Dal 1° gennaio 2019, i fornitori di servizi elettronici stranieri devono emettere fatture cloud, un tipo di fattura elettronica, per le vendite di servizi elettronici a singoli acquirenti a Taiwan. Parallelamente, le autorità fiscali locali di Taiwan hanno introdotto incentivi per i contribuenti nazionali affinché implementino la fatturazione elettronica, nonostante non sia un requisito obbligatorio.

Prima di immergerci nei dettagli del sistema di fatturazione elettronica a Taiwan, parleremo della Fattura Unica Governativa (GUI), poiché il sistema di fatturazione elettronica si basa sulle Fatture Uniche Governative.

Che cos’è una Fattura Unica Governativa (GUI)?

La fattura uniforme governativa è una fattura IVA standard disciplinata e prenumerata dalle autorità fiscali. Tutte le entità commerciali devono emettere delle GUI per tutte le vendite di beni e servizi soggetti all’IVA, ad eccezione di eventuali esenzioni legali.

I contribuenti possono emettere le GUI una volta che la loro registrazione aziendale è stata approvata dall’autorità fiscale locale competente a Taiwan. I contribuenti possono emettere diversi tipi di GUI, comprese le GUI cartacee e le Fatture Uniche Governative Elettroniche (eGUI). Le eGUI sono un tipo di GUI che vengono emesse, trasmesse o ottenute tramite Internet o altri mezzi elettronici. Come già accennato, l’emissione di una eGUI è obbligatoria per i fornitori di servizi elettronici stranieri che vendono servizi elettronici a privati a Taiwan a partire dal 1° gennaio 2019. Tuttavia, l’emissione di eGUI è facoltativa per l’economia in generale, compresi i contribuenti nazionali di Taiwan.

Come vengono rilasciati gli eGUI?

Come parte del processo di emissione di eGUI, i contribuenti devono utilizzare i numeri forniti dalle autorità fiscali durante il processo di registrazione dell’azienda. Una eGUI deve essere conforme alla MIG 3.2.1 basata su un formato XML fornito dall’autorità fiscale. Dopo l’emissione di una fattura elettronica uniforme, le informazioni della fattura devono essere caricate sulla piattaforma dell’autorità fiscale entro 48 ore per le transazioni B2C e sette giorni per le transazioni B2B.

Le entità commerciali straniere che rientrano nell’ambito dei requisiti o qualsiasi entità che scelga di emettere eGUI possono nominare un fornitore di servizi di terze parti chiamato Value Adding Center per emettere eGUI. Un’alternativa è l’implementazione di una soluzione basata sul software di trasmissione Turnkey fornito dal Ministero delle Finanze.

Qual è il passo successivo?

La fatturazione elettronica è stata incoraggiata dalle autorità taiwanesi per molti anni. Di conseguenza, sempre più aziende hanno iniziato a emettere eGUI. Inoltre, l’obbligo di emettere fatture cloud per i fornitori di servizi elettronici stranieri ha svolto un ruolo importante nell’adozione diffusa della fatturazione elettronica in tutto il Paese. Sebbene sia chiaro che Taiwan ha fatto molta strada in termini di digitalizzazione dei processi di fatturazione elettronica, le fatture cartacee possono ancora essere emesse secondo le normative taiwanesi. Seguiremo gli sviluppi futuri per vedere se l’implementazione obbligatoria della fatturazione elettronica sarà estesa all’economia più ampia di Taiwan.

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Il sistema filippino di controllo continuo delle transazioni (CTC) per la fatturazione/ricezione elettronica (EIS) è stato ufficialmente avviato per i 100 grandi contribuenti selezionati dal governo per inaugurare il mandato. Sebbene i contribuenti stessero ancora lottando per soddisfare i requisiti tecnici del nuovo sistema di fatturazione elettronica poco prima della data di avvio, le Filippine hanno rispettato la scadenza prevista e hanno avviato il progetto pilota il 1° luglio 2022.

L’introduzione nelle Filippine ha evidenziato ancora una volta le sfide legate alla conformità con i nuovi mandati e ha dimostrato che la preparazione è fondamentale.

Insieme a una delle sei aziende pilota iniziali, che hanno iniziato i test all’inizio di quest’anno, Sovos ha sviluppato la prima soluzione software che ha ottenuto l’approvazione dell’EIS per operare la trasmissione della fattura elettronica attraverso la piattaforma di trasmissione del governo. La soluzione di Sovos è già operativa nelle Filippine.

Rilascio di nuovi regolamenti

Un giorno prima dell’avvio dell’EIS, l’autorità fiscale delle Filippine, il BIR (Bureau of Internal Revenue), ha pubblicato i Revenue Regulations n. 6-2022, 8-2022, e 9-2022, che contengono le politiche e le linee guida del nuovo sistema e documentano le regole e le procedure adottate dall’EIS.

Sebbene la normativa non rappresenti una novità per i contribuenti pilota che hanno implementato con successo i loro sistemi di rendicontazione delle fatture elettroniche CTC, lo stesso potrebbe non essere vero per coloro che si stanno preparando a conformarsi al nuovo mandato. La legislazione stabilisce ufficialmente l’iniziativa di emissione e rendicontazione di fatture e ricevute elettroniche, introdotta per la prima volta nel 2018 dalla legge sulla riforma fiscale per l’accelerazione e l’inclusione (Tax Reform for Acceleration and Inclusion Act, TRAIN), e documenta le informazioni pertinenti.

Chi deve adeguarsi?

A partire dal 1° luglio 2022, 100 contribuenti pilota selezionati sono stati obbligati a emettere e trasmettere fatture e ricevute elettroniche attraverso il SIE. La BIR sta pianificando un’introduzione graduale per gli altri contribuenti che rientrano nell’ambito del mandato, a partire dal 2023, ma non è ancora stato annunciato un calendario ufficiale.

