
INFOGRAFICA
Requisiti CTC in Corea del Sud
Per saperne di più sui controlli continui delle transazioni in Corea del Sud, sui tempi di adeguamento delle aziende e su come Sovos può aiutarvi.
Nel Golfo, l’Arabia Saudita svolge un ruolo di apripista nell’ambito dei controlli continui sulle transazioni
L’Arabia Saudita introdurrà un regime di fatturazione elettronica scaglionato in fasi a partire dal dicembre del 2021. Il Paese, che ha introdotto l’IVA solamente dal 1° gennaio 2018, sta assumendo un ruolo guida nella digitalizzazione degli adempimenti fiscali nell’area del Golfo.
Le regole finali emanate dall’autorità fiscale saudita, la Zakat, Tax and Customs Authority (ZATCA), confermano la data di avvio della seconda fase, che partirà il 1° gennaio 2023.
In aggiunta agli altri requisiti, la fase due introduce l’integrazione con una piattaforma ZATCA digitale per il controllo continuo delle transazioni (CTC), che richiede ai soggetti passivi di sottoporre ad approvazione preventiva le fatture prima di trasmetterle agli acquirenti.
Fase 1 — Generazione obbligatoria delle fatture elettroniche con verifiche post-emissione: inizio previsto per il 4 dicembre 2021
Fase 2 – regime CTC: inizia il 1° gennaio 2023 e impone ai soggetti passivi di trasmettere le fatture e le note elettroniche all’autorità fiscale, la ZATCA, per la verifica preliminare.
Fase 1: 4 dicembre 2021 – tutti i soggetti passivi residenti nel Regno devono emettere, modificare e archiviare le fatture e le note elettroniche (documenti di credito e debito).
Fase 2: 1 gennaio 2023 – ulteriori requisiti per i soggetti passivi in merito alla trasmissione delle fatture e delle note elettroniche alla ZATCA. Questa sarà una fase di adozione scaglionata, in quanto in primis riguarderà le aziende di grandi dimensioni e poi, gradatamente, si estenderà a un numero maggiore di realtà. Le aziende possono aspettarsi un preavviso di sei mesi prima della data ultima di scadenza.
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Le autorità fiscali locali possono comminare alle imprese sanzioni o multe qualora le dichiarazioni e i versamenti non siano effettuati entro le scadenze. Inoltre, l’inosservanza ripetuta può comportare un’esclusione dallo schema pari a due anni. In tal caso, le imprese si vedrebbero obbligate a ottenere una partita IVA in tutti gli Stati membri in cui importano le merci, oppure dovrebbero disporre di accordi alternativi per assolvere l’obbligo dell’IVA sulle importazioni.
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Nel 2019 il Portogallo ha promulgato una mini riforma della fatturazione elettronica, consolidando la posizione del Paese nei confronti dello standard dichiarativo SAF-T e dei programmi informatici certificati di fatturazione.
Da allora sono accadute molte cose: le aziende che non hanno sede in Portogallo sono state incluse nell’ambito di applicazione dei requisiti di fatturazione elettronica, le scadenze sono state prorogate a causa del Covid e sono state pubblicate nuove normative.
Sovos offre una soluzione completa per la conformità IVA, SAF-T e B2G per il Portogallo. Aiutiamo i nostri clienti a soddisfare le loro esigenze di trasformazione digitale in ambito fiscale e di public procurement, con un unico fornitore. Sovos unisce competenze fortemente localizzate con un’esperienza cliente fluida di valore mondiale.
Nel 2018 l’Ungheria ha stabilito un quadro normativo che impone ai contribuenti di utilizzare uno schema designato per segnalare in tempo reale i dati delle fatture all’amministrazione tributaria (NAV). Lo schema si applicava alle fatture relative a transazioni nazionali al di sopra di una soglia IVA minima.
In seguito al successo riscosso dall’iniziativa, l’ambito del mandato è stato esteso fino a ricomprendere una serie più ampia di transazioni e le soglie previste in precedenza sono state abolite. L’impatto del mandato ha sortito effetti in tutta l’Ungheria, dato che tutte le transazioni tra soggetti passivi nazionali devono essere segnalati al NAV indipendentemente dall’importo IVA contabilizzato.
