscale e a semplificare la rendicontazione per settori specifici, con piani per estenderlo gradualmente a più aziende.

La Nuova Zelanda sta discutendo attivamente della fatturazione elettronica obbligatoria all’interno del suo gruppo di leader sull’adozione della fatturazione elettronica, che include rappresentanti della pubblica amministrazione e delle imprese. Sebbene la fatturazione elettronica non sia ancora obbligatoria, il paese ha firmato un Memorandum d’intesa con Singapore per promuovere l’adozione della fatturazione elettronica. Questi sviluppi lasciano supporre che la Nuova Zelanda potrebbe in futuro introdurre la fatturazione elettronica obbligatoria, anche se non è stata confermata alcuna tempistica specifica.

Il Sultanato dell’Oman ha posticipato l’introduzione del suo sistema obbligatorio di fatturazione elettronica B2B, originariamente previsto per l’implementazione volontaria nell’aprile 2024 e obbligatorio per le grandi entità entro ottobre 2024. La nuova tempistica è stata posticipata al 2025 a causa della mancanza di una progettazione dettagliata e di funzionalità di sistema. L’Oman dovrebbe adottare un modello di fatturazione elettronica CTC per migliorare l’adempimento fiscale.

Il Perù ha implementato la fatturazione elettronica obbligatoria per tutti i contribuenti nell’ambito del suo Sistema di emissione elettronica (SEE), regolato dalla Soprintendenza nazionale delle dogane e dell’amministrazione fiscale (SUNAT). Dal 2014 le aziende sono tenute a emettere e ricevere fatture elettroniche per le transazioni B2B e B2G. Il sistema include diversi documenti elettronici, come note di credito e ricevute di vendita, e offre molteplici sistemi di emissione. Il mancato rispetto delle normative sulla fatturazione elettronica può comportare sanzioni, tra cui multe e chiusure di stabilimenti.

Il sistema di fatturazione elettronica polacco diventerà obbligatorio per le grandi imprese entro febbraio 2026 e per tutti gli altri contribuenti entro aprile 2026, tramite la piattaforma Krajowy System e-Faktur (KSeF). Inizialmente, la fatturazione elettronica è volontaria dal gennaio 2022 e le transazioni B2G richiedono già fatture elettroniche. Il sistema supporta la rendicontazione in tempo reale e la convalida delle fatture, con l’obiettivo di semplificare l’adempimento fiscale e ridurre le frodi. Le sanzioni per la mancata conformità si applicheranno una volta iniziata l’adozione obbligatoria.

Il sistema di fatturazione elettronica B2G del Portogallo impone ai fornitori di emettere fatture elettroniche per i contratti del settore pubblico. Introdotto dal decreto legge 111-B/2017, il requisito è stato avviato nel 2019 e inizialmente si applicava alle grandi aziende, con le scadenze per le piccole imprese posticipate al 2025. Le fatture devono seguire il formato CIUS-PT e la non conformità può comportare mancati pagamenti, azioni legali o violazioni del contratto. Il sistema mira a semplificare le transazioni, migliorare la conformità e allinearsi agli standard dell’UE.

La Romania ha introdotto la fatturazione elettronica obbligatoria in più fasi, a partire dalle transazioni B2G e B2B ad alto rischio. A partire da luglio 2024, tutte le aziende con partita IVA devono inviare fatture elettroniche per tutte le transazioni tramite la piattaforma RO e-Factura. Il sistema mira a snellire la tax compliance e migliorare la trasparenza, con sanzioni in caso di inadempienza.

L’Autorità per la Zakat, le tasse e le dogane (ZATCA) dell’Arabia Saudita ha annunciato la quindicesima ondata della Fase 2 per il suo mandato di fatturazione elettronica. Questa ondata si rivolge ai contribuenti con un fatturato annuo di almeno 4 milioni di SAR (circa 1,06 milioni di dollari) che erano soggetti all’IVA nel 2022 o 2023. Questi contribuenti devono integrare le loro soluzioni di fatturazione elettronica con la piattaforma FATOORA di ZATCA entro il 1° marzo 2025. La Fase 2 introduce ulteriori requisiti di integrazione per semplificare la conformità e la rendicontazione.

Il sistema di fatturazione elettronica di Singapore, basato sulla rete PEPPOL, diventerà obbligatorio per le transazioni B2B a partire dal novembre 2025 per le nuove aziende registrate con la GST. Il framework InvoiceNow, lanciato nel 2018, consente alle aziende di scambiare fatture elettroniche in modo più efficiente. Mentre la fatturazione elettronica B2B sarà presto obbligatoria, la fatturazione elettronica B2G dovrebbe diventare obbligatoria in futuro. L’iniziativa mira a semplificare i processi di fatturazione e migliorare la conformità nel panorama imprenditoriale di Singapore.

La Slovenia ha proposto la rendicontazione elettronica CTC obbligatoria, che avrà inizio a giugno 2026. Il piano richiede alle aziende di emettere e scambiare fatture elettroniche, comunicando al contempo i dati sulle transazioni B2B e B2C alle autorità fiscali quasi in tempo reale. Questo sistema allinea la Slovenia alle tendenze globali in materia di adempimento fiscale e rendicontazione digitale, con l’obiettivo di migliorare la trasparenza e l’efficienza nell’amministrazione fiscale.

I mandati di fatturazione elettronica della Spagna sono in vigore per le transazioni B2G dal 2015 e richiedono ai fornitori di utilizzare il formato FacturAE. A partire dal 2025, il paese introdurrà la fatturazione elettronica B2B obbligatoria con un approccio graduale, a partire dai grandi contribuenti. Il sistema spagnolo funziona secondo un modello post-audit con rendicontazione dei dati quasi in tempo reale e questo rende essenziale per le aziende rispettare nuovi standard e scadenze.

Taiwan ha aggiornato le sue normative sulla fatturazione elettronica, richiedendo ai contribuenti di inviare fatture uniformi governative elettroniche (e-GUI) e le relative informazioni alla piattaforma del Ministero delle Finanze entro 7 giorni per le transazioni B2B e 2 giorni per le transazioni B2C. Sono state introdotte nuove sanzioni per la non conformità, con multe che vanno da 1.500 a 15.000 TWD. Il paese ha anche rilasciato la Message Implementation Guideline aggiornata (MIG v. 4.0), mentre la versione precedente rimarrà valida fino a dicembre 2025, consentendo un periodo di transizione.

La Turchia ha introdotto la fatturazione elettronica obbligatoria nel 2014 nell’ambito della sua iniziativa di trasformazione digitale. Le aziende con un fatturato annuo superiore a 3 milioni di lire turche, nonché settori specifici come l’energia e il commercio online, devono conformarsi. Le fatture elettroniche in Turchia utilizzano il formato UBL-TR 1.2 e richiedono un timbro fiscale o una firma elettronica qualificata. Il sistema riduce i costi, aumenta la sicurezza e migliora la conformità alle normative IVA. Le fatture elettroniche devono essere conservate per 10 anni.