I contribuenti interessati dal mandato sono:

Il mandato richiede l’emissione elettronica di fatture (B2B), ricevute (B2C), note di addebito e di credito e la loro trasmissione attraverso la piattaforma EIS in tempo quasi reale, ossia in un massimo di tre (3) giorni di calendario dalla data di emissione. I documenti devono essere trasmessi utilizzando il formato di file JSON (JavaScript Object Notation).

Emissione e trasmissione

L’emissione e la trasmissione possono essere effettuate attraverso il portale dei contribuenti EIS o utilizzando le API (Application Programming Interface), in cui i contribuenti devono sviluppare un sistema di trasmissione dei dati di vendita e ottenere la certificazione prima di operare attraverso l’EIS. Ciò comporta la richiesta di una certificazione EIS e di un permesso di trasmissione (PTT), presentando una documentazione con informazioni dettagliate sul sistema del contribuente.

Sebbene la normativa stabilisca che la presentazione di fatture e ricevute stampate non è più richiesta ai contribuenti che operano nell’ambito del SIE, i requisiti di archiviazione non sono stati modificati. Ciò significa che durante il periodo di archiviazione di 10 anni, i contribuenti devono conservare le copie cartacee dei documenti trasmessi per i primi cinque (5) anni, dopodiché è consentita l’archiviazione elettronica esclusiva per il tempo rimanente.

Inoltre, la normativa stabilisce che solo le fatture trasmesse con successo attraverso il SIE saranno accettate ai fini della detrazione dell’IVA.

I contribuenti non erano pronti ad adeguarsi

Molti dei 100 contribuenti pilota hanno faticato a rispettare la scadenza del Paese. Per questo motivo, l’EIS ha consentito a determinati contribuenti di derogare alla scadenza, a condizione che presentino una dichiarazione giurata che illustri le ragioni per cui non sono in grado di soddisfare il requisito in tempo e un calendario con la data entro cui intendono conformarsi, soggetti all’approvazione dell’EIS.

Per quanto riguarda la non conformità, la normativa stabilisce che l’autorità fiscale imporrà una sanzione in caso di ritardata o mancata trasmissione delle fatture elettroniche/ricevute all’EIS e che le vendite non dichiarate saranno oggetto di ulteriori indagini.

Qual è il passo successivo?

Dopo l’avvio del programma pilota e la definizione legale del quadro normativo CTC, il governo prevede di estendere gradualmente il mandato a tutti i contribuenti inclusi nell’ambito di applicazione nel 2023. Tuttavia, i contribuenti che non rientrano nell’ambito di applicazione obbligatorio dell’EIS possono già scegliere di iscriversi al sistema ed essere pronti ad adeguarsi in anticipo.

Sovos è stato il primo fornitore di software a ottenere la certificazione, in collaborazione con uno dei contribuenti pilota, per la trasmissione attraverso l’EIS, ed è pronto a conformarsi alla rendicontazione della fattura elettronica della CTC delle Filippine. Il nostro potente software, unito alla nostra vasta conoscenza del panorama fiscale filippino, aiuta le aziende a risolvere definitivamente il problema delle tasse.

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La tendenza globale dell’ultimo decennio nell’ambito della fatturazione elettronica ha dimostrato che i legislatori e le autorità fiscali locali di tutto il mondo stanno ripensando il processo di creazione delle fatture. Introducendo piattaforme tecnologicamente sofisticate di controllo continuo delle transazioni (CTC), le autorità fiscali ottengono un controllo immediato e dettagliato sull’IVA, che si è dimostrato un modo molto efficiente per ridurre il divario dell’IVA.

Tuttavia, molti Paesi di common law che non hanno un sistema IVA, tra cui Stati Uniti, Australia e Nuova Zelanda, non hanno seguito la stessa strada. Si sono distinti nel confronto internazionale per la scarsa regolamentazione nel campo della fatturazione elettronica. Il motivo per cui non è necessario avere un controllo sulle fatture è la mancanza di un regime fiscale IVA. I recenti sviluppi, tuttavia, indicano che anche i Paesi di common law cercano di stimolare la fatturazione elettronica, spinti dall’efficienza dei processi aziendali piuttosto che dalla necessità di un controllo fiscale. Di conseguenza, i prossimi sviluppi saranno affrontati in questo blog, concentrandosi sul programma pilota di fatturazione elettronica degli Stati Uniti e sulle iniziative australiane e neozelandesi per promuovere la fatturazione elettronica.

Stati Uniti

La fatturazione elettronica è consentita da molto tempo negli Stati Uniti, ma non è ancora una pratica commerciale diffusa. Secondo alcune fonti, attualmente la fatturazione elettronica rappresenta solo il 25% di tutte le fatture scambiate nel Paese. Con l’introduzione del programma pilota di fatturazione elettronica della Business Payments Coalition (BPC) in collaborazione con la Federal Reserve, la situazione potrebbe cambiare.

L’e-Invoice Exchange Market Pilot della BPC mira a promuovere una comunicazione B2B più rapida e a dare l’opportunità a tutti i tipi di aziende di scambiare fatture elettroniche negli Stati Uniti.

Il mercato pilota dello scambio di fatture elettroniche della BPC

Il programma pilota è una rete standardizzata di fatturazione elettronica attraverso la quale è possibile scambiare fatture elettroniche strutturate tra le controparti che utilizzano diversi sistemi di fatturazione interoperabili per connettersi e scambiare documenti. L’obiettivo è quello di aumentare l’efficienza e la produttività, riducendo al contempo gli errori nei dati. Un modello di servizi di registro federato consente agli amministratori o alle società di registrazione autorizzate di registrare e inserire i partecipanti nel quadro dello scambio di fatture elettroniche.

