Infografica: Francia: fatturazione elettronica B2B obbligatoria a partire dal 2024

A fronte di un divario del gettito fiscale IVA di quasi 13 miliardi di euro, la Francia introdurrà, a partire dal 2024, un regime di fatturazione elettronica obbligatoria per le transazioni business-to-business (B2B), nonché l’obbligo di rendicontazione elettronica di altri tipi di dati. Gli adempimenti relativi al nuovo regime, applicabile a tutte le imprese con sede in Francia o, ai fini della rendicontazione elettronica, con registrazione IVA in Francia, comporteranno formalità complesse. Le imprese dovranno inoltre pianificare accuratamente le operazioni necessarie ad assicurare la conformità.

Secondo la Camera di Commercio internazionale (ICC), le aziende avranno bisogno di almeno 12-18 mesi per prepararsi ai nuovi regimi basati sul controllo continuo delle transazioni (continuous transaction control, CTC), quindi è estremamente importante cominciare a prepararsi al cambiamento fin da oggi.

Questa infografica offre risposte ai tuoi quesiti più urgenti in merito al nuovo regime, tra cui:

  • Che cosa deve fare la tua azienda per essere conforme al nuovo regime
  • Entro quando l’azienda dovrà risultare conforme
  • Altre informazioni chiave sui requisiti del nuovo regime
  • In che modo Sovos può aiutare la tua azienda

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Obiettivi del nuovo regime

Il nuovo regime intende aumentare l’efficienza, ridurre i costi e combattere le frodi, tramite l’accesso a una mole maggiore di dati di transazione. Tutte le fatture B2B dovranno essere inviate tramite una piattaforma centrale. Questo avverrà direttamente o attraverso fornitori di servizio registrati e connessi alla piattaforma.

Il nuovo regime darà alle autorità fiscali francesi accesso a tutti i dati IVA relativi a transazioni B2C e B2B, pertanto aggiornare i sistemi e le procedure utilizzati dalla tua azienda è fondamentale al fine di evitare sanzioni e ammende.

La Francia è l’ultimo di una serie di paesi ad avere adottato i controlli CTC, in un periodo in cui le autorità fiscali di tutto il mondo cercano di acquisire ulteriori informazioni e colmare il divario esistente nel gettito dell’IVA. L’entrata in vigore dei requisiti proposti avverrà dal 2024 al 2026.

Date dell’implementazione del regime di fatturazione e rendicontazione elettronica per la Francia

Luglio 2024:Tutte le imprese, indipendentemente dalle loro dimensioni, devono accettare di ricevere fatture elettroniche ai sensi della nuova normativa. Le 300 imprese più importanti saranno soggette all’emissione di fatture elettroniche B2B e al regime più ampio di rendicontazione elettronica. Il regime di fatturazione elettronica non si applica alle fatture B2C né alle fatture transfrontaliere. Tuttavia, esiste l’obbligo di riferire tali transazioni per garantire completa visibilità all’amministrazione fiscale.

Gennaio 2025:Gli obblighi verranno estesi a un’ulteriore platea di 8.000 imprese di medie dimensioni.

Gennaio 2026:Tutte le rimanenti medie e piccole imprese saranno soggette al nuovo regime.

In che modo Sovos può aiutare la tua azienda

Poiché sembra confermato che la Francia sarà il prossimo paese europeo a introdurre i CTC nel suo regime B2B di fatturazione e rendicontazione elettronica nel 2024, è essenziale che le aziende mettano in atto adeguati preparativi per comprendere e implementare i loro nuovi obblighi in materia di IVA.

Sovos svolge la funzione di vero e proprio “sportello unico” per la gestione della conformità a tutti gli obblighi imposti dal regime di fatturazione elettronica in Francia e nel resto del mondo. Sovos fonde come nessun altro una conoscenza eccellente della realtà locale a un’esperienza cliente globale e fluida.

La nostra soluzione end-to-end garantisce la conformità al regime di fatturazione e rendicontazione elettronica non solo in Francia, ma anche in più di 60 altri paesi.

Sovos è una realtà appositamente creata per la moderna gestione degli obblighi fiscali: un paesaggio normativo complesso e in evoluzione in cui le autorità fiscali di tutto il mondo richiedono una visibilità e una capacità di esaminare le procedure aziendali sempre maggiori, in molti casi fino al livello delle singole transazioni.

Le autorità del mondo hanno fatto proprio un approccio basato sulla digitalizzazione dei dati relativi alle imposte per rendere più rapidi gli introiti fiscali e ridurre i casi di frode, colmando al tempo stesso i divari esistenti nel gettito tributario. Questo processo è il catalizzatore che convincerà le imprese a integrare nel proprio nucleo di soluzioni digitali finanziarie un software completo, connesso e continuo per la conformità ai regimi fiscali.

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Arabia Saudita - Fatturazione elettronica

Nel Golfo, l’Arabia Saudita svolge un ruolo di apripista nell’ambito dei controlli continui sulle transazioni

La fatturazione elettronica in Arabia Saudita a partire dal dicembre 2021

L’Arabia Saudita introdurrà un regime di fatturazione elettronica scaglionato in fasi a partire dal dicembre del 2021. Il Paese, che ha introdotto l’IVA solamente dal 1° gennaio 2018, sta assumendo un ruolo guida nella digitalizzazione degli adempimenti fiscali nell’area del Golfo.

Le regole finali emanate dall’autorità fiscale saudita, la Zakat, Tax and Customs Authority (ZATCA), confermano la data di avvio della seconda fase, che partirà il 1° gennaio 2023.

In aggiunta agli altri requisiti, la fase due introduce l’integrazione con una piattaforma ZATCA digitale per il controllo continuo delle transazioni (CTC), che richiede ai soggetti passivi di sottoporre ad approvazione preventiva le fatture prima di trasmetterle agli acquirenti.

Ottieni le informazioni di cui hai bisogno

L'obbligo fiscale in breve

Fase 1 — Generazione obbligatoria delle fatture elettroniche con verifiche post-emissione: inizio previsto per il 4 dicembre 2021

  • Si applica a tutti i soggetti passivi residenti in Arabia Saudita.
  • Impone ai contribuenti di emettere, modificare e archiviare le fatture e le note elettroniche (note di credito e di debito) per le transazioni B2B, B2C e B2G, comprese le esportazioni.
  • Le aziende sono tenute a emettere le fatture elettroniche e le note ad esse associate in un formato elettronico strutturato.
  • Le fatture elettroniche e le note devono contenere tutte le informazioni necessarie.
  • È consentito qualsiasi formato elettronico strutturato.
  • Le fatture B2C devono includere un codice QR.
  • Tutte le fatture devono riportare una marca temporale.
  • L’integrità delle fatture elettroniche è un requisito chiaramente esplicitato.
  • I requisiti di archiviazione sono i medesimi delle fasi 1 e 2 (le fatture devono essere archiviate in un sistema/server ubicato fisicamente nel territorio dell’Arabia Saudita. Al soddisfacimento di alcuni requisiti addizionali, i contribuenti dotati di una succursale in Arabia Saudita possono ubicare i propri sistemi informatici centrali al di fuori dei confini nazionali).
  • I fornitori devono archiviare le fatture elettroniche in un formato strutturato, indipendentemente dal modo in cui sono state scambiate con gli acquirenti.
  • Determinate funzionalità sono vietate per le soluzioni di fatturazione elettronica.

Fase 2 – regime CTC: inizia il 1° gennaio 2023 e impone ai soggetti passivi di trasmettere le fatture e le note elettroniche all’autorità fiscale, la ZATCA, per la verifica preliminare.

  • È previsto un approccio graduale per le diverse categorie di contribuenti.
  • Le fatture B2B opereranno in regime di clearance, mentre quelle B2C dovranno essere segnalate alla piattaforma ZATCA entro 24 ore dall’emissione.
  • Tutte le fatture elettroniche devono essere emesse nel formato XML obbligatorio.
  • Le fatture fiscali possono essere inviate agli acquirenti in formato XML o PDF/A-3 (con XML integrato). Le fatture B2C devono essere presentate in formato cartaceo. Tuttavia, se presente un accordo tra le parti, le fatture B2C possono essere condivise elettronicamente o in qualsiasi altro modo in cui l’acquirente possa leggerle.
  • Una soluzione per la fatturazione elettronica conforme deve avere le seguenti caratteristiche:
    • Generazione di un UUID (Universally Unique Identifier) oltre al numero sequenziale della fattura.
    • Contatore fatture antimanomissione.
    • Alcune capacità di salvataggio e archiviazione delle fatture e delle note elettroniche.
    • Generazione di un timbro crittografico per le fatture B2C, di un hash e di un codice QR per ciascuna fattura e ciascuna nota elettronica.