Attualmente, negli Stati Uniti non esistono normative uniformi sulla fatturazione elettronica, per cui le prassi sono eterogenee e l’adozione nei diversi stati risulta lenta. Secondo la DBNAlliance, la mancanza di un sistema federale di IVA o GST negli Stati Uniti ha creato oltre 10.000 giurisdizioni fiscali, complicando l’adozione della fatturazione elettronica.

La Zambian Revenue Authority (ZRA) ha concesso ai contribuenti un periodo di grazia di tre mesi per conformarsi alla fatturazione elettronica obbligatoria tramite lo Smart Invoice System (SIS), prorogando il termine al 30 settembre 2024. Il SIS è concepito per ridurre le frodi in materia di IVA, monitorando le transazioni in tempo reale. Le sanzioni per la mancata conformità saranno applicate a partire dal 1° ottobre 2024, consentendo ai contribuenti di avere più tempo per registrarsi e integrare il sistema.

Domande frequenti

L’obbligo di fatturazione elettronica dipende dal paese e dal quadro normativo in vigore. Negli ultimi dieci anni, molti governi in tutto il mondo hanno introdotto i mandati di fatturazione elettronica come base per quadri più ampi di controllo continuo delle transazioni (CTC).

Sebbene oggi siano disponibili una serie di diverse opzioni, la migliore piattaforma di fatturazione è quella che soddisfa le esigenze aziendali specifiche, garantendo al contempo la conformità alle normative globali e locali. I sistemi di fatturazione elettronica devono essere scalabili, affidabili e in grado di crescere con l’azienda, per soddisfare le complessità della conformità della fatturazione in tutto il mondo. Sovos offre una soluzione di fatturazione end-to-end per la conformità, scelta sia dalle multinazionali che dalle PMI, in più di 60 paesi.

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SAP supporta la fatturazione elettronica, ma è importante notare che deve essere configurata in base alle normative e ai requisiti di fatturazione specifici di ogni paese. I clienti SAP si trovano fondamentalmente di fronte a due opzioni: sviluppare i propri strumenti sull’architettura SAP o selezionare un fornitore end-to-end. Si tratta di due approcci distinti con percorsi molto diversi verso l’obiettivo finale.

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Pochissimi Paesi prevedono restrizioni o limitazioni che rendono difficile l’adozione della fatturazione elettronica. Ad esempio, in Marocco, non è consigliabile emettere fatture elettroniche senza previa consultazione con le autorità fiscali. In Venezuela, la fatturazione elettronica è consentita solo per settori specifici e richiede l’approvazione delle autorità fiscali prima di poter emettere le fatture.

La Bizkaia è una provincia della Spagna e un territorio storico dei Paesi Baschi, con un proprio sistema fiscale. Prima dell’approvazione della strategia Batuz, l’autorità fiscale della Bizkaia ha sviluppato diversi approcci per implementare una strategia completa che riducesse la frode fiscale. L’obiettivo è quello di impedire che la frode influisca sulle entrate generate dalle attività economiche.

Questa iniziativa è iniziata all’inizio degli anni 2010, quando l’autorità ha introdotto i requisiti per la tenuta dei registri delle operazioni economiche per le persone fisiche con attività economiche tramite il modello 140, e successivamente imponendo l’obbligo di Fornitura immediata di informazioni (SII) ad alcuni contribuenti della regione.

Batuz rappresenta un progresso significativo verso il raggiungimento di un sistema di controllo fiscale digitalizzato integrale, che copra le persone e le entità che svolgono attività economiche, indipendentemente dalle dimensioni. Come illustrato in questo articolo, il sistema stabilisce nuovi modelli che facilitano il rispetto degli obblighi fiscali.

Che cos’è Batuz?

Batuz è una strategia di controllo fiscale attuata dal governo della Bizkaia che si applica a tutte le aziende e ai lavoratori autonomi soggetti alla normativa della Bizkaia – indipendentemente dalle loro dimensioni e dal volume di attività – e che comprende i seguenti requisiti:

  1. Software di fatturazione conforme (TicketBAI)
  2. Ledger Reporting Operazioni Economiche (LROE)
  3. Fornitura di bozze di dichiarazione dei redditi preparate dall’autorità fiscale

Caratteristiche di Batuz

L’autorità fiscale ha basato Batuz sui tre pilastri sopra elencati. Ognuno di essi comporta la seguente serie di obblighi che, insieme, comprendono la conformità:

  1. Software di fatturazione TicketBAI: I contribuenti devono adeguare il loro software di fatturazione per conformarsi a standard specifici per garantire l’integrità, la conservazione, la tracciabilità e l’inviolabilità dei registri che documentano la fornitura di beni e servizi.
    Le fatture generate dal software TicketBAI devono avere un codice di identificazione unico e un codice QR. Inoltre, per ogni fattura emessa, il software deve creare un record nello schema del formato XML TicketBAI con una firma digitale da incorporare nel LROE.
    Il software conforme deve essere presente nel registro del software garante TicketBAI. Le amministrazioni fiscali di Álava, Bizkaia e Gipuzkoa, in collaborazione con il Governo basco, gestiscono l’iniziativa TicketBAI. Tuttavia, ogni territorio ha le proprie regole e le proprie tempistiche per l’implementazione di TicketBAI.
  2. Libro Registro delle Operazioni Economiche (Libro Registro de Operaciones Económicas): Si tratta del registro elettronico composto da sei capitoli in cui verranno dichiarate le entrate, le uscite e le fatture delle aziende che svolgono attività economiche tramite il modello 240. Per le aziende con mandato SII, i libri contabili devono essere trasmessi all’autorità fiscale della Bizkaia trimestralmente o entro quattro giorni dal completamento dell’operazione. Ciononostante, l’autorità considererà l’obbligo del SII come adempiuto con l’invio del LROE entro la scadenza applicabile.
  3. Preparazione delle bozze delle dichiarazioni dell’IVA e dell’imposta sul reddito: Infine, con le informazioni provenienti dal LROE, l’autorità fiscale della Bizkaia preparerà le bozze delle dichiarazioni dell’IVA, delle società e del reddito e le metterà a disposizione dei contribuenti interessati.

Termini di Batuz

L’adozione volontaria è possibile dal 1° gennaio 2022, con incentivi fiscali per coloro che si impegnano a rispettare la normativa in anticipo.

A partire dal 1° gennaio 2024, Batuz diventerà obbligatorio in Bizkaia per tutti i contribuenti che rientrano nel campo di applicazione – il che significa che non ci sarà un’introduzione graduale, come avviene di solito.

Per ulteriori indicazioni sulle sfumature delle imposte in Bizkaia, parli con i nostri esperti.

Giurisdizioni del Nord Europa: aggiornamento CTC

La proposta della Commissione europea sull’IVA nell’era digitale (ViDA) continua a svilupparsi con gli ultimi dettagli pubblicati l’8 dicembre 2022. Di conseguenza, molti paesi dell’UE stanno intensificando gli sforzi per digitalizzare i controlli fiscali, compresa la fatturazione elettronica obbligatoria.