Il quadro dello scambio di fatture elettroniche funziona in modo simile all’ecosistema della posta elettronica. Gli utenti possono iscriversi a un provider di posta elettronica per inviare e ricevere e-mail. Il provider funge da punto di accesso agli scambi di e-mail per i suoi utenti e consegna le e-mail tra di loro tramite Internet. Il provider consente a più società di registrazione di registrare partecipanti nell’ambito dello scambio di fatture elettroniche. Questo modello ricorda il modello PEPPOL, diffuso a livello mondiale, che standardizza la struttura di una fattura e fornisce un quadro di riferimento per l’interoperabilità.

Visione futura

Gli Stati Uniti seguono il modello europeo di fatturazione elettronica basato sulla funzionalità di interoperabilità aperta. Ciò consente alle parti che utilizzano diversi sistemi di fatturazione di connettersi e scambiare facilmente documenti attraverso la rete di fatturazione elettronica. Il processo di digitalizzazione della fatturazione elettronica consentirà alle organizzazioni grandi e piccole degli Stati Uniti di risparmiare risorse, promuovere la sostenibilità e garantire l’efficienza aziendale.

Australia e Nuova Zelanda

Analogamente agli Stati Uniti, il passaggio alla fatturazione elettronica in Australia e Nuova Zelanda non è motivato principalmente da questioni fiscali, ma dall’efficienza dei processi. Nessuno dei due Paesi ha in programma un mandato per la fatturazione elettronica B2B tradizionale. Tuttavia, i governi neozelandese e australiano si sono impegnati ad adottare un approccio congiunto alla fatturazione elettronica e i primi passi sono quelli di garantire che tutti gli enti pubblici possano ricevere fatture elettroniche.

Australia

In Australia, tutte le agenzie governative del Commonwealth dovranno essere in grado di ricevere le fatture elettroniche PEPPOL a partire dal 1° luglio 2022. Inoltre, il governo cerca di dare impulso alla fatturazione elettronica nel settore B2B senza il tradizionale mandato alle aziende di fatturare elettronicamente. La proposta è invece quella di implementare il cosiddetto Business e-Invoicing Right (BER).

Secondo la proposta del governo, le imprese avrebbero il diritto di richiedere alle loro controparti commerciali l’invio di una fattura elettronica attraverso la rete PEPPOL al posto delle tradizionali fatture cartacee. Le imprese devono configurare i propri sistemi per essere in grado di ricevere le fatture elettroniche PEPPOL. Una volta che un’azienda avrà questa capacità, potrà esercitare il suo “diritto” e chiedere ad altre aziende di inviare loro le fatture elettroniche PEPPOL.

L’introduzione di questa riforma è prevista per luglio 2023, quando le imprese potranno richiedere di ricevere le fatture elettroniche PEPPOL solo dalle grandi imprese, seguita da un’introduzione graduale per coprire infine tutte le imprese entro il 1° luglio 2025.

Nuova Zelanda

A seguito della riforma australiana della fatturazione elettronica a partire dal luglio 2022 per il settore B2G, il governo neozelandese sta incoraggiando le imprese e le agenzie governative ad adottare la fatturazione elettronica. Un passo in questa direzione è la possibilità per tutte le agenzie governative centrali di ricevere fatture elettroniche basate su PEPPOL BIS Billing 3.0 a partire dal 31 marzo 2022.

Al di fuori di questi requisiti B2G, al momento non sono stati pubblicati piani per il passaggio dell’intera economia alla fatturazione elettronica obbligatoria.

Per saperne di più su ciò che crediamo ci riservi il futuro, scaricate il sitoTrends 13th Edition.

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A differenza di molte altre iniziative nazionali che abbiamo visto recentemente nel settore della fatturazione elettronica, l’Australia non sembra avere piani immediati per introdurre controlli continui delle transazioni (CTC) o il coinvolgimento del portale governativo nella fatturazione B2B.

A giudicare dalla recente consultazione pubblica, gli sforzi attuali si concentrano sui modi per accelerare l’adozione della fatturazione elettronica da parte delle imprese. Questa consultazione si basa sulla precedente sensibilizzazione del governo intrapresa nel novembre 2020 sulle «Opzioni per l’adozione obbligatoria della fatturazione elettronica da parte delle imprese», che ha portato a un serio sforzo del governo per aumentare il valore della fatturazione elettronica per le imprese e aumentare la consapevolezza e l’adozione delle imprese.

Oltre alla decisione di rendere obbligatorio per tutte le agenzie governative del Commonwealth ricevere le fatture elettroniche PEPPOL dal 1° luglio 2022, il governo australiano cerca di aumentare anche la fatturazione elettronica nello spazio B2B, ma senza il tradizionale mandato per le aziende di fatturare elettronicamente. La proposta è invece quella di implementare il Business e-Invoicing Right (BER).

Che cos’è il diritto di fatturazione elettronica aziendale (BER)?

Secondo la proposta del governo, le imprese avrebbero il diritto di richiedere che le loro parti commerciali inviino una fattura elettronica attraverso la rete PEPPOL anziché fatture cartacee.

Per fare e ricevere queste richieste, le aziende devono configurare i propri sistemi per ricevere le fatture elettroniche PEPPOL. Una volta che un’azienda ha questa capacità, sarebbe in grado di esercitare il suo «diritto» e richiedere ad altre società di inviare loro fatture elettroniche PEPPOL.

Secondo la proposta attuale, il regolamento di esenzione per categoria verrebbe erogato in tre fasi, con la prima per includere le grandi imprese e le fasi successive per includere le piccole e medie imprese. L’eventuale introduzione del BER sarebbe la seguente:

Ulteriori misure a sostegno dell’adozione della fatturazione elettronica

L’obiettivo dell’iniziativa BER australiana di incentivare l’adozione della fatturazione elettronica B2B è completato da una proposta per diverse altre iniziative a sostegno delle imprese in questa direzione. Una misura potrebbe essere l’abilitazione di reti EDI compatibili con Peppol. Poiché le reti EDI rappresentano un ostacolo all’adozione più ampia della fatturazione elettronica PEPPOL, in particolare per le piccole imprese che interagiscono con grandi aziende che utilizzano più sistemi EDI, la proposta di abilitare reti EDI compatibili con PEPPOL potrebbe in ultima analisi ridurre i costi per le aziende che attualmente interagiscono con più Reti EDI. Inoltre, il governo sta pensando di espandere la fatturazione elettronica in Procure-to-Pay. Le aziende possono trarre più valore dall’adozione della fatturazione elettronica se l’attenzione si concentra su un processo P2P efficiente e standardizzato che includa la fatturazione elettronica.