Lo stato magiaro ha inoltre provveduto a rendere pubbliche le bozze dei regolamenti e dei documenti della struttura SAF-T, affinché i soggetti interessati potessero produrre le proprie osservazioni. L’entrata in vigore del nuovo formato SAF-T è previsto per la seconda metà del 2021/inizio 2022.
1 Luglio 2018: il mandato si applica a tutti i soggetti passivi d’imposta, che sono tenuti a segnalare i dati delle fatture in tempo reale all’agenzia delle entrate ungherese per le transazioni nazionali con un importo IVA minimo di 100.000 HUF.
1 Luglio 2020: viene abolita la precedente soglia IVA e tutte le transazioni interne tra soggetti passivi devono essere segnalate indipendentemente dall’importo IVA contabilizzato.
1 Gennaio 2021: gli obblighi dichiarativi sono estesi all’emissione delle fatture B2C e alle forniture ed esportazioni B2B intracomunitarie.
1 Gennaio- 31 Marzo 2021: il Ministero delle Finanze magiaro concede un “periodo di grazia” di tre mesi per l’adeguamento ai nuovi obblighi dichiarativi e per dare alle imprese il tempo necessario a passare dalla versione attuale (v 2.0 XSD) a quella nuova (v 3.0 XSD).
1 Aprile 2021: inizia l’uso obbligatorio della nuova versione (v 3.0 XSD).
L’omessa segnalazione in tempo reale delle fatture può comportare una sanzione pari a 500.000 HUF per ciascuna fattura non segnalata.
Il mancato adeguamento ai requisiti previsti per i programmi di fatturazione comporta l’applicazione di sanzioni ulteriori.
Mentre l’Ungheria continua ad avvicinarsi sempre di più al modello di fatturazione elettronica CTC “a clearance”, Sovos consente alle imprese di rispettare tutti i requisiti e le specifiche tecniche previste dalla normativa magiara, in modo che possano adempiere agli obblighi dichiarativi IVA con la massima tranquillità.
Nel 2016 la Polonia ha introdotto il proprio formato SAF-T (Standard Audit File for Tax), noto come Jednolity Plik Kontrolny (JPK). A partire dal 1° gennaio 2018, per tutti è contribuenti è scattato l’obbligo di inviare le dichiarazioni con cadenza mensile. In Polonia sono in vigore sette strutture JPK regolamentate, sei dei quali vanno inviate su richiesta dell’amministrazione tributaria in caso di verifica. La settima è una modifica alla dichiarazione IVA polacca, e deve essere inviata con cadenza periodica.
1 Luglio 2016: il formato SAF-T viene introdotto in Polonia
1 Gennaio 2018: la Polonia rende il formato JPK_VAT obbligatorio per tutti i soggetti passivi
1 Ottobre 2020: la nuova struttura JPK, che sostituisce le dichiarazioni IVA, viene resa obbligatoria per tutti i contribuenti (JPK_V7M/K)
1 Ottobre 2021: si prevede l’introduzione su base volontaria di un sistema di fatturazione elettronica di tipo CTC (Continuous Transaction Control).
1 Gennaio 2023: il sistema CTC diventerà obbligatorio.
La nuova struttura SAF-T, al pari delle dichiarazioni JPK_VAT e VAT, deve essere inviata mensilmente o trimestralmente. Il mancato invio del documento completo, oppure l’invio tardivo sono passibili di sanzioni. L’autorità fiscale polacca reagisce con celerità alle discrepanze rilevate nei file SAF-T e utilizza algoritmi di analisi dei dati per individuare le transazioni fraudolente.
Rimanere al passo con gli obblighi di adempimento IVA è diventato più complicato, mentre la Polonia continua ad adottare misure volte a ridurre il divario IVA e a modernizzare i propri sistemi.
I nostri esperti monitorano, interpretano e codificano costantemente queste modifiche nel nostro software, alleggerendo gli oneri legati agli adempimenti che gravano sugli addetti IT e sul team che si occupa della fiscalità.