Date importanti

Fase 1: 4 dicembre 2021 – tutti i soggetti passivi residenti nel Regno devono emettere, modificare e archiviare le fatture e le note elettroniche (documenti di credito e debito).

Fase 2: 1 gennaio 2023 – ulteriori requisiti per i soggetti passivi in merito alla trasmissione delle fatture e delle note elettroniche alla ZATCA. Questa sarà una fase di adozione scaglionata, in quanto in primis riguarderà le aziende di grandi dimensioni e poi, gradatamente, si estenderà a un numero maggiore di realtà. Le aziende possono aspettarsi un preavviso di sei mesi prima della data ultima di scadenza.

Come Sovos può aiutare

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La Zakat, Tax and Customs Authority (ZATCA) ha annunciato le regole finalizzate per il sistema di fatturazione elettronica dell’Arabia Saudita all’inizio di quest’anno, annunciando i piani per due fasi principali per il nuovo sistema di fatturazione elettronica.

La prima fase del sistema di fatturazione elettronica dell’Arabia Saudita sarà attiva dal 4 dicembre 2021.

Con il mandato dietro l’angolo, abbiamo messo in evidenza le ultime notizie su una riforma che è ancora in evoluzione.

Le linee guida dettagliate

L’ultima documentazione comunicata sui requisiti è stata la guida dettagliata, pubblicata nell’agosto 2021. Le linee guida dettagliate hanno fornito chiarezza sui seguenti argomenti:

Panoramica della prontezza per la prima fase

I requisiti della prima fase non sono così complessi come i requisiti della seconda fase che saranno applicati dal 1° gennaio 2023.

Lo ZATCA è riuscito a fornire ai contribuenti le informazioni necessarie. La data di trasmissione è impostata per andare avanti come previsto e al momento non è previsto un ritardo.

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Nel 2019, il Portogallo ha approvato una mini riforma della fatturazione elettronica che ha consolidato il quadro del paese in materia di reporting SAF-T e software di fatturazione certificato.

Da allora, è successo molto: le società non residenti sono state introdotte nell’ambito dei requisiti di fatturazione elettronica, le scadenze sono state rinviate a causa di Covid e sono state pubblicate nuove normative. Questo blog riassume le modifiche più recenti e imminenti.

Codice QR

Introdotta nel 2019, l’attuazione de facto del requisito del codice QR è stata ritardata e ora dovrebbe essere pienamente attuata dai contribuenti nel gennaio 2022. Un codice QR dovrebbe essere incluso in tutte le fatture. Le specifiche tecniche relative al contenuto e al posizionamento del codice nella fattura sono disponibili sul sito web dell’autorità fiscale.

ATCUD — ID univoci e codici di convalida

L’ATCUD è un numero identificativo univoco da includere nelle fatture e fa parte del contenuto del codice QR. L’ATCUD è un numero con il seguente formato «ATCUD:Validation Code-Sequential number».

Per ottenere la prima parte dell’ATCUD – il cosiddetto «codice di convalida» -, i contribuenti devono comunicare la serie di documenti all’autorità fiscale insieme a informazioni quali tipo di documento, numero del primo documento della serie, ecc.

In cambio, l’autorità fiscale fornirà un codice di convalida. Il codice di convalida sarà valido per l’intera serie di documenti per almeno un anno fiscale. La seconda parte dell’ATCUD, il «numero sequenziale», è un numero sequenziale all’interno della serie di documenti.

Questo mese, l’autorità fiscale portoghese ha pubblicato le specifiche tecniche per ottenere il codice di convalida, creando un nuovo servizio web. Per accedere a questo servizio web, è richiesto un certificato specifico ottenuto dall’autorità fiscale e può essere assegnato ai contribuenti o ai fornitori di servizi software.

Inoltre, l’autorità fiscale ha creato un elenco standard di classi e tipi di documenti, consentendo la comunicazione dei tipi di documento in un formato strutturato.

Un ATCUD sarà richiesto in tutte le fatture a partire dal gennaio 2022. Per essere pronti per la scadenza, i contribuenti devono ottenere i codici di convalida della serie nell’ultima metà del 2021 per applicare le fatture emesse all’inizio del 2022.

Obblighi per le società non residenti

Nell’aprile di quest’anno, il Portogallo ha chiarito che le società non residenti con una registrazione IVA portoghese dovrebbero rispettare le norme IVA nazionali. Ciò include l’uso di software di fatturazione certificato per la creazione di fatture, tra gli altri. Queste società devono inoltre garantire l’integrità e l’autenticità delle fatture elettroniche. In Portogallo si presume l’integrità e l’autenticità delle fatture con l’uso di una firma elettronica o di un sigillo qualificato o l’uso di EDI con misure di sicurezza contratte.

Di conseguenza, dal 1o luglio 2021, le società non stabilite ma registrate all’IVA devono adottare software di fatturazione certificato per conformarsi alla legge portoghese come previsto dal decreto legge 28/2019, decisione 404/2020-XXII, e Circolare 30234/2021.

Fatture elettroniche negli scenari B2G

Il mandato di fatturazione elettronica portoghese per le transazioni business-to-government include un requisito di formato associato a metodi di trasmissione specifici. In altre parole, le fatture alla pubblica amministrazione devono essere emesse elettronicamente nel formato CIUS-PT e trasmesse attraverso uno dei servizi web messi a disposizione dalla pubblica amministrazione.

Inizialmente, un lancio graduale è iniziato nel gennaio 2021, che obbliga le grandi aziende a emettere fatture elettroniche agli acquirenti pubblici. Nel mese di luglio, l’ambito soggettivo è stato ampliato fino a includere le piccole e medie imprese. L’ultimo passo è includere le microimprese entro gennaio 2022.

A causa della pandemia di Covid, il Portogallo ha stabilito un periodo di tolleranza che è stato rinnovato più volte, in base al quale le fatture PDF sarebbero state accettate dalla pubblica amministrazione. Attualmente, il periodo di tolleranza dura fino al 31 dicembre 2021, il che significa che, in pratica, tutti i fornitori della pubblica amministrazione, indipendentemente dalle loro dimensioni, dovrebbero rispettare le norme di fatturazione elettronica negli appalti pubblici entro il 1o gennaio 2022.

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Sono stati compiuti progressi nell’implementazione del sistema polacco CTC (controllo continuo delle transazioni), Krajowy System di e-Faktur. All’inizio di quest’anno, il Ministero delle Finanze ha pubblicato un progetto di atto, che è ancora in attesa di adozione da parte del parlamento per diventare legge. La bozza delle specifiche della fattura elettronica è stata rilasciata e c’è stata una consultazione pubblica sul sistema CTC.

A giugno, il Ministero delle Finanze ha annunciato di aver esaminato tutte le osservazioni presentate dal pubblico e dai ministri polacchi sul sistema CTC e ha deciso di intraprendere le seguenti azioni:

Nell’annuncio, il ministro ha delineato i vantaggi derivanti dall’adozione del sistema CTC per i contribuenti. Questi includono: rimborsi IVA più rapidi; sicurezza della fattura memorizzata nel database dell’autorità fiscale fino alla fine del periodo di conservazione obbligatorio; certezza circa la consegna della fattura al destinatario attraverso la piattaforma CTC e quindi pagamenti delle fatture più rapidi; automazione dell’elaborazione e dello scambio delle fatture grazie all’adozione di un formato di fattura elettronica standardizzato.

Inoltre, a seguito delle nuove regole di fatturazione elettronica, le prossime modifiche nel pacchetto SLIM VAT 2 determineranno ulteriori misure di sgravio, ad esempio per quanto riguarda la gestione di duplicati e fatture correttive.

Le autorità polacche stanno compiendo buoni progressi nell’attuazione del sistema Krajowy e-Faktur. È positivo constatare che la consultazione pubblica si è dimostrata utile nella definizione dei passi successivi e che l’intento delle autorità di trasparenza e documentazione tempestiva continuerà auspicabilmente durante l’intero roll-out del CTC.

Vuoi saperne di più

Per saperne di più su cosa riteniamo che il futuro regga, scarica Trends: Towards Continuous Transaction Controls.

Lo spostamento di merci da un luogo all’altro è una parte essenziale del business. I produttori, i grossisti, i trasportatori, i rivenditori e i consumatori devono tutti coordinare attentamente la spedizione e la movimentazione di materie prime, parti, attrezzature, prodotti finiti e altri prodotti per mantenere il flusso delle attività commerciali. Questa armonia della catena di fornitura è ciò che rende possibili la produzione e il commercio nella società.

In Canada, negli Stati Uniti e nella maggior parte dei paesi europei, le amministrazioni fiscali non intervengono molto in questi processi commerciali. Fino a poco tempo fa, si potrebbe dire lo stesso della maggior parte dei paesi dell’America Latina. Ma, con l’aumento e l’espansione dei mandati di fatturazione elettronica nella regione, questo sta cambiando rapidamente.