Infine, l’integrazione della fatturazione elettronica con i pagamenti è un altro mezzo proposto per incrementare la fatturazione elettronica. Ciò consentirebbe alle aziende di ricevere in modo efficiente le fatture dai fornitori direttamente nel loro software di contabilità e quindi pagarle attraverso i loro sistemi di pagamento.

Resta da vedere quanto saranno efficaci le misure proposte nell’accelerare l’adozione della fatturazione elettronica e se il governo australiano riterrà che sia stata la decisione giusta non introdurre un mandato adeguato per la fatturazione elettronica, come sta diventando sempre più comune a livello globale.

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Nell’ultimo decennio, il governo vietnamita ha sviluppato una soluzione fattibile per ridurre le frodi IVA nel paese adottando un requisito di fatturazione elettronica per le aziende che svolgono attività economiche in Vietnam. Infine, il 1° luglio 2022, è prevista l’entrata in vigore a livello nazionale di un obbligo di fatturazione elettronica.

Rinvio del mandato per la fatturazione elettronica 2020

Nonostante il rinvio della data di inizio originale per l’obbligo di fatturazione elettronica obbligatorio a livello nazionale, che doveva entrare in vigore per la prima volta nel luglio 2020, il governo vietnamita ha rapidamente stabilito una nuova scadenza.

Più tardi nello stesso anno, nell’ottobre 2020, la nuova tempistica è stata comunicata con il decreto 123, ritardando il mandato di fatturazione elettronica fino al 1° luglio 2022. Questa nuova scadenza è anche in linea con le date di attuazione delle norme relative al sistema di fatturazione elettronica previste dalla legge sull’amministrazione fiscale.

Piano di preparazione regionale in corso

Il Dipartimento generale delle imposte (GTD) del Vietnam ha annunciato il suo piano di lavorare prima con le amministrazioni fiscali locali di sei province e città: Ho Chi Minh City Hanoi, Binh Dinh, Quang Ninh, Hai Phong e Phu Tho per iniziare a implementare soluzioni tecniche per i nuovi requisiti di fatturazione elettronica e la costruzione di un sistema informatico che consente la connessione, la trasmissione dei dati, la ricezione e l’archiviazione dei dati. Secondo il piano d’azione della GTD, entro marzo 2022, queste sei città e province dovrebbero essere pronte per l’attivazione del sistema di fatturazione elettronica.

Il GTD ha annunciato che, a partire da aprile 2022, il nuovo sistema di fatturazione elettronica continuerà ad essere implementato nelle restanti province e città.

Infine, nell’ambito di questo piano di attuazione locale, entro luglio 2022, tutte le città e le province del Vietnam devono implementare il sistema di fatturazione elettronica basato sulle norme stabilite nel decreto 123 e nella circolare che fornisce indicazioni e chiarimenti su alcuni aspetti del nuovo sistema di fatturazione elettronica.

Prossimi passi per le aziende

I soggetti passivi che operano in Vietnam saranno tenuti a emettere fatture elettroniche per le loro transazioni a partire dal 1° luglio 2022 e devono essere pronti a rispettare il nuovo quadro giuridico. Le imprese, le organizzazioni economiche, le altre organizzazioni, le famiglie e gli individui devono registrarsi presso l’amministrazione fiscale locale per iniziare a utilizzare le fatture elettroniche secondo le norme stabilite nel citato decreto 123.

Il Vietnam sta finalmente procedendo all’adozione della fatturazione elettronica obbligatoria. Tuttavia, c’è molto lavoro relativo alla documentazione tecnica necessaria e all’implementazione locale del nuovo sistema di fatturazione elettronica. Continueremo a monitorare gli ultimi sviluppi per determinare se la GTD è in grado di soddisfare tutti i requisiti in tempo utile per l’introduzione obbligatoria della fatturazione elettronica.

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Gli uffici fiscali di Shanghai, della provincia del Guangdong e della regione autonoma della Mongolia Interna hanno tutti pubblicato annunci in cui affermano che intendono realizzare un nuovo programma pilota per contribuenti selezionati con sede in alcune aree delle province. Il programma pilota prevede l’adozione di un nuovo tipo di fattura elettronica, nota come fattura elettronica completamente digitalizzata.

Introduzione di un nuovo tipo di fattura elettronica

Molte regioni della Cina fanno attualmente parte di un programma pilota che consente ai contribuenti appena registrati che operano in Cina di emettere volontariamente fatture elettroniche speciali IVA per richiedere l’IVA a monte, principalmente per scopi B2B.

La nuova fattura elettronica completamente digitalizzata è una versione semplificata e aggiornata delle fatture elettroniche correnti in Cina. L’emissione e le caratteristiche della fattura completamente digitalizzata sono diverse dalle altre fatture elettroniche precedentemente utilizzate nel paese.

Caratteristiche della fattura elettronica completamente digitalizzata

Verifica di fatture elettroniche completamente digitalizzate

Basandosi sulla piattaforma nazionale unificata di servizi di fatturazione elettronica, le autorità fiscali forniranno a contribuenti selezionati per questo programma pilota servizi come l’emissione, la consegna e l’ispezione di fatture elettroniche completamente digitalizzate 24 ore al giorno. I contribuenti saranno in grado di verificare le informazioni di tutte le fatture elettroniche attraverso la piattaforma di servizi di fatturazione elettronica o la piattaforma nazionale di ispezione delle fatture IVA (https://inv-veri.chinatax.gov.cn).