Sebbene vediamo approcci diversi per avviare questa transizione in tutto il Nord Europa, la tendenza verso il controllo continuo delle transazioni (CTC) e i mandati di fatturazione elettronica ha subito un’accelerazione.

La Germania prevede l’obbligo di fatturazione elettronica

Recenti dichiarazioni indicano che la Germania sta facendo passi avanti verso un mandato di fatturazione elettronica B2B, tuttavia, senza un elemento di reporting o liquidazione centralizzato, almeno per ora. Durante una conferenza sull’IVA tenutasi il 10 marzo, il Ministero federale delle Finanze ha annunciato che tra un paio di settimane sarà pubblicato un progetto di documento per l’introduzione dell’obbligo di fatturazione elettronica.

Vale la pena notare che la Germania aveva precedentemente richiesto una decisione derogatoria alla Commissione europea per l’attuazione di un regime obbligatorio di fatturazione elettronica, come annunciato dal Ministero delle Finanze nel novembre 2022.

La Svezia si avvicina all’obbligo di fatturazione elettronica B2B

La Svezia è un altro paese in cui non sarebbe sorprendente vedere emergere un obbligo di fatturazione elettronica. L’Agenzia svedese per il governo digitale (DIGG) ha espresso il desiderio di implementare la fatturazione elettronica obbligatoria nel paese.

Con l’Agenzia delle Entrate svedese e l’Ufficio svedese per il registro delle imprese, DIGG ha chiesto al governo di ricercare le condizioni per l’obbligo di fatturazione elettronica nei flussi B2B e G2B, che si aggiungerebbero all’attuale mandato di fatturazione elettronica B2G.

Il ragionamento alla base di questa richiesta è che, se la proposta ViDA della Commissione europea sarà adottata, si tradurrà in una fatturazione elettronica obbligatoria nei flussi transfrontalieri. Pertanto, il sistema nazionale dovrebbe allinearsi ai fini dell’efficienza. Il DIGG non crede che l’allineamento avverrà volontariamente, ma sarà necessario un mandato.

La Finlandia sostiene il pacchetto ViDA

In Finlandia non è in vigore alcun obbligo di fatturazione elettronica B2B. Tuttavia, gli acquirenti possono ricevere una fattura elettronica strutturata dai loro fornitori, se richiesto. Questo regolamento è in vigore da aprile 2020 per tutte le aziende finlandesi con un fatturato superiore a 10.000 euro.

Inoltre, il governo finlandese ha recentemente dimostrato il proprio sostegno alla fatturazione elettronica inviando una lettera al Parlamento che ne illustra i vantaggi. Il governo vede la fatturazione elettronica come un mezzo per aumentare l’efficienza delle imprese e combattere le frodi in materia di IVA attraverso il pacchetto ViDA.

La Lituania introduce la piattaforma di fatturazione elettronica basata su Peppol

La Lituania sta gettando le basi per un uso più ampio delle fatture elettroniche. Ha annunciato l’intenzione di costruire una soluzione tecnologica conforme allo standard europeo per la trasmissione delle fatture elettroniche.

La piattaforma dovrebbe essere disponibile gratuitamente per le imprese per almeno cinque anni e dovrebbe essere pronta entro settembre 2023. Inoltre, la piattaforma soddisferà i requisiti della rete Peppol e sarà conforme a Peppol BIS 3.0.

La Danimarca consente la fatturazione elettronica automatizzata tramite sistemi di contabilità elettronica

Anche la Danimarca sta lavorando alla digitalizzazione dei processi aziendali implementando una nuova legge sulla contabilità. L’Autorità danese per le imprese ha avviato l’attuazione delle disposizioni della legge sulla contabilità digitale adottando progetti di ordini esecutivi per i sistemi di contabilità digitale standard e la loro registrazione.

Di conseguenza, i fornitori di sistemi di contabilità digitale standard devono adeguare i loro sistemi ai nuovi requisiti entro il 31 ottobre 2023. Le nuove disposizioni stabiliscono che i tradizionali sistemi di contabilità digitale devono supportare l’invio e la ricezione automatica di fatture elettroniche in formato OIOUBL e PEPPOL BIS.

Sebbene la Danimarca non abbia annunciato le date definitive, si aspetta che i contribuenti aderiscano alle regole di contabilità digitale tra il 2024 e il 2026.

Parla con un membro del nostro team se hai ulteriori domande sulla fatturazione elettronica.

Aggiornato: 4 ottobre 2022 di Enis Gencer

Aggiornamento sui controlli continui delle transazioni nell’Europa settentrionale

Il recente rapporto della Commissione europea sull’IVA nell’iniziativa per l’era digitale indica che i controlli continui delle transazioni (CTC) diventeranno più diffusi in tutta Europa. La relazione finale suggerisce l’introduzione di un sistema di fatturazione elettronica CTC a livello dell’UE che copra sia le transazioni intra-UE che quelle nazionali come opzione strategica. Mentre i paesi dell’Europa orientale sono stati in prima linea nelle implementazioni locali, agendo rapidamente e introducendo CTC, vale anche la pena tenere d’occhio alcuni degli sviluppi nel Nord Europa.

GERMANIA

A seguito delle elezioni nazionali del 2021, il nuovo governo di coalizione in Germania  ha identificato  la frode in materia di IVA come una questione politica. Ha annunciato l’intenzione di introdurre quanto prima un sistema di reporting elettronico a livello nazionale, che verrà utilizzato per la creazione, il controllo e l’inoltro delle fatture. Sebbene non ci siano dettagli sulla natura del sistema, sono in corso discussioni con le parti interessate del settore privato, concentrandosi principalmente sulla tempistica di attuazione e sul ruolo del governo in tale sistema.

Dal 2020 la fatturazione elettronica B2G è obbligatoria per le fatture emesse nei confronti dell’Amministrazione federale. Il campo di applicazione è stato ampliato a partire dal 1° gennaio 2022 per includere le autorità statali del Baden-Württemberg, Amburgo e Saarland, mentre i prossimi Stati si sono uniti nel 2023 e nel 2024. Inoltre, l’IT Planning Council, l’organo centrale per la digitalizzazione dell’amministrazione in Germania, ha emesso la decisione 2022/31  che consiglia a tutte le amministrazioni aggiudicatrici di accettare le fatture elettroniche tramite la rete PEPPOL entro il 1° ottobre 2023 per collegare l’intera area pubblica in modo uniforme.

Danimarca

La Danimarca punta anche a introdurre nuovi requisiti per digitalizzare i processi aziendali delle aziende danesi. Il 19 maggio 2022 il parlamento danese ha approvato una nuova legge contabile che impone ai contribuenti di effettuare le registrazioni elettronicamente utilizzando un sistema di contabilità digitale. Il mandato entrerà in vigore gradualmente tra il 2024 e il 2026, a seconda della forma e del fatturato dell’azienda.

Sebbene la nuova legge contabile non introduca alcun obbligo di fatturazione elettronica o CTC, si prevede che i sistemi di contabilità digitale debbano supportare la registrazione continua delle transazioni dell’azienda e l’automazione dei processi amministrativi, compresa la trasmissione e la ricezione automatica delle fatture elettroniche. Il ministero delle Finanze è stato autorizzato ad adottare norme che impongano alle imprese di registrare le operazioni di acquisto e vendita con fatture elettroniche come documentazione delle transazioni, il che in pratica equivarrebbe a un obbligo di fatturazione elettronica.