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La Corea del Sud ha introdotto nel 2010 il proprio sistema di fatturazione fiscale elettronica, detto anche “e-Tax”. A partire dal 2011, questo requisito di fatturazione elettronica ha assunto carattere obbligatorio, così come è divenuta obbligatoria la dichiarazione delle fatture e-tax poco dopo la loro emissione. Ciò significa che la Corea del Sud si è dotata di un sistema di segnalazione obbligatoria di tipo CTC. L’ambito di applicazione del mandato è stato progressivamente ampliato fino a includere un maggior numero di contribuenti. Malgrado ciò, il flusso operativo e i requisiti del mandato sono rimasti relativamente stabili.
La fatturazione elettronica è diventata obbligatoria per tutte le imprese a partire dal 2011 e per le partite IVA individuali al superamento di una determinata soglia.
Le sanzioni variano tra lo 0,3-1% del prezzo di fornitura in base al tipo di trasgressione, ad esempio mancata emissione, modalità di emissione, emissione tardiva, mancata trasmissione, trasmissione tardiva.
Per saperne di più sui controlli continui delle transazioni in Corea del Sud, sui tempi di adeguamento delle aziende e su come Sovos può aiutarvi.
Sì, l’IVA è l’imposta sui consumi della Corea del Sud e viene addebitata praticamente su tutto ciò che viene venduto nel Paese.
Sì, la fatturazione elettronica in Corea del Sud è obbligatoria per tutte le imprese e per i privati con forniture superiori a un determinato importo.
L’IVA viene addebitata su tutte le forniture di beni e servizi. Sono previste alcune esenzioni e anche forniture di beni e servizi con aliquota zero.
Ulteriori informazioni su alcuni dei Paesi asiatici che richiedono la fatturazione elettronica sono disponibili qui.
Man mano che i paesi di tutto il mondo procedono alla digitalizzazione dei propri sistemi tributari, con l’obiettivo di ridurre il divario dell’IVA, i nostri esperti tengono costantemente traccia di tutte le modifiche normative e le integrano in tempo reale nel nostro software, alleggerendo il carico di lavoro delle tue risorse aziendali dedicate.
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Riforma
Concepito per ridurre gli oneri di conformità e i costi amministrativi associati alle verifiche fiscali e per fornire alle autorità fiscali maggiore trasparenza sui dati fiscali e finanziari delle imprese, il sistema SAF-T continua a guadagnare popolarità in un numero crescente di paesi europei.
Inizialmente introdotta nel 2017 su base volontaria, l’autorità fiscale norvegese ha reso obbligatoria la dichiarazione SAF-T nel gennaio 2020.
Attualmente, il SAF-T deve essere presentato solo su richiesta in relazione a una verifica fiscale. Si prevede tuttavia la sua estensione alle imposte sulle società.
Il 1° gennaio 2022, l’autorità fiscale ha introdotto la possibilità di invio digitale delle dichiarazioni IVA. La procedura è stata inoltre migliorata per consentire l’acquisizione di ulteriori dati obbligatori nel momento in cui si rende necessario un invio SAF-T. Considerando il fatto che il SAF-T in Norvegia non deve ancora essere inviato con cadenza regolare, la compilazione dei campi di riepilogo costituisce un problema non indifferente per le aziende che non hanno ancora acquisito dimestichezza con il sistema.
Estrarre i dati da un ERP, traslarli nel corretto formato SAF-T e assicurarsi che rispettino i requisiti dettati dalle autorità fiscali senza far scattare la necessità di verifiche più approfondite costituisce senz’altro una sfida notevole. Il software di Sovos si fa carico di questo problema estraendo i dati, analizzandoli in modo approfondito e generando file nel formato SAF-T pronti ad essere inviati.
I nostri esperti monitorano, interpretano e codificano continuamente i cambiamenti normativi nel nostro software, riducendo il carico di lavoro dei team fiscali e IT in termini di compliance.
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La Spagna è stato uno dei primi paesi dell’Unione ad adottare la metodologia di controllo continuativo delle transazioni (CTC), introducendo l’obbligo di registrare le fatture in tempo reale già nel 2017. In questo modo L’AEAT, l’autorità fiscale spagnola, ha voluto snellire le procedure di rimborso, fornire ai contribuenti dati precisi per le dichiarazioni, effettuare verifiche in modo più efficace e combattere le frodi sull’IVA.