Quali sono le prospettive per la fatturazione elettronica in Cina?

Questo nuovo programma pilota è stato efficace a Shanghai, Guangzhou, Foshan, Guangdong-Macao Intensive Cooperation Zone e Hohhot dal 1 dicembre 2021. Nonostante la mancanza di una tempistica ufficiale per l’attuazione, si prevede che l’ambito di questo programma pilota sarà esteso nel 2022 per coprire nuovi contribuenti e regioni in Cina, aprendo la strada all’adozione a livello nazionale della fattura elettronica completamente digitalizzata.

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Arabia Saudita - Fatturazione elettronica

Nel Golfo, l’Arabia Saudita svolge un ruolo di apripista nell’ambito dei controlli continui sulle transazioni

La fatturazione elettronica in Arabia Saudita a partire dal dicembre 2021

L’Arabia Saudita introdurrà un regime di fatturazione elettronica scaglionato in fasi a partire dal dicembre del 2021. Il Paese, che ha introdotto l’IVA solamente dal 1° gennaio 2018, sta assumendo un ruolo guida nella digitalizzazione degli adempimenti fiscali nell’area del Golfo.

Le regole finali emanate dall’autorità fiscale saudita, la Zakat, Tax and Customs Authority (ZATCA), confermano la data di avvio della seconda fase, che partirà il 1° gennaio 2023.

In aggiunta agli altri requisiti, la fase due introduce l’integrazione con una piattaforma ZATCA digitale per il controllo continuo delle transazioni (CTC), che richiede ai soggetti passivi di sottoporre ad approvazione preventiva le fatture prima di trasmetterle agli acquirenti.

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L'obbligo fiscale in breve

Fase 1 — Generazione obbligatoria delle fatture elettroniche con verifiche post-emissione: inizio previsto per il 4 dicembre 2021

  • Si applica a tutti i soggetti passivi residenti in Arabia Saudita.
  • Impone ai contribuenti di emettere, modificare e archiviare le fatture e le note elettroniche (note di credito e di debito) per le transazioni B2B, B2C e B2G, comprese le esportazioni.
  • Le aziende sono tenute a emettere le fatture elettroniche e le note ad esse associate in un formato elettronico strutturato.
  • Le fatture elettroniche e le note devono contenere tutte le informazioni necessarie.
  • È consentito qualsiasi formato elettronico strutturato.
  • Le fatture B2C devono includere un codice QR.
  • Tutte le fatture devono riportare una marca temporale.
  • L’integrità delle fatture elettroniche è un requisito chiaramente esplicitato.
  • I requisiti di archiviazione sono i medesimi delle fasi 1 e 2 (le fatture devono essere archiviate in un sistema/server ubicato fisicamente nel territorio dell’Arabia Saudita. Al soddisfacimento di alcuni requisiti addizionali, i contribuenti dotati di una succursale in Arabia Saudita possono ubicare i propri sistemi informatici centrali al di fuori dei confini nazionali).
  • I fornitori devono archiviare le fatture elettroniche in un formato strutturato, indipendentemente dal modo in cui sono state scambiate con gli acquirenti.
  • Determinate funzionalità sono vietate per le soluzioni di fatturazione elettronica.

Fase 2 – regime CTC: inizia il 1° gennaio 2023 e impone ai soggetti passivi di trasmettere le fatture e le note elettroniche all’autorità fiscale, la ZATCA, per la verifica preliminare.

  • È previsto un approccio graduale per le diverse categorie di contribuenti.
  • Le fatture B2B opereranno in regime di clearance, mentre quelle B2C dovranno essere segnalate alla piattaforma ZATCA entro 24 ore dall’emissione.
  • Tutte le fatture elettroniche devono essere emesse nel formato XML obbligatorio.
  • Le fatture fiscali possono essere inviate agli acquirenti in formato XML o PDF/A-3 (con XML integrato). Le fatture B2C devono essere presentate in formato cartaceo. Tuttavia, se presente un accordo tra le parti, le fatture B2C possono essere condivise elettronicamente o in qualsiasi altro modo in cui l’acquirente possa leggerle.
  • Una soluzione per la fatturazione elettronica conforme deve avere le seguenti caratteristiche:
    • Generazione di un UUID (Universally Unique Identifier) oltre al numero sequenziale della fattura.
    • Contatore fatture antimanomissione.
    • Alcune capacità di salvataggio e archiviazione delle fatture e delle note elettroniche.
    • Generazione di un timbro crittografico per le fatture B2C, di un hash e di un codice QR per ciascuna fattura e ciascuna nota elettronica.

Date importanti

Fase 1: 4 dicembre 2021 – tutti i soggetti passivi residenti nel Regno devono emettere, modificare e archiviare le fatture e le note elettroniche (documenti di credito e debito).

Fase 2: 1 gennaio 2023 – ulteriori requisiti per i soggetti passivi in merito alla trasmissione delle fatture e delle note elettroniche alla ZATCA. Questa sarà una fase di adozione scaglionata, in quanto in primis riguarderà le aziende di grandi dimensioni e poi, gradatamente, si estenderà a un numero maggiore di realtà. Le aziende possono aspettarsi un preavviso di sei mesi prima della data ultima di scadenza.

Come Sovos può aiutare

Hai bisogno di aiuto per sapere se la tua azienda è conforme all’IVA in Arabia Saudita? Sovos funge da punto di riferimento per la gestione degli adempimenti in materia di fatturazione elettronica, in Arabia Saudita e in tutto il mondo. Sovos unisce competenze fortemente localizzate con un’esperienza cliente fluida di valore mondiale.