La maggior parte dei governi con mandati di fatturazione elettronica matura ora riconosce che questi meccanismi e piattaforme governative possono essere utilizzati come veicoli per capire dove, cosa, come e quando le merci vengono spostate. La tradizionale fattura elettronica non è più sufficiente e le autorità fiscali richiedono alle aziende di segnalare i movimenti di merci in tempo reale.

Anche le implicazioni sono gravi. È molto probabile che le merci spostate su strade pubbliche senza tali documenti vengano sequestrate dalle autorità e i proprietari e i trasportatori saranno soggetti a multe e altre sanzioni.

Brasile e Messico guidano la strada

Il paese con il sistema più sofisticato in atto è probabilmente il Brasile. L’MDF-e (o Manifesto Eletrônico de Documentos Fiscais) è un documento obbligatorio richiesto dall’amministrazione fiscale per verificare la circolazione delle merci in Brasile.

Questo documento puramente digitale combina le informazioni di una fattura elettronica (NF-e) e i documenti elettronici che le società di trasporto rilasciano ai loro clienti (CT-e). Questo sistema è diventato obbligatorio nel 2014 e da allora è stato ampliato e modernizzato con una vasta rete di sensori elettronici e transponder collocati sulle autostrade pubbliche del Brasile, intesi a garantire che ogni trasporto merci di camion abbia già i corrispondenti MDF-e, NF-e e CT-e. Nella maggior parte dei casi, le autorità non hanno bisogno di fermare i camion per verificare l’esistenza del documento.

Il Messico ha recentemente emesso una nuova risoluzione che impone ai contribuenti di consegnare merci, o semplicemente di ridistribuirle, di ottenere la corrispondente autorizzazione da parte dell’amministrazione fiscale (SAT). I prodotti consegnati su strada, ferrovia, aerea o via navigabile devono avere quello che è noto come CFDI con il Supplemento di Carta Porte.

CFDI è l’acronimo di una fattura elettronica in Messico. Tale supplemento di Carta Porte è un nuovo allegato alla fattura elettronica di trasferimento (Traslado) emessa dai proprietari che consegnano prodotti o al CFDI di reddito (Ingresos) emesso dalle società di trasporto. Carta Porte fornirà tutti i dettagli sulle merci trasportate, sul camion o su altri mezzi utilizzati, sull’orario di consegna, sul percorso, sulla destinazione, sull’acquirente, sul trasportatore e altre informazioni. Questo nuovo mandato entrerà in vigore il 30 settembre 2021. Come avviene in Brasile, l’inosservanza di questo mandato comporterà pesanti sanzioni.

Trasporto elettronico altrove in LaTam

Il Cile ha anche un mandato che richiede che la consegna delle merci sia pre-autorizzata dall’amministrazione fiscale. Questi documenti fiscali autorizzati sono conosciuti localmente come Guias de Despacho (o guide di spedizione) e dal gennaio 2020 possono essere rilasciati solo in formato elettronico.

Ci sono alcune eccezioni in cui la guida alla spedizione può essere emessa temporaneamente in formato cartaceo da alcuni contribuenti. Inoltre, in caso di emergenza, i contribuenti possono essere autorizzati a emettere versioni cartacee della guida; tuttavia, ciò non esenterà l’emittente dalla regolarizzazione del processo una volta completata la contingenza.

Il contenuto della guida alla spedizione varia a seconda di chi lo emette e dello scopo della consegna (vendite, spedizione, resi, esportazioni, trasferimenti interni ecc.), ma in generale, la consegna di merci in Cile senza la guida autorizzata per la spedizione sarà soggetta a sanzioni da parte dell’amministrazione fiscale (SII).

L’Argentina ha un’IVA a livello federale e un’imposta sul reddito lordo di livello provinciale. Per controllare l’evasione fiscale, entrambi i livelli dei governi esercitano determinati livelli di controllo nel processo di spedizione delle merci all’interno delle rispettive giurisdizioni.

Il sistema dell’autorità fiscale per il controllo del flusso di beni in modo pubblico non è così complesso come in Brasile, Cile e Messico, ma si sta avvicinando. Solo le province di Buenos Aires, Santa Fe e Mendoza, più la città di Buenos Aires, richiedono l’autorizzazione dell’autorità fiscale a spostare merci originarie o destinate alle loro giurisdizioni. Per questo, richiedono il COT (o il Codice delle operazioni di trasporto) in cui tutti i dati relativi ai prodotti, ai mezzi di trasporto e ad altre informazioni sono inclusi una volta fornita l’autorizzazione. Le province di Salta, Rio Negro e Entre Rios stanno lavorando su regolamenti simili.

A livello federale, l’AFIP (amministrazione fiscale federale) richiede solo la pre-autorizzazione per la consegna di determinati prodotti come carne e cereali. Ma anche a questo livello, il contesto normativo sta cambiando.

L’AFIP, insieme al Ministero dell’Agricoltura e al Ministero dei Trasporti, hanno emesso una risoluzione congiunta 5017/2021 che impone l’uso di una polizza di carico digitale (Carta Porte Electronica) ogni volta che vi sia un trasferimento di prodotti agricoli su strade pubbliche in Argentina. Questa modifica entrerà in vigore il 1° novembre 2021. Nel 2022, questo requisito federale potrebbe espandersi ad altri prodotti.

LaTam è la scena per le tendenze della fatturazione elettronica

Il requisito dell’autorizzazione per lo spostamento di merci in LaTam non si limita alle maggiori economie della regione. I paesi più piccoli con sistemi di fatturazione elettronica si sono ampliati o stanno ampliando i loro mandati per richiedere ai contribuenti di informare l’autorità fiscale, prima che le merci vengano spostate a seguito di una vendita o di qualsiasi altra distribuzione interna.

Ad esempio, il Perù richiede la Guias de Remsion ai contribuenti prima di iniziare la consegna dei loro prodotti. Questo documento elettronico dovrebbe essere informato e autorizzato dall’amministrazione fiscale (SUNAT) utilizzando il formato digitale stabilito a tal fine e includerà tutte le informazioni relative al prodotto consegnato, all’emittente, al destinatario, ai mezzi di trasporto, alle date e altro ancora.

L’Uruguay ha il «e-Remitos» che è un documento elettronico autorizzato dall’amministrazione fiscale (DGI). È necessario per qualsiasi movimento fisico di merci in Uruguay. Come in altri paesi, questo documento fornirà tutte le informazioni sulle merci trasportate, sui mezzi utilizzati, sull’emittente, sul destinatario e sui dati aggiuntivi. Viene consegnato elettronicamente e autorizzato dall’amministrazione fiscale utilizzando gli schemi XML stabiliti a tal fine.

Infine, in Ecuador l’amministrazione fiscale (SRI) richiede la «Guias de Remision» (Guida alla consegna) per qualsiasi merce da trasportare legalmente all’interno del paese. Poiché l’infrastruttura a sostegno della fattura elettronica non è completamente sviluppata in Ecuador, in alcuni casi l’amministrazione fiscale consente al contribuente di rispettare questa parte del mandato facendo emettere la fattura elettronica dal rivenditore che consegna la merce ai suoi clienti. Anche se la Colombia e il Costa Rica non richiedono un documento elettronico separato per autorizzare il trasporto di merci, si prevede che in futuro tale requisito entrerà in vigore, rispecchiando quanto è accaduto in molti altri paesi della regione.

L’elemento comune di tutti questi mandati in America Latina è che tutti sono strettamente legati al sistema di fatturazione elettronica imposto in ciascun paese. Esse sono considerate fondamentalmente come un altro modulo del sistema di fatture elettroniche in cui le informazioni relative alle merci trasportate da strade pubbliche, vie navigabili, ferroviarie o aeree dovrebbero essere presentate all’amministrazione fiscale, tramite gli schemi XML stabiliti a tal fine.

Le amministrazioni fiscali della regione stanno migliorando attivamente i loro sistemi per garantire che i movimenti di merci siano adeguatamente controllati in tempo reale. In alcuni casi, le amministrazioni fiscali hanno fornito soluzioni online mirate ai contribuenti con un numero limitato di consegne. Ma per tutti gli altri contribuenti è necessaria una soluzione autonoma.

L’esecuzione del mandato è effettuata non solo dall’amministrazione fiscale, ma anche dalla polizia e dalle autorità stradali pubbliche, entrambe sequestrate abitualmente merci per non conformità. Poiché questi mandati hanno dimostrato di avere successo nel controllare l’elusione fiscale e il contrabbando, è sicuro affermare che Remitos, Dispatch Guides, Carta Porte o COT sono qui per rimanere per sempre e i contribuenti che fanno affari in America Latina non hanno altra scelta che rispettare questo nuovo requisito normativo.