L’autorità danese per le imprese, Erhvervsstyrelsen, ha preparato le bozze di tre ordini esecutivi riguardanti i nuovi requisiti di contabilità digitale. Secondo i progetti di normativa, i sistemi di contabilità digitale sono necessari per supportare l’invio e la ricezione automatica di fatture elettroniche in formato OIOUBL e PEPPOL BIS. Questi sistemi devono essere in grado di condividere i dati contabili dell’azienda generando un file standard, che è lo standard SAF-T danese recentemente pubblicato da Erhvervsstyrelsen.

I progetti di regolamento saranno disponibili per la consultazione pubblica fino al 27 ottobre e l’entrata in vigore dei requisiti è prevista per il 1º gennaio 2023. È previsto un periodo di conversione fino al 1° ottobre 2023 affinché i sistemi di contabilità digitale siano conformi ai requisiti.

SVEZIA

La Svezia è un altro paese che sta valutando l’introduzione di requisiti di rendicontazione digitale. L’amministrazione fiscale svedese, Skatteverket, sta valutando diversi modi per garantire la corretta riscossione dell’IVA, ottenendo al contempo dati economici utili dalle imprese. Il progetto è ancora in una fase iniziale e, sebbene tali requisiti potrebbero comportare l’introduzione di requisiti di Standard Tax Audit File (SAF-T) o di un tipo di CTC, rendicontazione elettronica o fatturazione elettronica, le autorità fiscali si sforzerebbero comunque di implementare un sistema agevole per le imprese.

LETTONIA

Il Ministero delle Finanze lettone sta lavorando da tempo alla digitalizzazione dei processi di fatturazione. Hanno condotto una consultazione pubblica e hanno preso in considerazione i pareri delle aziende e delle organizzazioni non governative per scoprire se sono pronti a iniziare a utilizzare le fatture elettroniche in Lettonia.

Di conseguenza, il Ministero delle Finanze ha preparato una relazione che discute la situazione attuale e l’attuazione delle fatture elettroniche e le possibili soluzioni tecnologiche. La relazione si concentra su diversi sistemi di fatturazione elettronica, come la fatturazione elettronica post-audit, la fatturazione elettronica centralizzata e la fatturazione elettronica decentralizzata, confrontando i vantaggi e gli svantaggi di tali sistemi.

Il rapporto è favorevole allo standard PEPPOL BIS per l’introduzione della fatturazione elettronica obbligatoria nelle transazioni B2B e B2G e propone che l’uso delle fatture elettroniche debba essere definito come un obbligo nelle normative lettoni, stabilendo un requisito obbligatorio per l’uso delle fatture elettroniche da iniziare entro e non oltre il 2025.

Il governo lettone ha approvato la relazione e gli atti normativi necessari, quindi l’attuazione delle soluzioni tecnologiche dovrebbe prendere forma a tempo debito.

Qual è il passo successivo?

È chiaro che le iniziative CTC stanno diventando sempre più popolari tra i governi e le autorità fiscali in Europa, con i paesi del Nord Europa che iniziano a seguire questa tendenza, anche se sembrano agire con maggiore cautela. Sarà molto interessante vedere come e quando questi progetti CTC prenderanno forma e saranno influenzati dai prossimi risultati della Commissione Europea sul progetto IVA nell’Era Digitale.

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È un buon anno per essere un leader IT. Dopo troppi anni in cui la frase “fare di più con meno” è stata il mantra della maggior parte delle organizzazioni per quanto riguarda la spesa tecnologica, le cose stanno finalmente migliorando.

Secondo la società di ricerca Gartner , la spesa IT raggiungerà una cifra stimata di 4,5 trilioni di dollari nel 2022. Questo rappresenta un aumento del 5,1% rispetto al 2021 e rappresenta una spinta molto necessaria per le aziende che hanno bisogno di aggiornamenti tecnologici che potrebbero essere stati messi in secondo piano a causa della pandemia COVID-19.

I dipartimenti IT sono anche desiderosi di spostare l’attenzione dal semplice mantenimento a galla a progetti più a lungo termine che supporteranno strategicamente e con successo il futuro del lavoro. Questa affermazione è sostenuta dai numeri forniti dalla società di soluzioni di gestione IT Flexera nel suo State of Tech Spend Report.

Alla domanda su quali fossero i budget da destinare quest’anno, il 54% degli intervistati si aspetta un aumento degli investimenti e delle risorse da destinare alla tecnologia che rende più facile e agevole per i dipendenti lavorare da casa. Un altro 42% degli intervistati ha dichiarato una nuova disponibilità a passare al cloud per supportare le realtà di un mondo post-pandemia. I partecipanti a questo sondaggio, tutti dirigenti e manager di alto livello nel settore IT con una conoscenza significativa dei budget IT complessivi delle loro organizzazioni, hanno valutato cosa aspettarsi nell’anno a venire.

Questi risultati mostrano il livello di importanza che le aziende attribuiscono agli ambienti di lavoro ibridi e flessibili. La probabilità che il lavoro da casa, almeno in una certa misura, sia destinato a rimanere, ha spinto i reparti IT a ripensare le loro strategie per essere pronti ad affrontare qualsiasi sfida possa presentarsi.

Il Governo potrebbe ostacolarla?

Le strategie delineate dai dipartimenti IT sono solide e in linea con il mondo in cui viviamo. Tuttavia, c’è un’altra forza post-pandemica all’opera con il potenziale di far deragliare i piani migliori e di divorare una grande quantità di budget e risorse. La fatturazione elettronica è stata imposta dal governo.

Se lavora come leader IT in un’azienda multinazionale, probabilmente rientra in una delle due categorie seguenti. In primo luogo, siete stati portati a confrontarvi con le nuove realtà della supervisione e dell’applicazione in tempo reale da parte delle autorità di regolamentazione. Oppure due, lei sta per essere coinvolto nella mischia con il suo mandato interno, risolvendo definitivamente questo problema.

Perché sono così definitivo in questa dichiarazione? Perché lavoro con alcuni dei più grandi marchi del pianeta e sono testimone in prima persona dell’impatto che questi mandati hanno sulla loro organizzazione IT.

Quando si tratta di progetti IT, la maggior parte non è reattiva, ma è il risultato di una pianificazione attenta e metodica per un lungo periodo di tempo. Tuttavia, il governo sta cambiando le regole. I progetti e gli aggiornamenti non sono più sulla sua linea temporale. Quando implementano nuove leggi e mandati, o vi muovete rapidamente per affrontare il problema e sistemarlo o pagherete le conseguenze, che possono andare da multe salate fino alla perdita della licenza di operare.

Cosa significa per me?