Il modello di fatturazione elettronica con controllo continuativo delle transazioni adottato dall'India si applica sia alle transazioni nazionali che a quelle transfrontaliere

La fatturazione elettronica in India

Nell’ambito della nuova cornice normativa dell’imposta sui beni e i servizi (GST, Goods and Services Tax), il sistema di fatturazione elettronica indiano rientra nella categoria dei controlli continuativi delle transazioni (CTC, Continuous Transaction Controls). L’obbligo di segnalazione dei dati di fatturazione nel portale governativo è un passaggio obbligatorio prima dell’emissione della fattura.

La validità legale della fattura, infatti, è subordinata alla firma digitale apposta dal Portale di registrazione delle fatture (IRP, Invoice Registration Portal) e all’attribuzione di un numero di registrazione (IRN, Invoice Registration Number). Se l’IRN non è incluso nella fattura, la stessa non ha validità legale.

L’ambito di applicazione riguarda sia le transazioni interne che quelle transfrontaliere. Il processo IRP è stato reso obbligatorio per le transazioni B2B, B2G e per quelle concernenti le esportazioni. I contribuenti interessati dall’ambito di applicazione obbligatorio sono tenuti a emettere fattura (oltre che qualsiasi documento che richieda un IRN, come gli eWaybill associati) secondo il nuovo sistema, qualora le loro transazioni siano di tipo B2B, B2G o riguardino esportazioni. Le autorità indiane hanno apportato numerose modifiche alla normativa iniziale ed è inevitabile che nel futuro avvengano ulteriori ritocchi.

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L'obbligo fiscale in breve

  • I dati delle fatture devono essere trasmessi al portale di registrazione (IRP) in formato JSON.
  • Il numero di riferimento (IRN) emesso dall’IRP è un requisito indispensabile per la validità delle fatture.
  • Tra l’acquirente e il fornitore le fatture possono essere scambiate in formato JSON o PDF, oltre che in formato cartaceo.
  • Il periodo di archiviazione obbligatorio è di otto anni.

Date di entrata in vigore del mandato

  • 1° gennaio 2020: adesione volontaria per le imprese con un giro d’affari pari o superiore a 5 miliardi di rupie.

  • 1° febbraio 2020: adesione volontaria per le imprese con un giro d’affari pari o superiore a 1 miliardo di rupie.

  • 1° ottobre 2020: inizio del periodo obbligatorio per le imprese con un giro d’affari pari o superiore a 5 miliardi di rupie (sei mesi più tardi di quando inizialmente previsto). Durante i primi 30 giorni è stato previsto un “periodo di grazia” in cui le fatture potevano essere segnalate anche dopo l’emissione.

  • 1° gennaio 2021: inizio del periodo obbligatorio per le imprese con un giro d’affari pari o superiore a 1 miliardo di rupie.

  • 1° aprile 2021: la soglia per la fatturazione elettronica obbligatoria viene abbassata fino a comprendere i contribuenti con un giro d’affari compreso tra 1 miliardo e 500 milioni di rupie.

  • 1° aprile 2022: la soglia è diminuita da 500 milioni a 200 milioni di rupie. I contribuenti che la superano saranno tenuti ad adottare la fatturazione elettronica.
  • 1° ottobre 2022: soglia abbassata ai contribuenti con una soglia annuale di 10 crore.

  • 1° agosto 2023: Soglia abbassata ai contribuenti con una soglia annuale di Rs. 5 Crore.

Sanzioni

Qualora una fattura non sia registrata nell’IRP, sarà considerata come non emessa e sarà comminata una sanzione minima di 10.000 rupie per ogni violazione. Le sanzioni, ai sensi delle diverse sezioni dell’imposta sui beni e i servizi (GST), vengono addebitate con i dovuti interessi legali.

Sovos aiuta le aziende a rimanere conformi alla nuova fatturazione elettronica in India

Al mese di febbraio 2021, le specifiche iniziali pubblicate dalle autorità fiscali indiane nel dicembre 2019 sono state modificate tre volte, pertanto è legittimo pensare che modifiche future siano inevitabili.

I nostri esperti monitorano, interpretano e codificano costantemente queste modifiche nel nostro software, alleggerendo gli oneri legati agli adempimenti che gravano sugli addetti IT e sul team che si occupa della fiscalità.

Scopri come Sovos è in grado di aiutarti ad adempiere senza problemi agli obblighi di fatturazione elettronica in vigore in India.

Per le imprese che operano in Turchia, il 2019 è stato un anno estremamente significativo sotto il profilo dei cambiamenti della normativa fiscale, in particolar modo in ragione della riforma sulla fatturazione elettronica. Da quando è stato introdotto per la prima volta nel 2012, l’obbligo della fatturazione elettronica è cresciuto e le imprese si vedono obbligate ad adattarsi per adempiere ai requisiti per il 2020 e oltre.

Secondo il “General Communique on the Tax Procedure Law” (Comunicato generale sulla legge sulla procedura fiscale), il numero di contribuenti che devono conformarsi all’obbligo di fatturazione elettronica è aumentato. Il Comunicato generale, pubblicato in data 19 ottobre 2019, tratta di altri documenti elettronici, quali l’e-arşiv, l’e-DDT, la certificazione elettronica dei redditi da lavoro autonomo, le ricevute elettroniche, le note spese elettroniche, le polizze assicurative e le ricevute bancarie elettroniche, il documento elettronico del cambio valuta, ecc.

Ambito di applicazione della fatturazione elettronica

A partire dal 1° luglio 2020 i contribuenti con un fatturato lordo pari ad almeno 5 milioni di lire turche negli esercizi fiscali 2018 e 2019 devono obbligatoriamente passare al sistema di fatturazione elettronica. I contribuenti che invece soddisferanno questi requisiti nel 2020 o in un momento successivo saranno tenuti a effettuare il passaggio all’inizio del settimo mese dell’annualità contabile successiva.