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Più di 170 paesi in tutto il mondo hanno implementato un sistema IVA e alcuni dei più recenti adottanti sono i paesi del Golfo. Nel tentativo di diversificare le risorse economiche, i paesi del Golfo hanno trascorso l’ultimo decennio a indagare su altri modi per finanziare i propri servizi pubblici.

Di conseguenza, nel 2016 il CCG (Gulf Cooperation Council), composto da Arabia Saudita, Emirati Arabi Uniti, Bahrein, Kuwait, Qatar e Oman, ha firmato l’accordo comune IVA per introdurre un sistema IVA ad un’aliquota del 5%.

Il primo passo: adozione dell’IVA in tutto il CCG

In seguito all’accordo IVA, Arabia Saudita e Emirati Arabi Uniti hanno implementato l’IVA nel 2018. Il Bahrein ha seguito un regime IVA nel 2019. Più di recente l’Oman ha applicato un’IVA del 5% a partire dall’aprile 2021, e guardando avanti sia il Qatar che il Kuwait dovrebbero emanare leggi sull’IVA entro il prossimo anno.

Il secondo passo: la digitalizzazione dell’IVA

Dopo l’attuazione dell’IVA e l’aumento dell’aliquota IVA dal 5% al 15%, l’Arabia Saudita ha compiuto il passo successivo per digitalizzare i meccanismi di controllo per la conformità IVA.

Il regolamento sulla fatturazione elettronica emanato nel dicembre 2020 stabilisce l’obbligo per tutti i soggetti passivi residenti di generare e immagazzinare le fatture elettronicamente. Questo requisito sarà applicato a partire dal 4 dicembre 2021.

L’Arabia Saudita ha compiuto notevoli progressi da quando ha introdotto per la prima volta l’IVA nel 2018. Il regolamento sulla fatturazione elettronica saudita dovrebbe non solo incoraggiare la digitalizzazione e l’automazione per le imprese, ma anche per raggiungere l’efficienza dei controlli IVA e migliori dati macroeconomici per la sua autorità fiscale, uno sviluppo che probabilmente verrà replicato presto da altri paesi del CCG.

Considerando gli sforzi coinvolti nella digitalizzazione dei processi governativi e la tempistica di attuazione dell’IVA, il prossimo candidato per l’adozione di una fatturazione elettronica simile sarebbe probabilmente gli Emirati Arabi Uniti. Mentre attualmente non ci sono piani per un quadro obbligatorio, gli Emirati Arabi Uniti hanno annunciato piani audaci per la digitalizzazione generale. Secondo il sito web del governo degli Emirati Arabi Uniti, «Nel 2021 il governo di Dubai Smart andrà completamente privo di carta, eliminando più di 1 miliardo di pezzi di carta utilizzati ogni anno per le transazioni governative, risparmiando tempo, risorse e ambiente».

La diffusione della digitalizzazione dell’IVA è in genere la seconda riforma dopo l’adozione dell’IVA. Poiché anche il Bahrein e l’Oman dispongono di sistemi IVA, l’introduzione della fatturazione elettronica obbligatoria nei prossimi anni in questi paesi non sarebbe una sorpresa. L’adozione della fatturazione elettronica in Qatar e Kuwait dipenderebbe dal successo dell’attuazione dell’IVA, quindi non è facile stimare quando inizierà il loro percorso di digitalizzazione dell’IVA, ma non c’è dubbio che accadrà in una certa fase.

Il prossimo passo per l’adozione dell’IVA in tutto il CCG

Dopo l’adozione della fatturazione elettronica, i paesi del Golfo potrebbero continuare a digitalizzare altri processi IVA, incluse le dichiarazioni IVA. La prepopolazione delle dichiarazioni IVA utilizzando i dati raccolti tramite sistemi di fatturazione elettronica è un’altra tendenza verso cui i paesi stanno andando verso.

Indipendentemente dalla forma e dalla forma di digitalizzazione, ci saranno molte parti mobili in termini di IVA e sua esecuzione. Le aziende che operano nella regione dovrebbero essere disposte a investire nei loro processi di conformità IVA per evitare multe inutili e rischi reputazionali di non conformità.

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Per saperne di più su ciò che riteniamo che il futuro detenga, scarica Tendenze IVA: Verso controlli continui delle transazioni. Seguici su LinkedIn e Twitter per essere sempre aggiornato su notizie e aggiornamenti normativi.

Un attuale mega-trend dell’IVA è il controllo continuo delle transazioni (CTC), in cui le amministrazioni fiscali richiedono sempre più dati sulle transazioni commerciali in tempo reale, spesso pre-autorizzando i dati prima che un’azienda possa passare alla fase successiva del flusso di lavoro di vendita o acquisto.

Quando un’autorità fiscale introduce CTC, le aziende tendono a considerarlo come una serie aggiuntiva di requisiti da implementare all’interno del software ERP o di automazione delle transazioni da parte di esperti IT. Questa reazione a strappo è comprensibile in quanto le tempistiche di attuazione tendono ad essere brevi e potenziali sanzioni per la non conformità significative.

Ma le aziende farebbero meglio ad affrontare questi cambiamenti nell’ambito di un percorso continuo per evitare inefficienze e altri rischi. Dal punto di vista dell’autorità fiscale, i CTC non sono un esercizio autonomo ma parte di una più ampia strategia di trasformazione digitale in cui tutti i dati a cui è possibile accedere legalmente a fini di audit vengono loro trasmessi elettronicamente.

Riguarda i dati

Nella visione di molte autorità fiscali della digitalizzazione, ogni categoria di dati viene ricevuta a intervalli «organici» che seguono la naturale cadenza del trattamento dei dati da parte delle aziende e le esigenze dei dati dei governi.

Le amministrazioni fiscali utilizzano la digitalizzazione per accedere ai dati in modo più comodo, a livello più granulare e con maggiore frequenza.

Un’azienda che non considera questo continuum dal vecchio mondo del reporting e dell’audit al nuovo mondo dello scambio di dati automatizzato rischia di concentrarsi eccessivamente sul «come», l’orchestrazione dei messaggi da e verso una piattaforma CTC, piuttosto che tenere d’occhio il «perché» – trasparenza delle operazioni aziendali.

I dati ricevuti più rapidamente e in un formato strutturato e sfruttabile dalle macchine sono infinitamente più preziosi per le amministrazioni fiscali in quanto offrono loro l’opportunità di eseguire un’analisi più approfondita delle varie fonti di dati contribuenti e di terze parti.

Se i tuoi dati aziendali sono incompleti o difettosi, probabilmente ti esporrai a controlli più elevati, poiché i tuoi dati errati sono sotto esame e sono più trasparenti per il tassista.

In modo diverso, in un mondo fiscale digitalizzato, la spazzatura si tradurrà in spazzatura.

Come prepararsi per CTCS: l’automazione è fondamentale

Molte aziende hanno già la formula magica per risolvere questi problemi di dati a portata di mano. Inizia preparandoti a questa ondata di digitalizzazione dell’IVA con un progetto per analizzare i problemi di dati interni e lavorare con le parti interessate interne ed esterne a monte, inclusi i fornitori, per risolverli.

Gli strumenti progettati per introdurre controlli automatizzati per i processi di deposito IVA possono aiutare a ottenere una migliore comprensione dei problemi relativi ai dati a monte che devono essere risolti. Questi stessi strumenti possono anche aiutarti a lungo il percorso CTC riutilizzando i metodi di estrazione e integrazione dei dati impostati per la segnalazione IVA per la trasmissione CTC, creando così una migliore governance dei dati e mantenendo una connessione tra questi due processi naturalmente collegati.

Molti dati errati derivano da processi residui basati su carta, come fatture di fornitori cartacei o PDF o ordini di acquisto dei clienti. Adottando ora misure per passare a processi automatizzati basati su alternative strutturate e completamente leggibili da macchina farà una grande differenza.

Migliorare i dati delle fatture non è l’unica sfida. Con l’inevitabile ampliamento dei tipi di documenti da presentare ai sensi delle regole CTC (dalla fattura ai messaggi di approvazione del lato acquisto, ai documenti di trasporto e ai dati sullo stato dei pagamenti), le amministrazioni fiscali controlleranno sempre più dati, così come i dati dei partner commerciali e di terze parti — pensate finanziarie istituzioni, dogane e altri dati disponibili.

È improbabile che le amministrazioni fiscali interrompano i loro sforzi di digitalizzazione in materia di imposte indirette. I mandati per l’introduzione di The Standard Audit File for Tax (SAF-T) e simili requisiti di contabilità elettronica mostrano la rapidità con cui i paesi si stanno allontanando dal vecchio mondo degli audit fiscali e onsite.