I soggetti passivi interessati sono tenuti a registrare i dati della fattura presso l’autorità fiscale, utilizzando una piattaforma denominata Suministro Inmediato de Información (SII), entro quattro giorni lavorativi dall’emissione.
Nel 2020 l’autorità competente ha annunciato una nuova versione della piattaforma SII, che prevede l’introduzione di un registro per l’inserimento delle operazioni connesse alla vendita di merci in conto deposito. La modifica è entrata in vigore il 1° gennaio 2021.
2 gennaio 2017: comincia l’afflusso di informazioni da parte dei contribuenti, su base volontaria.
1° luglio 2017: comincia la fase obbligatoria di invio contestuale delle informazioni per i contribuenti interessati.
1° gennaio 2018: il periodo per l’inoltro delle informazioni passa da 8 a 4 giorni. Il mandato viene esteso agli altri territori della Spagna (i Paesi Baschi e le Isole Canarie).
1° gennaio 2020: introduzione di un registro per la raccolta delle operazioni connesse alla vendita di merci in conto deposito.
Le omissioni o le imprecisioni delle informazioni riportate prevedono una sanzione pari all’1% dell’importo totale, con un massimo di 6.000 €.
La dichiarazione tardiva dei registri IVA elettronici comporta una sanzione pari allo 0,5% dell’importo dichiarato, con un minimo di 300 € e un massimo di 6.000 € a trimestre.
Gli errori o le omissioni nel registro di determinate operazioni intracomunitarie e nel registro dei beni di investimento comportano una sanzione fissa di 150 €.
Sovos funge da punto di riferimento per la gestione degli adempimenti IVA, in Spagna e in tutto il mondo.
Sovos supporta la piattaforma del Suministro Inmediato de Información (SII), garantendo che i nostri clienti adempiano a tutti gli obblighi previsti dal quadro normativo e tecnico sviluppato dall’autorità fiscale iberica (AEAT).
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La Grecia ha introdotto un nuovo schema di controlli continuativi sulle transazioni (CTC), denominato myData. myData è un sistema di contabilità e rendicontazione elettroniche che impone ai contribuenti di trasmettere dati contabili e transazionali all’autorità tributaria, in tempo reale o con cadenza periodica. Questi dati vanno a popolare una serie di registri online tenuti sul portale governativo. Questo sistema di trasmissione dei dati contabili da parte dei contribuenti allinea lo stato ellenico alle tendenze globali più moderne in ambito CTC.
1° ottobre 2020: entrata in vigore del regime volontario di dichiarazione dei redditi e delle spese, oltre che della classificazione tramite tutte le metodologie contabili (ad eccezione delle rendicontazioni tramite fornitori di servizi di fatturazione elettronica, adottate il 20 luglio 2020).
1° aprile 2021: avvio della fase obbligatoria di myDATA.
28 febbraio 2021: dichiarazione volontaria dei dati storici del periodo 1° ottobre 2020 – 31 dicembre 2020. Se l’emittente omette di dichiarare i dati entro questa scadenza, il ricevente può farlo a marzo 2021. L’emittente ha facoltà di accettarli entro il 30 aprile 2021.
31 ottobre 2021: scadenza per la dichiarazione obbligatoria dei dati storici relativi al periodo 1° gennaio 2021 – 31 marzo 2021.
La mancata corrispondenza tra i dati registrati nei libri contabili elettronici e i dati riportati nelle dichiarazioni fa scattare verifiche fiscali e sanzioni. Si prevede l’introduzione di decreti applicativi contenenti disposizioni sull’entità delle sanzioni.
Sovos funge da punto di riferimento per la gestione degli adempimenti in materia di fatturazione elettronica, in Grecia e in tutto il mondo. Sovos combina eccellenza a livello locale con un’esperienza cliente fluida e di portata globale.
Nel 2008, il Brasile ha adottato un modello di clearance tramite fatturazione elettronica che prevede la ricezione e la vidimazione di una fattura da parte dell’autorità fiscale del paese, prima che un fornitore possa inviarla al proprio cliente. Oltre dieci anni più tardi, la digitalizzazione dell’amministrazione fiscale brasiliana si è evoluta al punto che le altre amministrazioni fiscali chiamano il Brasile la Google della fiscalità.