La fatturazione elettronica obbligatoria non si basa solo sulla soglia di fatturato

L’autorità fiscale turca ha fissato alcuni parametri settoriali per le imprese che operano in Turchia. Le società autorizzate dall’autorità di regolamentazione del mercato energetico turco, i grossisti o i commercianti di frutta o verdura, i fornitori di servizi online che agevolano il commercio online, gli importatori e i rivenditori sono alcuni dei contribuenti che devono passare alle fatture elettroniche, indipendentemente dal loro fatturato.

Ambito di applicazione della fattura e-arşiv

La e-arşiv fatura viene utilizzata non solo per documentare le transazioni B2C, ma anche nel caso in cui il destinatario della fattura non sia registrato con il TRA per la fatturazione elettronica. Simile alla fattura elettronica, l’e-arşiv, è diventata obbligatoria per i fornitori di servizi di intermediazione, gli inserzionisti online e gli inserzionisti online intermediari che sono passati al nuovo sistema dal 1° gennaio 2020.

D’ora in poi, i contribuenti che non rientrano nell’ambito di applicazione della fattura elettronica e dell’e-arşiv, saranno ancora tenuti a emettere fatture elettroniche sul portale dell’agenzia delle entrate turca (TRA) se l’importo totale delle fatture emesse verso la medesima persona o impresa nel corso del medesimo giorno, tasse incluse, superi le 5.000 lire turche per le transazioni B2B e le 30.000 lire turche per quelle B2C.

La Turchia continua ad affrontare il problema dell’evasione IVA assumendo un maggiore controllo a livello di rendicontazione e richiedendo informazioni fiscali più dettagliate.  Per questo motivo le imprese che operano in Turchia necessitano di strategie di fatturazione elettroniche ben pianificate per soddisfare le crescenti richieste in tema di trasformazione digitale fiscale.

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Sovos ha maturato oltre un decennio di esperienza nel tenere aggiornati i propri clienti circa le prescrizioni in tema di fatturazione elettronica in vigore in tutto il mondo.

A circa due settimane dall’entrata in vigore della prima fase obbligatoria della riforma sulla fatturazione elettronica, il GST Council dell’India ha preso la decisione di frenare e di bloccarne l’attuazione, o perlomeno di sospenderla temporaneamente per un periodo di sei mesi, fino al 1° ottobre 2020.

A seguito di una lunga lista di rilievi, lamentati sia dal settore privato verso il GST Council che da quest’ultimo verso Infosys, il fornitore di infrastrutture IT che gestisce la rete GST, il consiglio ha deciso di riconsiderare la data inaugurale del 1° aprile nel corso di un incontro tenutosi in data odierna, sabato 14 marzo.

Il GST Council ha preso una serie di importanti decisioni, tra cui:

Le decisioni prese durante la 39ma riunione del GST Council comporteranno che il quadro normativo (notifiche) pubblicato agli inizi di dicembre sia emendato oppure sostituito nella sua interezza per riflettere il nuovo stato delle cose. Tuttavia, considerando l’attuale volatilità economica causata dalla pandemia in corso, non è irragionevole attendersi ulteriori rinvii dell’attuazione di questa riforma. Solo quando i mercati globali e le piattaforme tecniche sottostanti alla riforma sul controllo GST sembreranno essersi stabilizzati, si potrà considerare la timeline dell’implementazione di ottobre come definitiva.

 

L’agenzia delle entrate turca (Turkish Revenue Administration, TRA) ha finalmente pubblicato il lungamente atteso manuale applicativo del Documento di Trasporto Elettronico. Il manuale chiarisce come funzionerà il processo di consegna elettronica e risponde ai quesiti che ricorrono con maggiore frequenza. Il testo affronta inoltre l’applicazione, l’ambito e la struttura del processo, delinea gli scenari di maggiore rilevanza e fornisce chiarimenti alle aziende che manifestano perplessità riguardo l’adozione dei documenti di accompagnamento elettronici.

Come si applica il documento di trasporto elettronico?

Il documento di trasporto elettronico è la versione sostitutiva della “bolla di consegna” che viene comunemente emessa in forma cartacea e consentirà alle autorità di monitorare regolarmente in un ambiente elettronico i movimenti delle merci consegnate.

Il documento di accompagnamento elettronico ha il medesimo valore legale di quello cartaceo, ma a differenza di quest’ultimo viene emesso, inoltrato, conservato e inviato in formato digitale.

Quali sono le categorie interessate dalla normativa sulla bolla di consegna elettronica?

Secondo la circolare pubblicata dall’Agenzia delle Entrate turca alla fine di febbraio, i contribuenti che rientrano nel campo di applicazione della bolla di consegna elettronica sono:

I contribuenti impegnati nel commercio di frutta e verdura in qualità di intermediari o commercianti hanno completato la transizione il 20 gennaio 2020. Gli altri contribuenti dovranno adeguarsi alla prescrizione normativa entro il 1° luglio 2020.

I contribuenti considerati a rischio di inadempienza fiscale o scarsamente adempienti dall’Agenzia delle Entrate sono tenuti a completare il passaggio al regime di consegna elettronica entro tre mesi dalla notifica.

Altri argomenti inclusi nel manuale applicativo della bolla di consegna elettronica

Oltre alla spiegazione dei concetti basilari, il manuale precisa le fattispecie di applicazione precedentemente indicate, chiarendo aree di confusione espresse dai contribuenti.

Gli scenari principali sono:

Altri argomenti trattati comprendono:

Le informazioni dettagliate sono disponibili in lingua turca sul sito Web della TRA sui documenti elettronici.

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Per coloro che stanno seguendo l’evoluzione della riforma dei controlli fiscali in India, il 2019 è stato un anno ricco di avvenimenti legati alla fatturazione elettronica. A partire dalla scorsa primavera, un gruppo di enti governativi e della pubblica amministrazione si è riunito regolarmente con l’obiettivo di proporre una nuova modalità di verifica della conformità GST tramite l’introduzione della fatturazione elettronica obbligatoria. Dato il grande impatto che una simile riforma comporterebbe per l’economia indiana e globale, queste discussioni, spesso a porte chiuse, hanno dato adito a un gran numero di voci che talvolta hanno fatto circolare notizie false sul mercato.