Tutti questi dati, provenienti da più fonti con autenticazione forte, dipingono un quadro sempre più dettagliato e innegabile delle operazioni aziendali. È solo questione di tempo prima che le dichiarazioni dei redditi delle società vengano pre-compilate dalle amministrazioni fiscali che si aspettano poco o nessun cambiamento legittimo da parte tua.

«Sostanza oltre forma» è un aforisma popolare nel mondo fiscale. Man mano che più applicazioni aziendali e flussi di dati diventano facilmente accessibili dalle amministrazioni fiscali, è necessario iniziare a considerare la qualità e la coerenza dei dati come un primo passo verso la prosperità nel mondo dell’applicazione fiscale digitalizzata.

Puntate a più, non meno, informazioni sulla vostra attività rispetto al tassista

Alla fine, le amministrazioni fiscali vogliono comprendere la tua attività. Non vogliono solo dati, vogliono informazioni significative su ciò che fai, perché lo fai, come fai trading, con chi e quando. Questo è esattamente ciò che vogliono i proprietari e la direzione.

Pertanto, gli obiettivi finali sono gli stessi tra le imprese e le amministrazioni fiscali: è solo che spesso le imprese daranno priorità all’efficienza operativa e agli obiettivi finanziari, mentre le amministrazioni fiscali si concentrano sull’ottenimento delle informazioni migliori e più obiettive possibili.

Le amministrazioni fiscali che introducono i CTC come obiettivo possono essere una benedizione sotto mentalità e ci sono vantaggi nell’introdurre analisi migliori per la tua azienda per rispettare i requisiti dell’amministrazione fiscale.

Il valore reale risiede nell’analisi in tempo reale delle operazioni aziendali e degli indicatori finanziari come la gestione della cassa o le debolezze della supply chain. Questo livello di analisi immediata della tua azienda ti consente inoltre di essere sempre un passo avanti, lasciandoti sotto il controllo dell’immagine che i tuoi dati forniscono ai governi.

I CTC sono il passo successivo naturale di un viaggio verso un nuovo e coraggioso mondo di trasparenza aziendale.

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Il viaggio di e-transformation della Turchia, iniziato nel 2010, è diventato più sistematico nel 2012. Questo processo è stato avviato per la prima volta con l’introduzione di e-ledgers il 1° gennaio 2012 e da allora ha raggiunto uno spazio molto più ampio per i documenti elettronici. </p

La Turkish Revenue Administration (TRA), leader del processo di trasformazione elettronica, ha svolto un ruolo importante nell’incoraggiare le aziende ad abbracciare la digitalizzazione delle imposte e ha creato un modello di successo per seguire le procedure fiscali.

Puoi leggere di più sulla trasformazione elettronica della Turchia nel nostro e-book Navigating Turkey Evolving Tax Landscape.

Il processo è stato ulteriormente accelerato con nuovi requisiti per i documenti elettronici.

Ultimi sviluppi e aspettative nella trasformazione elettronica della Turchia

Il TRA continua ad ampliare la portata dei documenti elettronici e i tipi di documenti elettronici in uso sono:

Il percorso di digitalizzazione dei documenti elettronici

Molti contribuenti hanno adottato volontariamente il nuovo sistema da quando il TRA ha lanciato l’intero processo e gli ultimi aggiornamenti di TRA per i documenti elettronici sono di fondamentale importanza per monitorare le procedure fiscali.

Man mano che i documenti elettronici diventano più popolari, qualsiasi perdita di reddito derivante dalle procedure fiscali si ridurrà. I documenti elettronici offrono ulteriori vantaggi per le istituzioni pubbliche e le imprese private, come il risparmio di tempo, la riduzione dei costi e il miglioramento della produttività. È certo che la portata dei documenti elettronici in Turchia continuerà ad espandersi in futuro, il che influirà sui contribuenti e sulle procedure fiscali.

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Contattaci per scoprire in che modo il software Sovos per la conformità fiscale può aiutarti a soddisfare i tuoi requisiti di e-transformation e documenti elettronici in Turchia.

Dal 1993, le forniture effettuate tra Italia e San Marino sono state accompagnate da una serie di obblighi doganali. Questi includono la presentazione di documenti alle autorità fiscali di entrambi i paesi.

Dopo l’introduzione del mandato di fatturazione elettronica italiano nel 2019, Italia e San Marino hanno avviato negoziati per espandere l’uso delle fatture elettroniche nelle transazioni transfrontaliere tra i due paesi. Questi negoziati hanno finalmente dato i suoi frutti e i dettagli sono ora disponibili.

Creazione della connettività SDI a San Marino

L’Italia e il paese enclavato di San Marino abbandoneranno i flussi doganali cartacei.

Le autorità fiscali italiane e sammarinesi hanno deciso di implementare un modello «a quattro angoli», in base al quale la piattaforma di liquidazione italiana SDI diventerà il punto di accesso per i contribuenti italiani, mentre un HUB-SM di nuova creazione sarà la controparte SDI per i contribuenti sammarinesi.

Le fatture elettroniche transfrontaliere tra i paesi saranno scambiate tra SDI e HUB-SM. Il sistema di scambio internazionale sarà applicato il 1o luglio 2022 e sarà in vigore un periodo di transizione tra il 1o ottobre 2021 e il 30 giugno 2022.

FatturaPA: Il formato di scelta

Le specifiche tecniche di HUB-SM sono ora disponibili per le importazioni dall’Italia a San Marino e per le esportazioni da San Marino verso l’Italia. I paesi hanno anche deciso di scegliere FatturaPA come formato di fattura elettronica, sebbene i requisiti di contenuto per le fatture di esportazione da San Marino differiscano leggermente dalle fatture elettroniche nazionali italiane FatturaPA.

I sistemi SDI e HUB-SM elaboreranno le fatture elettroniche da e verso i contribuenti ad essi collegati o sotto le giurisdizioni di ciascun paese.

In altre parole, i contribuenti italiani invieranno e riceveranno fatture transfrontaliere da o verso San Marino tramite la piattaforma SDI, mentre i contribuenti sammarinesi svolgeranno le stesse attività tramite HUB-SM.

Entrambe le piattaforme consegneranno le fatture ai contribuenti corrispondenti tramite i codici di destinazione assegnati dalle rispettive autorità fiscali. Ciò significa che HUB-SM assegnerà anche i codici di destinazione per le società sammarinesi.

Documenti di integrazione per aziende sammarinesi

Ispirato alla metodologia italiana per i controlli fiscali nelle transazioni transfrontaliere, San Marino richiederà agli acquirenti sammarinesi di compilare un ulteriore documento di integrazione (simile a una fattura di «autofatturazione» creata per motivi di prova fiscale) al ricevimento della FatturAPa. Questo documento sarà compilato in un nuovo formato XML-RSM creato dall’enclave e inviato a HUB-SM.

Dopo il più ampio lancio dello SDI per le transazioni B2B nel 2019, la piattaforma si è dimostrata in grado di adattarsi a nuovi flussi di lavoro e funzionalità.

Dall’anno scorso, gli ordini di acquisto elettronico provenienti dal Sistema Sanitario Nazionale Italiano sono stati scambiati tramite l’NSO, un componente aggiuntivo della piattaforma SDI. Nel gennaio 2022, la FatturaPA sostituisce l’Esterometro come meccanismo di segnalazione transfrontaliera.

SDI ha già debuttato nell’arena internazionale attraverso l’accettazione delle fatture elettroniche che seguono la Norma Europea, che vengono mappate in una FatturaPA prima di essere consegnata agli acquirenti italiani. Questa integrazione tra SDI e HUB-SM potrebbe anche rivelare le prime fasi dell’interoperabilità tra le piattaforme di entrambe le autorità fiscali per il commercio transfrontaliero.

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Mettiti in contatto con i nostri esperti che possono aiutarti a capire come SDI e HUB-SM lavoreranno insieme.

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Il 28 giugno 2021 il ministero delle Finanze greco ha annunciato che il mandato MyData è stato rinviato all’autunno 2021. Ciò è dovuto all’impatto finanziario negativo della pandemia sulle imprese e sul paese.

Il lancio graduale inizia nel settembre 2021 e dovrebbe essere completato nel novembre 2021. La segnalazione retroattiva dei dati storici (dati rilasciati fino alla data di go-live myData) deve essere segnalata fino alla fine di marzo 2022.

Per la segnalazione dei dati sul reddito, devono essere segnalati:

Per il 2021 non vi è alcun obbligo di segnalare le classificazioni delle spese.

Per la segnalazione dei dati di vendita al dettaglio POS:

Si prevede che lo schema MyData abolisca l’obbligo di presentare le relazioni periodiche sulle fatture greche (σγΚετττα ΩτΕΚκΣ ΚαασσσσεσσεσΣ πεελαατ) che sono considerate un onere amministrativo per i contribuenti greci. L’AADE spera che il nuovo piano di implementazione graduale conceda ai contribuenti tempo sufficiente per prepararsi al nuovo sistema di controllo continuo delle transazioni.