Le normative attuali prevedono la fatturazione elettronica per: forniture di beni (NF-e), servizi (NFS-e), servizi di trasporto (CT-e), trasporto merci (MDF-e), SPED ed EFD REINF.
Al fine di ridurre il rischio di audit e interruzioni della catena di approvvigionamento, le aziende che operano in Brasile devono adottare un sistema di fatturazione elettronica in grado di integrare e automatizzare tutti i requisiti fiscali all’interno dei propri sistemi ERP.
La soluzione per la compliance in materia di fatturazione elettronica di Sovos è uno strumento unificato per la gestione di tutti gli obblighi di conformità in materia, in Brasile come in tutto il mondo. Combinare molteplici soluzioni provenienti da paesi diversi nel mondo è rischioso e anche costoso: la soluzione SAP Framework di Sovos è pensata per gestire specifici scenari di fatturazione elettronica in Brasile, oltre che per occuparsi dei requisiti previsti da altri paesi del mondo. In questo modo, le aziende possono fatturare senza problemi all’interno di SAP, monitorando le procedure di compliance per conti clienti e fornitori dall’inizio alla fine.
Per maggiori dettagli sull’evoluzione del mandato e sui relativi requisiti, scarica la guida alla fatturazione elettronica in Brasile.
Sovos offre competenze SAP nei Paesi di tutto il mondo, evitando ai clienti SAP di dover individuare e fornire esperti in materia.
La soluzione SAP integrata consente agli utenti dei conti clienti e fornitori di gestire le operazioni quotidiane all'interno dei processi di razionalizzazione di SAP, mantenendo SAP come unica fonte affidabile. Sovos offre una copertura globale con competenze normative interne per la fatturazione transazionale sia prima della clearance che in seguito agli audit. Ogni volta che le autorità fiscali introducono nuovi mandati o modificano quelli esistenti, Sovos aiuta i clienti SAP a rimanere conformi, senza preoccupazioni o interruzioni dell'attività.
La soluzione per la compliance della fatturazione elettronica Sovos opera direttamente all'interno dei sistemi EDI e P2P più popolari e complessi, eliminando la necessità di finanziare e mantenere costosi progetti di integrazione.
Oltre a risparmiare denaro non dovendo creare logiche interne di estrazione e mappatura dei dati SAP per i loro processi di fatturazione elettronica, i clienti SAP non devono neanche sostenere i costi elevati legati al monitoraggio e alla manutenzione di tali sistemi.
Integrata direttamente in SAP con il proprio Namespace, la soluzione per la compliance della fatturazione elettronica Sovos offre ai clienti SAP gli strumenti necessari per gestire, controllare e monitorare i processi di conformità della fatturazione elettronica in tempo reale.
L'automazione fiscale dei conti dei fornitori automatizza tutti i documenti in entrata abbinando PO a XML e automatizzando il processo di approvvigionamento, consentendo alle aziende di ridurre costi e rischi e di aumentare l'efficienza quando ricevono merci dai fornitori.
Il Messico ha uno dei sistemi di fattura elettronica più sofisticati dell’America Latina. Conosciuta localmente come Comprobante Fiscal Digital por Internet, o semplicemente CFDI, è stata istituita nel 2011, quando ha sostituito il CFD o Comprobante Fiscal Digital. La differenza tra questi due tipi di ricevute/certificati che hanno sostituito la fattura cartacea è che il CFDI richiede la convalida da parte di un provider di certificazione autorizzato, noto anche come PAC. In alcuni casi, tale convalida può essere effettuata direttamente con il Tax Administration Service (SAT).
Il sistema di fattura elettronica del Messico prevede diverse tipologie di certificati fiscali. Tra i principali rileviamo:
Ricevuta di reddito: emessa principalmente nelle transazioni di vendita per le quali un certo tipo di reddito si riceve in contanti, assegni o in qualsiasi altra forma, generalmente per la vendita di beni e servizi, ma anche in caso di donazioni e commissioni.
Prova di spesa: questo tipo di certificato fiscale viene emesso nei casi in cui l’azienda paga o restituisce denaro a seguito di rimborsi, premi, sconti o annullamento totale di un buono di reddito. È equivalente alle note di credito.