Farsi strada nell’assenza di informazioni

Finora, non sono state pubblicate molte informazioni formali o definitive. In seguito alla consultazione pubblica che si è tenuta all’inizio di questo autunno, è stato pubblicato un whitepaper di alto profilo in cui viene descritto il processo di fatturazione elettronica previsto; tuttavia, da allora non è più stato divulgato nulla di formale o definitivo. Una nota stampa rilasciata dalle autorità competenti riporta che il calendario previsto per l’adozione della misura dovrebbe essere il seguente:

1° gennaio 2020: adesione volontaria per le imprese con un fatturato uguale o superiore a 5 miliardi di rupie;

1° febbraio 2020: adesione volontaria per le imprese con un fatturato uguale o superiore a 1 miliardo di rupie;

1° aprile 2020: adozione obbligatoria per entrambe le categorie sopracitate e adozione volontaria per le imprese con un fatturato inferiore a 1 miliardo di rupie.

Nonostante la nota chiarificatrice sia stata accolta favorevolmente, il calendario delineato non è ancora quello definitivo, pertanto i contribuenti dispongono ancora di poche informazioni su come soddisfare i requisiti previsti dalla riforma dei controlli fiscali e di nessuna indicazione definitiva su quando dovranno risultare conformi. Tuttavia, questa situazione è attualmente in fase di risoluzione e stiamo assistendo alla prima stesura di una legge.

La comparsa del primo quadro normativo

Il 13 dicembre 2019 è stata rilasciata una serie di note (N. 67-72/2019) che introducono gli emendamenti all’attuale quadro legislativo GST e che attualmente è in attesa di pubblicazione sulla gazzetta ufficiale indiana. In breve, queste note:

Queste note pubblicate il 13 dicembre saranno il primo di tanti documenti necessari per chiarire in maniera formale i dettagli della futura riforma sulla fatturazione elettronica. Inoltre, cosa ancor più importante, servono a indicare chiaramente che le autorità indiane hanno quasi terminato quella che è stata una fase di progettazione analitica e consultiva e che si sta invece prospettando un periodo di preparazione alla prima implementazione.

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Ulteriori informazioni sulle soluzioni per la fatturazione elettronica di Sovos.

A seguito della recente consultazione pubblica in merito alla possibile introduzione di un regime di fatturazione elettronica in India, il Comitato per la GST ha ora pubblicato un white paper sulla struttura del nuovo quadro e fornito risposte a una serie di domande in sospeso.

A partire dal 1 gennaio 2020, i contribuenti in India potranno iniziare a utilizzare il nuovo quadro per la fatturazione elettronica, che si basa sulla connettività al sistema GST per la comunicazione di tutti i dati delle fatture B2B.  Inizialmente, l’uso del nuovo sistema sarà volontario per le imprese.  Diventerà obbligatorio solo in un secondo momento, in data che deve ancora essere comunicata dalle autorità competenti.

Il nuovo sistema di fatturazione elettronica, considerato sia una riforma fiscale sia una riforma delle imprese, ha due obiettivi chiave:

Con il nuovo sistema di fatturazione elettronica, i contribuenti saranno tenuti a creare la fattura elettronica nel formato strutturato JSON e a trasmetterla al portale di registrazione delle fatture (IRP). L’IRP verificherà quindi la fattura elettronica in base ai requisiti dello schema, per determinare se un file duplicato è già registrato sul sistema GST.

Al termine del controllo, l’IRP apporrà la propria firma digitale alla fattura elettronica, le assegnerà un numero di registrazione univoco (IRN) e creerà un codice QR corrispondente, prima di inviare la fattura al sistema GST. Il codice QR consentirà a venditore e acquirente di autenticare la fattura elettronica e di verificarne la corretta autenticazione nel sistema GST. Per visualizzare tutti i dati della fattura elettronica e i dettagli online è necessario essere connessi al portale. La firma digitale del contribuente non è obbligatoria, ma può essere applicata prima dell’invio all’IRP.

L’IRN può anche essere generato dal venditore secondo i parametri richiesti e, se soddisfa i criteri predefiniti, verrà convalidato dall’IRP e trasmesso al sistema GST.

Dopo l’approvazione dell’IRP, la fattura elettronica viene trasmessa al venditore e all’acquirente via e-mail.

I contribuenti possono utilizzare diversi metodi per connettersi all’IRP, inclusi Web, API, SMS, app mobili, strumenti offline o basati su GSP.

L’IRP mantiene le fatture elettroniche solo per 24 ore poiché la sua funzione principale è quella di confermare e assegnare l’IRN. Le fatture inviate al sistema GST verranno archiviate dal sistema per l’intero anno fiscale e i contribuenti dovranno conservare l’IRN di ciascuna fattura per garantire la conformità.

Il nuovo sistema semplifica la stesura delle dichiarazioni fiscali relative a beni e servizi (GST), popolando automaticamente le dichiarazioni con i dati delle fatture elettroniche. Il sistema GST aggiornerà così l’ANX-1 del venditore (registri delle vendite) e l’ANX-2 dell’acquirente (registro degli acquisti).

I dati della fattura elettronica verranno poi utilizzati come base per popolare la bolla di accompagnamento in uso (generazione automatica della parte A), a cui sarà necessario aggiungere solo il numero di immatricolazione del veicolo nella parte B del documento.

Sebbene il white paper sia stata un’utile guida per le imprese prima dell’introduzione del nuovo quadro di fatturazione elettronica, ci sono ancora alcune aree poco chiare che andranno affrontate nei prossimi mesi, tra cui la tempistica per l’invio della documentazione.

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