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Contattaci per discutere di come possiamo aiutare la tua azienda a prepararsi ai requisiti MyData imminenti. Seguici su LinkedIn e Twitter per rimanere aggiornato sulle ultime notizie e aggiornamenti normativi.

La prima soluzione globale per la conformità alla fattura elettronica

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Un'unica piattaforma per una fattura elettronica flessibile e scalabile

Compliance della fatturazione elettronica globale

A fronte del ritmo frenetico al quale avanza la globalizzazione, i governi di tutto il mondo hanno deciso di rivolgersi alla tecnologia per colmare le lacune in materia di imposte. Malgrado ciascun paese disponga di requisiti differenti, il passaggio alla fatturazione elettronica in tempo reale sta rivoluzionando la compliance delle aziende ai provvedimenti di governo in ogni passo della catena di fornitura, lasciando alle imprese l’incombenza di capire come trarre vantaggio da adempimenti fiscali continui.

I problemi e gli errori legati alla compliance possono costare caro in termini di tempo e di erosione dei margini. La precisione è più importante che mai.

Sovos eInvoice semplifica la compliance relativa alla fatturazione elettronica globale, grazie al supporto fornito dalla nostra grande esperienza a livello locale, così da mantenerti sempre aggiornato sul panorama normativo in continuo cambiamento di oggi.

Gestione fatture attive e fatture passive

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VAT reporting / la procedura della dichiarazione IVA

Beneficia di una procedura di dichiarazione IVA automatica e conforme utilizzando lo stesso set di dati relativo ai processi delle fatture attive e fatture passive.

Estrazione e mappatura dati

Mappa tutti i campi necessari per un corretto adempimento fiscale nello schema XML adeguato così come definito dall'autorità fiscale locale.

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Tieni traccia degli stati delle fatture e delle notifiche di rifiuto, controlla gli audit trail e visualizza gli allegati in formato XML e PDF. Sarà inoltre possibile avere visibilità sulle fatture e stato di avanzamento all'interno di un'unica piattaforma, in modo che il tuo team possa ridurre al minimo errori e rischi e monitorare le fatture approvate e rifiutate.

Stampa automatizzata

Emetti fatture a norma di legge, che rispettino i requisiti in merito a logo, codici a barre speciali e dati di firma.

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Clienti

Il modello di fatturazione elettronica con controllo continuativo delle transazioni adottato dall'India si applica sia alle transazioni nazionali che a quelle transfrontaliere

La fatturazione elettronica in India

Nell’ambito della nuova cornice normativa dell’imposta sui beni e i servizi (GST, Goods and Services Tax), il sistema di fatturazione elettronica indiano rientra nella categoria dei controlli continuativi delle transazioni (CTC, Continuous Transaction Controls). L’obbligo di segnalazione dei dati di fatturazione nel portale governativo è un passaggio obbligatorio prima dell’emissione della fattura.

La validità legale della fattura, infatti, è subordinata alla firma digitale apposta dal Portale di registrazione delle fatture (IRP, Invoice Registration Portal) e all’attribuzione di un numero di registrazione (IRN, Invoice Registration Number). Se l’IRN non è incluso nella fattura, la stessa non ha validità legale.

L’ambito di applicazione riguarda sia le transazioni interne che quelle transfrontaliere. Il processo IRP è stato reso obbligatorio per le transazioni B2B, B2G e per quelle concernenti le esportazioni. I contribuenti interessati dall’ambito di applicazione obbligatorio sono tenuti a emettere fattura (oltre che qualsiasi documento che richieda un IRN, come gli eWaybill associati) secondo il nuovo sistema, qualora le loro transazioni siano di tipo B2B, B2G o riguardino esportazioni. Le autorità indiane hanno apportato numerose modifiche alla normativa iniziale ed è inevitabile che nel futuro avvengano ulteriori ritocchi.

Ottieni le informazioni di cui hai bisogno

L'obbligo fiscale in breve

  • I dati delle fatture devono essere trasmessi al portale di registrazione (IRP) in formato JSON.
  • Il numero di riferimento (IRN) emesso dall’IRP è un requisito indispensabile per la validità delle fatture.
  • Tra l’acquirente e il fornitore le fatture possono essere scambiate in formato JSON o PDF, oltre che in formato cartaceo.
  • Il periodo di archiviazione obbligatorio è di otto anni.

Date di entrata in vigore del mandato

  • 1° gennaio 2020: adesione volontaria per le imprese con un giro d’affari pari o superiore a 5 miliardi di rupie.

  • 1° febbraio 2020: adesione volontaria per le imprese con un giro d’affari pari o superiore a 1 miliardo di rupie.

  • 1° ottobre 2020: inizio del periodo obbligatorio per le imprese con un giro d’affari pari o superiore a 5 miliardi di rupie (sei mesi più tardi di quando inizialmente previsto). Durante i primi 30 giorni è stato previsto un “periodo di grazia” in cui le fatture potevano essere segnalate anche dopo l’emissione.

  • 1° gennaio 2021: inizio del periodo obbligatorio per le imprese con un giro d’affari pari o superiore a 1 miliardo di rupie.

  • 1° aprile 2021: la soglia per la fatturazione elettronica obbligatoria viene abbassata fino a comprendere i contribuenti con un giro d’affari compreso tra 1 miliardo e 500 milioni di rupie.

  • 1° aprile 2022: la soglia è diminuita da 500 milioni a 200 milioni di rupie. I contribuenti che la superano saranno tenuti ad adottare la fatturazione elettronica.
  • 1° ottobre 2022: soglia abbassata ai contribuenti con una soglia annuale di 10 crore.

  • 1° agosto 2023: Soglia abbassata ai contribuenti con una soglia annuale di Rs. 5 Crore.

Sanzioni

Qualora una fattura non sia registrata nell’IRP, sarà considerata come non emessa e sarà comminata una sanzione minima di 10.000 rupie per ogni violazione. Le sanzioni, ai sensi delle diverse sezioni dell’imposta sui beni e i servizi (GST), vengono addebitate con i dovuti interessi legali.

Sovos aiuta le aziende a rimanere conformi alla nuova fatturazione elettronica in India

Al mese di febbraio 2021, le specifiche iniziali pubblicate dalle autorità fiscali indiane nel dicembre 2019 sono state modificate tre volte, pertanto è legittimo pensare che modifiche future siano inevitabili.

I nostri esperti monitorano, interpretano e codificano costantemente queste modifiche nel nostro software, alleggerendo gli oneri legati agli adempimenti che gravano sugli addetti IT e sul team che si occupa della fiscalità.

Scopri come Sovos è in grado di aiutarti ad adempiere senza problemi agli obblighi di fatturazione elettronica in vigore in India.

Fatturazione elettronica in Francia

La Francia implementerà la **fatturazione elettronica B2B** obbligatoria, nonché un obbligo di **dichiarazione elettronica**. Questo obbligo riguarderà tutte le aziende che operano in Francia.

La nuova normativa sulla fatturazione elettronica presenta delle complessità e introduce il modello dei controlli transazionali continuativi (CTC).

Nota: Il 15 ottobre l’Agenzia delle Entrate francese (DGFiP) ha annunciato che il ruolo del PPF è stato notevolmente ridotto e che non si occuperà più dello scambio di fatture per tutte le società del Paese. Pertanto, tutte le aziende sono ora tenute a selezionare un PDP. Scopra cosa significa questo per le aziende nel nostro blog.

La normativa francese sulla fatturazione elettronica, unita all’obbligo di dichiarazione elettronica, fornisce alle autorità fiscali l’accesso ai dati sulle transazioni. Questo per aumentare l’efficienza, ridurre i costi e combattere le frodi. L’effetto di tali obblighi sulle aziende e sui loro processi operativi, sui sistemi finanziari e sulle persone è di larga portata, sia per chi vende, sia per chi acquista.