Le leggi sulla fatturazione elettronica imposte dai governi si stanno rapidamente diffondendo in tutto il mondo e rappresentano una minaccia credibile per i vostri budget IT. I dipartimenti IT devono essere preparati per le nuove realtà che accompagnano la fatturazione elettronica su mandato del governo. Con le autorità che ora si trovano nello stack di dati delle sue aziende e che esaminano le transazioni in tempo reale mentre attraversano la sua rete, avrà bisogno di una soluzione che le consenta di fornire le informazioni nel formato richiesto in tempo reale.

In conclusione, la conformità non è più un problema fiscale. I leader dell’IT e gli altri dirigenti devono collaborare per allineare le funzioni aziendali in modo trasversale. L’IT deve garantire le risorse e gli strumenti necessari per soddisfare gli obblighi imposti dal governo, indipendentemente dal settore o dall’ubicazione dell’azienda.

L’incapacità di affrontare il problema in anticipo porterà solo a problemi più complessi e costosi, che assorbiranno budget e risorse critiche destinate ad altri progetti prioritari.

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Il Brasile è noto per il suo sistema di fatturazione elettronica altamente complesso di controllo continuo delle transazioni (CTC). Oltre a tenere il passo con le modifiche legislative quotidiane nei suoi 26 Stati e nel Distretto Federale, il Paese ha oltre 5.000 Comuni con standard diversi per la fatturazione elettronica.

L’imposta sul consumo di servizi (ISSQN – Imposto Sobre Serviços de Qualquer Natureza) è di competenza dei Comuni. Ogni Comune ha l’autorità sul formato e sullo standard tecnico della fattura elettronica dei servizi (NFS-e – nota fiscal de serviço eletrônica). Ciò rappresenta una sfida significativa per la conformità, in quanto la fatturazione elettronica è obbligatoria per quasi tutti i contribuenti del Paese.

Tuttavia, sono stati compiuti passi importanti per cambiare questo scenario. Un accordo (Convênio NFS-e) recentemente firmato dall’Agenzia Federale delle Entrate brasiliana (RFB), dalla Confederazione Nazionale dei Comuni (CNM) e da altre entità rilevanti, ha istituito il Sistema Nazionale del NFS-e con uno standard unificato a livello nazionale per i servizi di fatturazione elettronica.

Il Sistema Nazionale del FSN-e (SNNFS-e)

Il SNNFS-e introduce un layout standard unificato per l’emissione del NFS-e, nonché un archivio nazionale di tutti i documenti elettronici generati all’interno del sistema. L’adesione al sistema è volontaria per i Comuni. Poiché il disegno di legge proposto per regolamentare questa materia (PLP 521/2018) è fermo al Congresso dal 2019, l’accordo è stato concepito per consentire ai Comuni di adottare volontariamente lo standard nazionale, che poi diventerà obbligatorio per i contribuenti.

Il sistema consentirà l’emissione del NFS-e in uno standard nazionale, attraverso il portale web, l’applicazione mobile o l’API (application programming interface). Inoltre, crea il National Data Environment (ADN), il repository unificato NFS-e.

Il SNNFS-e offre diversi moduli di servizio e i Comuni possono scegliere quali adottare. L’ADN è l’unico modulo obbligatorio, in quanto garantisce l’integrità e la disponibilità delle informazioni contenute nei documenti emessi è nello standard unificato. Inoltre, l’ADN consente ai Comuni aderenti di distribuire gli NFS-e emessi tra loro e ai contribuenti.

Una volta firmato l’accordo, il Comune deve attivare il sistema entro una certa scadenza, che non è stata stabilita. L’attivazione comporta la configurazione dei parametri del sistema e la modifica della legislazione comunale per riflettere i requisiti del sistema nazionale. Solo dopo l’attivazione completa, i contribuenti potranno emettere fatture basate sullo standard unificato.

È stata rilasciata anche la documentazione tecnica di NFS-e, ma non si tratta delle specifiche definitive, che devono ancora essere approvate dal Comitato Nazionale Standard di Gestione della Fattura Elettronica (CGNFS).

Cosa significa per le aziende

Lo standard nazionale NFS-e prevede una sostanziale semplificazione degli obblighi di fatturazione elettronica dei contribuenti. Con un layout standard, la conformità a più formati può essere drasticamente ridotta. Il formato del documento per l’emissione dello standard NFS-e è XML e deve essere firmato digitalmente.

Un altro vantaggio è che uno dei moduli disponibili consente ai contribuenti di pagare l’ISSQN dovuto in diversi Comuni contemporaneamente, utilizzando un unico documento (Guia Única de Recolhimento) emesso dal sistema.

Anche se i Comuni possono scegliere di mantenere il loro attuale sistema di emissione NFS-e, devono comunque aderire alle scadenze di comunicazione, al layout e agli standard di sicurezza del NFS-e nazionale. Devono inoltre garantire la trasmissione di tutti i documenti emessi all’ambiente di dati nazionale. Questo assicura che i contribuenti dovranno emettere il NFS-e solo in un layout standard.

Quali sono i prossimi sviluppi della fatturazione elettronica in Brasile?

La prima fase di produzione è iniziata il 23 luglio 2022 con cinque comuni pilota. La trasmissione sarà disponibile attraverso diversi metodi, con un’implementazione graduale. Secondo il programma di attuazione iniziale di della Confederazione Nazionale dei Comuni, la trasmissione API dovrebbe avvenire a partire da metà ottobre 2022 o più tardi, a seconda della stabilità degli altri metodi di trasmissione. Un ulteriore sviluppo di questo programma è previsto nei prossimi mesi.

San Paolo, Salvador e Florianópolis sono tra i molti comuni che hanno già firmato l’accordo. Il successo di questo standard nazionale NFS-e si basa su un’adozione significativa da parte dei Comuni, quindi i contribuenti devono prepararsi a conformarsi quando ciò avverrà in tutto il Paese.

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Update: 8 March 2023 by Kelly Muniz

Spain launches public consultation for B2B mandatory e-invoicing

The Ministry of Economic Affairs and Digital Transformation (Ministerio de Asuntos Económicos y Transformación Digital) has launched a public consultation on the upcoming B2B e-invoicing mandate.

The mandate will enable citizens to participate in elaborating norms before its development. This public consultation is carried out through the web portal of the competent department and all interested parties have until 22 March 2023 to send feedback.

Based on the feedback received, the government will develop and approve the regulatory framework that is needed according to the law adopting mandatory B2B e-invoicing which was published on 29 September 2022.

The public consultation consists of 32 specific questions on seven different areas that the regulatory framework will address. These areas are:

You can find the official text of the public consultation here.

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Update: 16 September 2022 by Victor Duarte

Spanish Congress Approves Mandatory B2B e-Invoicing

Il Congresso di Spagna ha approvato la Legge per la Creazione e la Crescita delle Imprese, e si prevede che venga pubblicata nella Gazzetta Ufficiale (BOE) nei prossimi giorni.

Questa Legge modifica anche Legge 56/2007 sulle misure per promuovere l’informazione per adottare l’obbligo di emissione della fattura elettronica per tutti gli imprenditori e i professionisti nelle loro relazioni commerciali.

