L’imposta sui premi assicurativi (IPT) in Lussemburgo è passata al deposito online a partire dal primo trimestre 2021. Parallelamente, è stata modificata anche la scadenza dell’autorità al 15 del mese successivo al trimestre. Questo cambiamento ha causato un po’ di scompiglio, in quanto molte compagnie assicurative stavano già estraendo i dati dai sistemi di sottoscrizione, rivedendo le informazioni (a volte manualmente) e assicurandosi che le dichiarazioni fossero corrette per gli altri territori, anch’essi in scadenza il 15.
Più autorità fiscali europee diventano digitali
Il Lussemburgo non è stato il primo o l’ultimo territorio a passare a una piattaforma online. La Germania e l’Irlanda hanno seguito a distanza di un anno l’implementazione del Lussemburgo. Le autorità francesi, invece, hanno ritardato l’implementazione della procedura di deposito online fino al 2023. Inoltre, un numero sempre maggiore di autorità fiscali richiede la creazione di conti per l’addebito diretto piuttosto che i soliti pagamenti SEPA o prioritari con riferimenti specifici.
Perché la compilazione delle tasse si sta spostando online?
È chiaro perché le autorità fiscali si stiano spostando su piattaforme online. Un processo di archiviazione digitale è più semplice ed efficiente per quelle che potrebbero essere migliaia di dichiarazioni presentate da varie fonti. Inoltre, la presentazione online offre alle autorità fiscali una maggiore visibilità, il che significa che hanno più opportunità di analisi. Quello che ci lascia perplessi è il motivo per cui così tante autorità fiscali scelgono di avere le loro scadenze il 15 o intorno a tale data. Questa scadenza offre alle compagnie assicurative solo un breve lasso di tempo per chiudere il mese, raccogliere i dati e fare le dichiarazioni.
Modifiche all’IPT in Lussemburgo
A parte questi aggiornamenti, il Lussemburgo non ha implementato molte modifiche in passato, per quanto riguarda l’IPT. La più recente che possiamo ricordare è l’introduzione della tassa per i servizi di soccorso sulle polizze di classe 10, entrata in vigore il 1° ottobre 2016. Poiché le aliquote sono relativamente basse rispetto ad altri territori, è del tutto plausibile che si possa assistere a un futuro aumento.
L’IPT è un’imposta di nicchia che non è sempre in primo piano nel radar delle imprese. Solo quando abbiamo iniziato a esaminare l’effettivo processo di presentazione delle dichiarazioni online ci siamo resi conto che la procedura è un adattamento di quella utilizzata per l’IVA e altre imposte o progettata per gli assicuratori nazionali piuttosto che per la libertà dei servizi. Almeno così sembra per il Lussemburgo.
Nel corso dell’ultimo anno, abbiamo constatato che il sistema di deposito online è diventato più rapido e facile da navigare, e che i tempi di autenticazione di una dichiarazione non sono più di minuti, ma di secondi. La dichiarazione è ancora simile a quella presentata sul modulo cartaceo, con la suddivisione delle passività per ramo, l’inserimento dei premi e l’applicazione automatica dell’aliquota percentuale.
È la fine del passaggio dei territori a una soluzione di archiviazione online? Probabilmente no. Ci sarà un’ulteriore digitalizzazione da parte delle autorità fiscali per allineare l’IPT alla maggior parte delle altre dichiarazioni fiscali? Noi pensiamo di sì.
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