Questa guida alla fatturazione elettronica in Francia spiegherà:

  • Come funziona la fatturazione elettronica in Francia
  • Chi è tenuto a rispettare la normativa e quando
  • Informazioni chiave su sanzioni e inadempienze

In sintesi: fatturazione elettronica Francia

Fatturazione elettronica B2B in Francia

Rete
ChorusPro

Formato
UBL, CII o Factur-X

Fatturazione elettronica B2G in Francia

Rete
ChorusPro

Formato
UBL, CII o Factur-X

Fatturazione elettronica in Francia: requisiti e normative

  • Il mandato di fatturazione elettronica è un modello basato su fornitori di servizi certificati registrati che collegano i contribuenti a una piattaforma centralizzata (Chorus Pro).
  • La struttura delle fatture elettroniche può essere UBL, CII o Factur-X (un formato misto) o qualsiasi altro formato strutturato. Inoltre, durante un periodo di transizione (fino a dicembre 2027), i contribuenti possono inviare le proprie fatture in formato PDF non strutturato.
  • Le fatture elettroniche devono contenere tutti i campi fiscali obbligatori esistenti e quelli richiesti dalle normative commerciali, inclusi i dettagli delle singole voci (e per i dati delle singole voci da gennaio 2026). La fattura deve menzionare il tipo di operazione (merci, servizi, mista) e l’opzione di pagamento dell’IVA. L’inclusione di ulteriori campi obbligatori nelle fatture elettroniche è un requisito. I formati accettati includono strutturati e ibridi (immagine + dati strutturati).
  • Lo scambio diretto di fatture elettroniche tra parti commerciali non è consentito. Le fatture devono essere scambiate tra le parti attraverso fornitori di servizi certificati alla parte acquirente.
  • Per ogni fattura relativa a servizi vengono condivisi i dati sullo stato dei pagamenti.
  • Le frequenze di dichiarazione elettronica si basano sui regimi IVA a cui i contribuenti sono soggetti.

Fatturazione e dichiarazione elettroniche in Francia: tempistica di implementazione

  • Agosto 2023: La Direzione Generale delle Finanze Pubbliche francese (DGFiP) ha rinviato l’attuazione del mandato di fatturazione elettronica del Paese.
  • Dicembre 2023: viene adottata la legge finanziaria per il 2024, che stabilisce nuove date di attuazione del mandato di fatturazione elettronica
  • Giugno 2024: le autorità francesi hanno pubblicato una nuova versione del file delle specifiche esterne del mandato di fatturazione elettronica
  • 2025: inizio previsto della fase pilota
  • settembre 2026: prima fase del mandato da far rispettare, che impone la fatturazione elettronica in entrata per tutte le società e la fatturazione elettronica e la rendicontazione elettronica in uscita per le grandi imprese & di medie dimensioni
  • settembre 2027: seconda fase del mandato da far rispettare, che impone la fatturazione elettronica in uscita e la rendicontazione elettronica per tutte le altre società

Registrati per la fatturazione elettronica in Francia con Sovos

Sovos può aiutare la tua azienda a rispettare la normativa francese con una serie di servizi:

  • Servizi di adempimento fiscale – per controllare, firmare, archiviare e formattare i dati di fatturazione in base ai requisiti legali e creare report SAF-T (FEC) per fornitori e acquirenti
  • Sovos PDP – Sovos è un partner confermato della Piattaforma di Dematerializzazione (PDP).
  • **Servizi di connettività** – tramite Sovos o tramite i nostri partner per fornire fatture elettroniche, report elettronici e dati sullo stato del ciclo di vita

Scopri di più sulla nostra soluzione scalabile per i requisiti dei controlli delle transazioni continuative in Francia

Compilate il modulo sottostante per parlare con uno dei nostri esperti di fatturazione elettronica

FAQ

I requisiti di dichiarazione elettronica francesi sono stabiliti insieme al nuovo mandato di fatturazione elettronica. La frequenza delle dichiarazioni si basa sul regime IVA applicabile ai contribuenti. Il requisito dell’e-reporting integrerà il mandato della fatturazione elettronica, facilitando la trasmissione dei dati sulle transazioni B2C o fornite a entità estere.

In Francia, la fattura elettronica è definita come una fattura emessa e trasmessa in forma non cartacea, seguendo un formato strutturato.

I requisiti di fatturazione elettronica d’Oltralpe entreranno in vigore nel periodo 2026-2027, a seconda delle dimensioni dell’azienda. Tuttavia, a partire dal settembre 2026, tutte le aziende dovranno essere in grado di ricevere fatture elettroniche.

  • Fatturazione elettronica: 15 € per fattura, con un limite di 15.000 € all’anno
  • Dichiarazione elettronica: 250 € per trasmissione, con un tetto massimo di 45.000 € all’anno

La struttura delle fatture elettroniche può essere UBL, CII o Factur-X (un formato misto) o qualsiasi altro formato strutturato.

Nel corso di un periodo di transizione (fino a dicembre 2027), i contribuenti potranno inviare le proprie fatture in formato PDF non strutturato.

Lo scambio diretto di fatture elettroniche tra parti commerciali non è consentito. Originariamente era previsto che un fornitore di servizi registrato (PDP) o la piattaforma centralizzata(Portail Public de Facturation – PPF) trasmettesse la fattura elettronica alla parte acquirente, che avrebbe poi potuto sfruttare un PDP o la PPF per ricevere la fattura.

Tuttavia, il 15 ottobre le autorità fiscali francesi hanno annunciato che il ruolo del PPF è stato significativamente ridotto e non si occuperà più dello scambio di fatture per tutte le aziende del Paese. Di conseguenza, il servizio di utilità PDP "proprio e gratuito" dello Stato francese non sarà disponibile per le aziende francesi.

Pertanto, tutte le aziende interessate sono tenute a selezionare un PDP. Senza che il PPF sia disponibile come piattaforma gratuita per lo scambio di fatture, si stima che più di 4 milioni di aziende dovranno ora fare affidamento su un software di contabilità compatibile con PDP per ricevere tali transazioni.

I PDP sono fornitori di servizi privati accreditati dall’autorità fiscale per intermediare i flussi di dati tra i partner commerciali e il PPF. Fungeranno da interfaccia tra le aziende e il governo francese e saranno direttamente coinvolti nell’emissione e nella ricezione delle fatture. Dopo l’annuncio, il 15ottobre 2024, che il PPF non fungerà più da piattaforma gratuita per lo scambio di fatture, tutte le società interessate sono tenute a selezionare un PDP.

Lunedì 26 agosto 2024, l’autorità fiscale francese ha confermato ufficialmente Sovos come Partner Dematerialization Platform (PDP). Questa autorizzazione arriva dopo un rigoroso processo di richiesta e revisione. Per saperne di più leggi il comunicato stampa.

Nel mondo, un numero crescente di autorità fiscali ha intrapreso l’implementazione della fatturazione elettronica. Tra questi paesi figurano Italia, FranciaArabia Saudita e India. Sono inoltre numerosi i paesi che stanno lavorando all’implementazione di questo sistema, tra cui GermaniaSpagna.

Scopri di più sulla fatturazione elettronica e su come adempiere agli obblighi.

Il sistema myDATA in Grecia

Nel 2020, la Grecia ha introdotto un sistema di controlli continuativi sulle transazioni (CTC), denominato myDATA, un sistema di e-audit. myDATA impone ai contribuenti di trasmettere dati contabili e transazionali all’amministrazione fiscale, in tempo reale o con cadenza periodica. Questi dati vanno a popolare una serie di registri online tenuti sul portale governativo.

L’obiettivo di myDATA è che i registri online siano l’unica fonte di verità dei risultati fiscali e finanziari del contribuente e che per le rispettive informazioni precompilino le dichiarazioni IVA e i rendiconti finanziari del contribuente.

1Greece myDATA in breve

  • Lo schema myDATA si applica ai contribuenti ellenici che sono tenuti per legge a conservare i propri registri contabili, e riguarda le transazioni B2B, B2G e B2C.
  • I libri contabili elettronici tenuti su myData contengono un riepilogo delle transazioni in entrata e in uscita, la classificazione delle transazioni e le rettifiche contabili, con l’obiettivo di fornire una panoramica esaustiva del quadro contabile e fiscale del contribuente.
  • Quando le imprese effettuano le dichiarazioni dei redditi, i dati dichiarati sono confrontati con quelli presenti nei libri contabili elettronici.
  • Le eventuali discrepanze fanno scattare un processo di riconciliazione in due fasi, nel quale il contribuente è tenuto a correggere la differenza risultante. La mancata ottemperanza determina l’avvio di verifiche fiscali e la comminazione di sanzioni.

Quali informazioni devono essere dichiarate nel portale myDATA?

Il portale myDATA richiede la segnalazione di:

  • Dati transazionali: ad esempio Fatture B2B, B2G, B2C, note di credito, note di debito
  • Dati contabili: dati che formano i risultati contabili e fiscali delle aziende sul portale myDATA, ad es. buste paga, svalutazioni, ammortamenti

I fornitori e gli acquirenti devono classificare le transazioni in sottocategorie, come ad esempio le entrate dalla vendita di beni, le spese dall’acquisizione di servizi, le entrate dalla fornitura di servizi, le spese dall’ammortamento, le spese dall’acquisto intracomunitario di beni, ecc.

Cosa sono gli invii del dossier myDATA?

I dati richiesti devono essere riportati con frequenze di archiviazione diverse a seconda del tipo di dati e del metodo di trasmissione dei dati.