Introduzione della fatturazione elettronica obbligatoria in Spagna per il settore privato

Secondo questa Legge, tutti gli imprenditori e i professionisti devono emettere, inviare e ricevere fatture elettroniche nei loro rapporti commerciali con altri imprenditori e professionisti. Inoltre, il destinatario e il mittente delle fatture elettroniche devono fornire informazioni sullo stato delle fatture.

Le regole principali della Legge relative alla fatturazione elettronica stabiliscono che:

Il processo di accreditamento dell’interconnessione e dell’interoperabilità delle piattaforme sarà determinato dai regolamenti in una fase successiva.

Obblighi aggiuntivi di fatturazione elettronica per alcuni settori

La legge stabilisce che le aziende che forniscono determinati servizi ai consumatori finali devono emettere e inviare fatture elettroniche nei rapporti con le persone che accettano di riceverle o che le hanno esplicitamente richieste. Questo obbligo riguarda le aziende che forniscono servizi di telecomunicazione, servizi finanziari, acqua, gas ed elettricità, tra gli altri settori e attività previsti dall’Articolo 2.2 della Legge 56/2007.

Queste aziende devono fornire l’accesso ai programmi necessari, in modo che gli utenti possano leggere, copiare, scaricare e stampare la fattura elettronica gratuitamente, senza dover rivolgersi ad altre fonti per ottenere le applicazioni necessarie. Devono anche consentire procedure semplici e gratuite, in modo che gli utenti possano revocare il consenso dato alla ricezione delle fatture elettroniche in qualsiasi momento.

Le aziende che rientrano nell’ambito di applicazione che non offrono agli utenti la possibilità di ricevere fatture elettroniche saranno sanzionate con un avvertimento o una multa fino a 10.000 euro.

Il prossimo passo: il quadro normativo

Il Governo svilupperà le disposizioni di questa Legge in conformità con i regolamenti e nell’ambito dei suoi poteri. Pertanto, i Ministeri dell’Economia e della Trasformazione Digitale e delle Finanze e della Pubblica Amministrazione stabiliranno le informazioni e i requisiti tecnici da includere nella fattura elettronica per verificare le date di pagamento e ottenere i termini di pagamento.

È inoltre necessario stabilire i requisiti minimi di interoperabilità tra i fornitori di soluzioni tecnologiche per la fattura elettronica e i requisiti di sicurezza, controllo e standardizzazione dei dispositivi e dei sistemi informatici che generano i documenti.

Il Governo avrà 6 mesi dalla pubblicazione di questa Legge nella Gazzetta Ufficiale per approvare il quadro normativo.

Entrata in vigore della fatturazione elettronica B2B obbligatoria in Spagna

Le disposizioni relative all’obbligo di fatturazione elettronica B2B saranno efficaci in base al fatturato annuo:

Ciò significa che l’obbligo di fatturazione elettronica B2B potrebbe entrare in vigore per i grandi soggetti passivi entro il primo trimestre del 2024.

È importante sottolineare che l’entrata in vigore dell’obbligo di fatturazione elettronica B2B è subordinata all’ottenimento dell’eccezione comunitaria agli articoli 218 e 232 della Direttiva IVA. Questa eccezione è meno difficile da ottenere, in quanto è stata concessa ad altri Stati membri come l’Italia, la Francia e la Polonia per consentire loro di adottare il regime obbligatorio di fatturazione elettronica nelle loro giurisdizioni.

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L’autorità fiscale colombiana (DIAN) continua a investire nell’espansione del suo sistema CTC (controlli continui delle transazioni). L’ultimo aggiornamento propone un ampliamento della portata dei documenti coperti dal mandato di fatturazione elettronica.

In questo articolo affronteremo la nuova bozza di risoluzione 000000 del 19-08-2022. Questo anticipa importanti cambiamenti per i contribuenti coperti dalle norme obbligatorie sulla fatturazione elettronica.

Queste bozze di modifiche includono un nuovo obbligo di emettere documenti equivalenti (documentos equivalentes) in formato elettronico, un calendario per la sua attuazione, una documentazione tecnica aggiornata e altri sviluppi significativi, che richiedono che i contribuenti si preparino a conformarsi.

Cosa cambierà per le aziende colombiane con queste nuove proposte di fatturazione elettronica?

Tra le numerose modifiche proposte, lo scopo principale della bozza di risoluzione è quello di regolamentare l’emissione elettronica del documento equivalente.

Questi documenti corrispondono alla fattura di vendita ai sensi della legge colombiana, ma riguardano tipi specifici di transazioni e sono regolati nella bozza di risoluzione, come segue:

  1. Scontrino del registratore di cassa generato con i sistemi P.O.S.
  2. Biglietto d’ingresso al cinema
  3. Biglietto per il trasporto passeggeri
  4. Estratto emesso da trust e società di fondi
  5. Biglietto per il trasporto aereo passeggeri
  6. Documento nei giochi localizzati
  7. Scheda, frazione, modulo, carta, biglietto o strumento emesso nei giochi d’azzardo, ad eccezione dei giochi localizzati.
  8. Documento emesso per la riscossione dei pagamenti dei pedaggi
  9. Prova di liquidazione delle operazioni rilasciata dalla Borsa Valori
  10. Documento per il funzionamento della borsa agricola e di altre materie prime
  11. Documento rilasciato per i servizi pubblici domiciliari
  12. Biglietto d’ingresso agli spettacoli pubblici e agli spettacoli di arte performativa
  13. Biglietto d’ingresso ad altri spettacoli pubblici

Ciò significa che tutti i contribuenti soggetti al mandato di fatturazione elettronica colombiano che emettono uno di questi documenti equivalenti dovranno farlo in formato elettronico, secondo l’Allegato Tecnico del Documento Equivalente Elettronico versione 1.0 (Anexo técnico del Documento Equivalente Electrónico), introdotto dalla bozza.

Inoltre, la bozza prevede una prima regolamentazione dei documenti elettronici del sistema di fatturazione (documentos electrónicos del sistema de facturación). Si tratta di documenti che aiutano il controllo da parte dell’autorità fiscale e doganale, a supporto delle dichiarazioni fiscali o doganali e/o a supporto delle procedure svolte davanti al DIAN, secondo le disposizioni del comma 1 dell’articolo 616-1 dello Statuto fiscale.

Infine, le specifiche tecniche della principale fattura elettronica del sistema, la fattura elettronica di vendita, sono aggiornate alla versione 1.9 (Anexo técnico de la Factura Electrónica de Venta version 1.9).

Scadenze per le proposte di fatturazione elettronica della Colombia

L’obbligo di emettere il documento equivalente in formato elettronico sarà implementato gradualmente, in base al tipo di documento equivalente. Inizia il 1° marzo 2023 e coprirà tutti i documenti equivalenti il 1° luglio 2023.

Sarà possibile anche un’implementazione volontaria anticipata, una volta che la funzionalità sarà disponibile nel sistema di DIAN. Fino a quando non saranno rispettate le scadenze per l’implementazione elettronica del documento equivalente, questi dovranno continuare ad essere emessi in conformità con la Risoluzione n. 000042 del 2020.

La bozza stabilisce anche un calendario per l’implementazione dei documenti elettronici del sistema di fatturazione, durante gli anni fiscali 2023 e 2024. Questi documenti saranno ulteriormente regolamentati nei sei mesi successivi alla validità della risoluzione ufficiale, così come l’adozione del suo allegato tecnico, che non è stato presentato con il progetto di risoluzione.

Infine, la proposta stabilisce la scadenza per l’implementazione dell’Allegato tecnico della fattura di vendita elettronica versione 1.9 da parte dei contribuenti. Ciò avverrà almeno tre mesi dopo la pubblicazione ufficiale.

Quali sono i prossimi sviluppi della fatturazione elettronica in Colombia?

Il progetto di risoluzione, una volta pubblicato ufficialmente, derogherà alla Risoluzione DIAN n. 000042 del 2020 in tutte le disposizioni ad essa contrarie, ad eccezione di quelle relative ai documenti equivalenti, che rimarranno in vigore fino a quando il DIAN non ne stabilirà l’attuazione elettronica.

I contribuenti possono anche aspettarsi una nuova legislazione che regoli i restanti documenti elettronici del sistema di fatturazione, nei mesi successivi alla pubblicazione ufficiale di questo progetto di risoluzione.

Fino ad allora, le aziende dovrebbero prepararsi ai significativi cambiamenti imminenti e adattare i loro processi aziendali per conformarsi al nuovo mandato colombiano.

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L’autorità fiscale colombiana (DIAN) si è concentrata molto sull’espansione del suo regime di fatturazione elettronica negli ultimi anni. Il DIAN ha introdotto il primo calendario per l’implementazione obbligatoria della fatturazione elettronica nel Paese nel 2018 e, da allora, il sistema ha gradualmente abbracciato un numero maggiore di transazioni e contribuenti.

In questo articolo, esamineremo i due ultimi nuovi mandati della fatturazione elettronica colombiana:

  1. L’introduzione del documento di supporto per gli acquisti (Documento Soporte en Aquisiciones con No Obligados a Facturar Electronicamente) e
  2. L’implementazione di una soglia per l’emissione di biglietti per i punti vendita (POS).

Questi nuovi obblighi hanno un impatto significativo e richiedono adeguamenti da parte dei contribuenti. Queste modifiche rappresentano anche un’espansione sostanziale della fatturazione elettronica colombiana, che include transazioni completamente nuove nel suo ambito di applicazione.

Documento di supporto per le acquisizioni

L’autorità fiscale colombiana ha creato un nuovo tipo di documento elettronico, il documento di supporto per le acquisizioni da soggetti non obbligati a emettere fatture elettroniche. Questo documento di supporto e le sue note correttive sono stati introdotti da Risoluzione 167 del 2021. Espande il campo di applicazione della fatturazione elettronica per garantire che un maggior numero di transazioni rientri nel mandato e consente di supportare le detrazioni fiscali.

I contribuenti obbligati a generare questo documento elettronico sono quelli che rientrano nel regime di fatturazione elettronica del Paese. Include coloro che sono soggetti al pagamento dell’imposta sul reddito e dell’imposta complementare e sono responsabili dell’IVA quando acquistano beni e/o servizi da fornitori non obbligati a emettere fatture elettroniche o documenti equivalenti e richiedono un supporto per i costi e le detrazioni nelle dichiarazioni fiscali citate. Per generare il documento di supporto, il contribuente deve essere autorizzato dal DIAN come emittente elettronico.

Il documento di supporto e le relative note correttive devono essere generati in formato XML e contenere un CUDS: codice unico del documento di supporto (código único del documento soporte). Questo codice alfanumerico permette di identificarlo in modo inequivocabile. Dopo la generazione, i documenti elettronici devono essere trasmessi per la liquidazione da parte del DIAN in tempo reale o, al più tardi, l’ultimo giorno di calendario della settimana, per le operazioni cumulative con lo stesso fornitore effettuate durante la stessa settimana.

Essendo stata posticipata rispetto alla data di attuazione originaria, la generazione del documento di supporto alle acquisizioni è diventata obbligatoria il 1° agosto 2022.

Implementazione della soglia di emissione dei biglietti tramite POS

In base a questo mandato, gli scontrini di cassa generati tramite sistemi POS (tickets de máquinas registradoras con sistemas P.O.S.) possono essere emessi da soggetti obbligati alla fatturazione, a condizione che la vendita del bene e/o la prestazione del servizio ivi registrata non superi i cinque (5) UVT (unità di valore fiscale) per ogni documento, escluse le imposte.

Ciò significa che, per le operazioni di vendita di beni e/o prestazione di servizi che superano l’importo di cinque (5) UVT, i contribuenti che rientrano nel mandato di fatturazione elettronica del Paese devono emettere una fattura di vendita elettronica. L’acquirente di beni e/o servizi al di sotto della soglia può comunque richiedere l’emissione di una fattura di vendita, nel qual caso il fornitore deve fornirla.

La soglia è stata de facto introdotta nel 2021 dalla Legge 2155, ma solo nel luglio 2022 il DIAN ha stabilito un’introduzione graduale del mandato, attraverso la Risoluzione 1092, seguendo il calendario riportato di seguito:

È pronto per questi cambiamenti?

Mentre la generazione del documento di supporto per le acquisizioni è già richiesta, i contribuenti devono iniziare a prepararsi a rispettare la nuova soglia per l’emissione della fattura elettronica al posto degli scontrini POS. Sovos può aiutare la sua azienda ad adeguarsi alla fatturazione elettronica e a garantire la conformità ai nuovi mandati della Colombia.

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Il piano d’azione della Commissione Europea (CE) per una tassazione equa e semplice – ‘IVA nell’era digitale‘- continua a progredire. Dopo un processo di consultazione pubblica, la CE ha pubblicato i Rapporti finali che discutono le migliori opzioni per il mercato europeo per combattere le frodi fiscali e favorire le imprese con l’uso della tecnologia.

Le aree coperte sono:

  1. Obblighi di rendicontazione IVA e fatturazione elettronica
  2. Trattamento IVA dell’economia di piattaforma
  3. Registrazione IVA unica nell’UE

Si prevede che la CE proponga emendamenti legislativi alla Direttiva IVA il prossimo autunno.

Conclusioni sul pilastro della rendicontazione IVA e della fatturazione elettronica

Il rapporto incentrato sulla rendicontazione IVA e sulla fatturazione elettronica valuta i ‘Digital Reporting Requirements (DRR)’. Si tratta di un obbligo per i soggetti passivi IVA di presentare periodicamente o continuamente i dati delle transazioni in formato digitale all’autorità fiscale, ad esempio attraverso l’uso del SAF-T, dell’elenco IVA, della rendicontazione in tempo reale o della fatturazione elettronica.

Secondo il rapporto, la scelta politica migliore sarebbe l’introduzione di un DRR sotto forma di un sistema di fatturazione elettronica a livello europeo con controlli continui sulle transazioni (CTC), che copra sia le transazioni intra-UE che quelle nazionali. Gli Stati membri con un sistema di fatturazione elettronica esistente potrebbero mantenerlo a breve termine tramite una clausola di standstill, a condizione di garantire l’interoperabilità con il nuovo sistema UE. Tuttavia, nel medio termine, da cinque a dieci anni, i sistemi nazionali di fatturazione elettronica dovranno convergere verso il sistema dell’UE.