In linea di massima, le frequenze di archiviazione di myDATA sono:

  • Entrate: dichiarate in tempo reale
  • Spese: riportate periodicamente in base alle scadenze per la presentazione della dichiarazione IVA (mensile o trimestrale)
  • Altre voci contabili (entrate o uscite): riportate bimestralmente (buste paga) o annualmente (ad es. rettifiche contabili, svalutazioni).

I metodi di trasmissione dei dati possono includere l’ERP, il caricamento manuale e l’applicazione centrale di fatturazione elettronica (timologio).

Quali tipi di documenti devono essere segnalati da emittenti e destinatari a myDATA?

Gli emittenti e i destinatari devono segnalare a myDATA documenti diversi.

Emittenti:

Gli emittenti devono riportare i ricavi dei diversi tipi di documenti transazionali e contabili che emettono. Esempi di documenti che gli emittenti devono segnalare includono fatture B2B/B2G/B2C, documenti di trasporto, buste paga, svalutazioni, contratti, ecc.

Beneficiari:

I beneficiari devono riportare le spese da diversi tipi di documenti transazionali e contabili che ricevono. Esempi di documenti che i beneficiari devono segnalare includono fatture B2C nazionali, fatture B2B/B2C di fornitori esteri, bollette, note di credito, buste paga, ammortamenti, contratti, ecc.

Inoltre, se gli emittenti nazionali non hanno comunicato i dati richiesti alla piattaforma myDATA, i beneficiari devono segnalarli come omissioni o deviazioni.

Tutte le aziende:

Tutte le aziende (emittenti e beneficiarie) devono inviare le classificazioni per le loro transazioni, ad esempio come entrate dalla vendita di beni, spese dall’acquisizione di servizi, spese dall’ammortamento, spese dall’acquisto intracomunitario di beni, ecc.

Date di lancio di myDATA in Grecia

  • 20 luglio 2020: inizia la fatturazione elettronica e la rendicontazione attraverso i fornitori accreditati di fatturazione elettronica
  • 1 ottobre 2020:  inizia la rendicontazione volontaria delle entrate e delle spese, nonché le classificazioni attraverso tutti i metodi di rendicontazione
  • 1 ottobre 2021:  inizia la fase 1 dei requisiti obbligatori di myDATA, per le entrate e per alcuni contribuenti.
  • 1 novembre 2021: estensione del campo di applicazione di myDATA alle entrate e a tutti i contribuenti.
  • 1 gennaio 2024: la legge myDATA si applica a tutti i dati nell’ambito di applicazione generati nel 2024, con poche eccezioni.
  • 1 aprile 2025: l’invio obbligatorio dei dati dei documenti di trasporto a myDATA si applica ai primi due gruppi di contribuenti obbligati (con un reddito lordo superiore a 200.000 euro in base alla dichiarazione dei redditi del 2022 o operanti in determinati settori, come i carburanti, i prodotti farmaceutici, i materiali da costruzione o la produzione di olio d’oliva come attività principale di reddito nel 2022).
  • 1 novembre 2025: l’invio obbligatorio dei dati dei documenti di trasporto a myDATA si applica a tutti i contribuenti nell’ambito di myDATA.

Per le ultime modifiche alle scadenze, segui il nostro blog Greece myDATA per gli aggiornamenti.

Sanzioni

La mancata corrispondenza tra i dati registrati nei libri contabili elettronici e i dati riportati nelle dichiarazioni fa scattare verifiche fiscali e sanzioni.

Le sanzioni sono state stabilite nel dicembre 2023, con la legge 5073/2023 (FEK A’ 204) sulle “Misure per la limitazione dell’evasione fiscale e altre disposizioni urgenti” in caso di mancata e tardiva presentazione dei dati richiesti, nonché in caso di recidiva della violazione entro cinque anni.

Le sanzioni si riferiscono solo alle violazioni della rendicontazione conforme delle entrate derivanti da fatture e altre scritture contabili (non spese), nonché al documento di trasporto elettronico recentemente introdotto.

La tempistica di attuazione e altri dettagli sulle sanzioni adottate devono ancora essere pubblicati.

Sovos aiuta le aziende ad adempiere agli obblighi previsti dallo schema myDATA adottato in Grecia

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FAQ

La rendicontazione e la trasmissione dei dati alla piattaforma myDATA sono attualmente obbligatorie per i contribuenti. L’espansione degli obblighi myDATA è in corso, ad esempio con l’implementazione dell’obbligo di presentazione dei dati dei documenti di trasporto, e le scadenze e i requisiti continuano ad essere aggiornati.

Lo schema myDATA si applica ai contribuenti ellenici che sono tenuti per legge a conservare i propri registri contabili, e riguarda le transazioni B2B, B2G e B2C.

I documenti richiesti vengono segnalati a myDATA tramite i seguenti metodi: ERP, fatturazione elettronica tramite fornitore di servizi accreditato, caricamento manuale, applicazione centrale di fatturazione elettronica ("timologio"), dispositivi fiscali (FIM).

L’Autorità generale di Zakat and Tax (GAZT) ha precedentemente pubblicato un progetto di regolamento su «Controlli, requisiti, specifiche tecniche e regole procedurali per l’attuazione delle disposizioni del regolamento sulla fatturazione elettronica» intesi a definire i requisiti e i controlli tecnici e procedurali per il imminente mandato di fatturazione elettronica. GAZT ha recentemente finalizzato e pubblicato il progetto di regole di fatturazione elettronica in Arabia Saudita.

Nel frattempo, il nome dell’autorità fiscale è cambiato a causa della fusione dell’Autorità generale di Zakat and Tax (GAZT) e dell’Autorità generale delle dogane per formare Zakat, Tax and Customs Authority (ZATCA).

Le regole finalizzate includono una modifica della data di inizio della seconda fase dal 1o giugno 2022 al 1o gennaio 2023. Hanno rivelato il limite di tempo per segnalare le fatture B2C (semplificate) alla piattaforma dell’autorità fiscale per la seconda fase.

Secondo le regole finali, il sistema di fatturazione elettronica dell’Arabia Saudita avrà due fasi principali.

Sistema di fatturazione elettronica dell’Arabia Saudita: la prima fase

La prima fase inizia il 4 dicembre 2021 e richiede a tutti i contribuenti residenti di generare, modificare e archiviare fatture elettroniche e note elettroniche (note di credito e di debito).

Le regole finali dichiarano che le aziende devono generare fatture elettroniche e le relative note associate in un formato elettronico strutturato. I dati in formato PDF o Word non sono quindi fatture elettroniche. La prima fase non richiede un formato elettronico specifico. Tuttavia, tali fatture e note devono contenere tutte le informazioni necessarie. La prima fase richiede che le fatture B2C includano un codice QR.

Esistono numerose funzionalità vietate per le soluzioni di fatturazione elettronica per la prima fase:

Sistema di fatturazione elettronica dell’Arabia Saudita: la seconda fase

La seconda fase porterà il requisito aggiuntivo per i contribuenti di trasmettere fatture elettroniche oltre alle note elettroniche allo ZATCA.

Le regole finali indicano che la seconda fase inizierà il 1° gennaio 2023 e verrà implementata in diverse fasi. Per le fatture B2B è prescritto un regime di liquidazione, mentre le fatture B2C devono essere segnalate alla piattaforma dell’autorità fiscale entro 24 ore dall’emissione.

A seguito dei requisiti della seconda fase, il sistema di fatturazione elettronica saudita sarà classificato come sistema di fatturazione elettronica CTC a partire dal 1o gennaio 2023. Tutte le fatture elettroniche devono essere emesse in formato XML basato su UBL. Le fatture fiscali possono essere distribuite in formato XML o PDF/A-3 (con XML incorporato). I contribuenti devono distribuire fatture semplificate (cioè B2C) in formato cartaceo.

Nella seconda fase, una soluzione di fatturazione elettronica conforme deve avere le seguenti caratteristiche:

La seconda fase porterà inoltre funzionalità aggiuntive vietate per le soluzioni di fatturazione elettronica oltre ai requisiti menzionati nella prima fase:

Quali sono le prossime cose per il sistema di fatturazione elettronica dell’Arabia Saudita?

Dopo aver pubblicato le regole finali, ZATCA sta organizzando workshop per informare le parti interessate del settore.

Alcuni dettagli rimangono poco chiari a questo punto, tuttavia le autorità saudite hanno avuto molto successo nel comunicare gli obiettivi a lungo termine dell’attuazione del suo sistema di fatturazione elettronica, oltre a rendere disponibile una documentazione chiara e fornire opportunità di feedback sulla documentazione pubblicata. per ogni fase. Ci aspettiamo di fornire le indicazioni necessarie nel prossimo futuro.

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