Un sistema di fatturazione elettronica CTC a livello europeo

Il rapporto favorisce chiaramente l’opzione politica di un’armonizzazione completa nell’UE attraverso un sistema di fatturazione elettronica CTC, il che significa che la fattura sarà presentata alle autorità prima o dopo l’emissione. L’armonizzazione sembra concentrarsi principalmente sulla forma, con il suggerimento di un protocollo e di un formato comuni a livello europeo. Mentre le decisioni importanti relative all’architettura rischiano di essere lasciate agli Stati membri, come ad esempio se il sistema sarà di clearance o di semplice segnalazione, se sfruttare una piattaforma B2G nazionale esistente e la periodicità della segnalazione, eccetera. L’unico requisito per gli Stati membri sembra essere l’accettazione delle fatture elettroniche emesse e trasmesse sulla base di un protocollo e di un formato comuni.

Il rapporto suggerisce di allineare la portata dei requisiti e di escludere i soggetti passivi non registrati e quelli coperti dal regime IVA per le PMI. Nel breve termine, sono coperte solo le transazioni B2B e B2G, mentre le transazioni B2C restano fuori dal campo di applicazione.

Infine, il rapporto suggerisce che per alleggerire l’onere per le imprese, gli Stati membri devono prendere in considerazione una serie di misure, come l’eliminazione congiunta di altri obblighi di rendicontazione, la fornitura di dichiarazioni IVA precompilate, il sostegno agli investimenti nell’automazione aziendale (soprattutto per le PMI) e il supporto pubblico all’adozione dei sistemi di conformità informatica

Non viene discusso il modo in cui tutto ciò verrà coordinato congiuntamente, ma non sembra che la CE si aspetti che tali misure vengano armonizzate dall’UE.

Aspettative future

Sebbene il rapporto concluda che l’implementazione di un sistema di fatturazione elettronica obbligatoria a livello europeo sia la misura migliore e più a prova di futuro, il modo in cui progettare un sistema di fatturazione elettronica efficace non viene spiegato nel rapporto e non sembra essere nell’ambito dell’armonizzazione.

Tuttavia, il design del sistema di fatturazione elettronica può avere un impatto importante sui risultati fiscali ed economici. Come descrive la relazione dell’esperto indipendente ʻNext Generation Model Decentralized CTC and Exchange‘ (sostenuta da EESPA, openPEPPOL e altri gruppi di stakeholder chiave), i maggiori benefici possono essere realizzati solo quando un sistema di fatturazione elettronica consente alle aziende di automatizzare altri processi oltre alla fatturazione.

È un inizio positivo che la Commissione punti a un sistema di fatturazione elettronica CTC a livello europeo. Resta da vedere quanto sarà efficace questa armonizzazione. Quando i politici europei torneranno dalla pausa estiva di quest’anno, inizieremo a capire meglio la fattibilità complessiva delle opinioni della Commissione.

In qualità di fornitore che ha implementato soluzioni di conformità CTC e IVA in tutto il mondo da diversi decenni, il nostro desiderio è che il dibattito vada oltre l’interoperabilità a livello di dati, in modo che l’Europa possa compiere passi coraggiosi verso un futuro che preservi l’automazione della catena di fornitura e l’innovazione tecnologica.

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Le Autorità doganali italiane hanno recentemente aggiornato il loro sistema nazionale di importazione applicando il nuovo Modello di Dati Doganali dell’Unione Europea (EUCDM). Queste nuove modifiche sono entrate in vigore il 9 giugno 2022.

Secondo la nuova procedura, il vecchio modello di dichiarazioni d’importazione cartacee è stato abolito. Le dichiarazioni di importazione vengono ora trasmesse al sistema informativo delle Autorità doganali italiane con una firma digitale.

Che cosa significa in pratica?

L’accettazione di una dichiarazione doganale viene notificata all’operatore economico (che può essere l’importatore, l’agente doganale, ecc.) attraverso un Numero di Riferimento Master (MRN), una stringa alfanumerica di 18 caratteri.

Il vecchio messaggio IM (traccia telematica da presentare al momento dell’importazione alle Autorità doganali italiane attraverso il Servizio Telematico Doganale (ossia. Servizio telematico doganale (STD)) è stato sostituito dai seguenti percorsi, come definito dalla legislazione UE:

Come posso sapere a quanto ammonta l’IVA all’importazione per le merci importate in Italia da Paesi extra UE?

Al momento dello svincolo della merce, le Autorità doganali italiane mettono a disposizione il “ prospetto di riepilogo ai fini contabili della dichiarazione doganale” (prospetto di riepilogo ai fini contabili della dichiarazione doganale). Il riepilogo include tutti i dati necessari per rilevare i dazi doganali, l’IVA all’importazione e qualsiasi altro onere dovuto.

Il riepilogo di cui sopra è messo a disposizione dell’importatore e del dichiarante/rappresentante nell’area riservata del portale unico delle Autorità doganali italiane attraverso il servizio ” Gestione dei documenti – dichiarazioni doganali” .

Raccomandiamo agli importatori di contattare il proprio agente doganale per ricevere una copia di questo riepilogo a fini contabili.

Come e quando posso recuperare l’IVA all’importazione italiana?

Secondo la Legge italiana sull’IVA, per esercitare il diritto al recupero dell’IVA all’importazione in Italia è necessario possedere un Documento Amministrativo Unico (DAU). Poiché il DAU non è ora disponibile, le Autorità doganali italiane, in accordo con l’Agenzia delle Entrate, hanno concordato che la nuova sintesi contabile è sufficiente per consentire all’importatore di esercitare il diritto di recuperare l’IVA all’importazione.

Pertanto, il nuovo riepilogo contabile è necessario per esercitare il suo diritto a recuperare l’IVA all’importazione pagata alle autorità fiscali italiane.

Inoltre, il diritto di recuperare l’IVA all’importazione viene esercitato solo una volta che il riepilogo viene riportato nel registro IVA degli acquisti, come previsto dall’articolo. 25 della Legge IVA italiana.

Infine, il documento di importazione deve essere incluso nella dichiarazione IVA trimestrale e nella dichiarazione IVA annuale, che deve rispecchiare i libri contabili IVA italiani.

Per assicurarsi che la sua IVA all’importazione non vada persa, le consigliamo di considerare che l’ultimo giorno utile per recuperare l’IVA all’importazione, relativa a un’importazione di beni effettuata nel 2022, è il 30 aprile 2023.

Ulteriori documenti introdotti da giugno 2022

Oltre alla Sintesi Prospetto di riepilogo ai fini contabili della dichiarazione doganale, di cui si è parlato sopra, gli operatori economici potranno ricevere

Le Autorità doganali italiane consigliano agli operatori doganali di fornire ai trasportatori il Prospetto di svincolo come prova dell’adempimento delle formalità doganali in caso di controlli.

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