Certificato di trasferimento: viene utilizzato per giustificare l’acquisizione o il possesso legittimo delle merci da trasferire. Questi CFDI vengono utilizzati come contratto di trasporto quando un’azienda fornisce il trasporto di merci al proprietario delle merci.
Certificato di ricevuta di pagamento: queste ricevute vengono emesse ogni volta che un pagamento si riceve in una data diversa da quella in cui viene effettuata la transazione e viene generato il CFDI. La loro funzione principale è documentare la riscossione di un pagamento totale o parziale. Pertanto, sono utilizzati per pagamenti totali (pagamento unico), pagamenti parziali o pagamenti a credito ricevuti dopo l’emissione del CFDI originale. Contengono un complemento de pagos (supplemento di pagamento). Il sistema IVA messicano utilizza la contabilità di cassa, ovvero le aziende versano l’IVA solo sui pagamenti che ricevono immediatamente per le loro vendite imponibili. Tuttavia, le fatture elettroniche che i venditori forniscono a SAT includono informazioni su tutte le vendite, siano esse pagate in contanti, a credito o tramite pagamenti differiti. Ciò significa che il numero di fatture per un determinato mese potrebbe non corrispondere all’importo dell’IVA segnalato a SAT se i venditori hanno ricevuto pagamenti a credito o hanno accettato pagamenti in ritardo in transazioni precedenti. Il componente aggiuntivo della ricevuta di pagamento chiude il divario delle informazioni tra il numero di pagamenti ricevuti e il numero di transazioni in un determinato periodo.
Certificati informativi sulla ritenuta alla fonte e sui pagamenti: vengono utilizzati per segnalare le ritenute fiscali applicate al momento dei pagamenti per i quali deve essere rilasciato un certificato di ritenuta alla fonte. Questo tipo di certificato si applica anche quando vengono effettuate ritenute per pagamenti all’estero, royalties, vendita di azioni, dividendi o utili distribuiti, tra gli altri.
Certificati correlati: si tratta di certificati fiscali correlati ad altri certificati precedentemente rilasciati dello stesso tipo. Sono necessari, ad esempio, quando viene emessa una nota di credito a causa di un errore nel suo contenuto o quando viene emesso un CFDI di trasferimento per merce che è già stata pagata e per la quale è necessario includere un riferimento al CFDI originale.
Supplementi CFDI: oltre ai tipi di fatture o CFDI sopra menzionati, la legislazione fiscale messicana richiede che quando si eseguono determinate transazioni, devono essere riportate ulteriori informazioni che specifichino il tipo di transazione in questione. Questo tipo di informazioni aggiuntive è contenuto nei cosiddetti “complementos”, allegati al CFDI originale. I principali complementi delle fatture o CFDI sono i seguenti:
In altri casi, l’obbligo di emettere un supplemento al CFDI è dovuto alle ritenute effettuate al momento dei pagamenti per specifiche transazioni. Questi integratori sono i seguenti:
Sia il Codice Fiscale (Código Fiscal) che l’attuale Miscellaneous Tax Resolution (Resolución Miscelánea Fiscal, RMF) stabiliscono una serie di condizioni essenziali che i CFDI devono rispettare. L’Allegato 20 dell’RMF illustra in dettaglio i requisiti tecnici che i CFDI devono rispettare, sia in termini di contenuto e formato che di sintassi. Per quanto riguarda i contenuti, illustriamo in dettaglio alcune delle componenti più essenziali per i CFDI di reddito:
Nel caso della rappresentazione stampata del CFDI, questa deve soddisfare alcune condizioni minime stabilite dal Codice Fiscale e dal RMF.
È importante sottolineare che i requisiti sopra indicati si applicano ai CFDI de ingresos (reddito CFDI). Altri CFDI emessi in occasione di trasferimenti, pagamenti, buste paga, spese o altro, contengono altri requisiti aggiuntivi o sostitutivi dei precedenti. Allo stesso modo, sono presenti altri requisiti facoltativi a seconda del tipo di bene O servizio venduto. Ad esempio, nel caso di cessioni di autoveicoli, valuta venduta da case di cambio, donazioni o erogazioni per conto di terzi, nel CFDI emesso saranno richieste informazioni aggiuntive rispetto a quelle sopra indicate.
Affinché un CFDI sia legittimo, deve essere debitamente convalidato davanti al SAT o dai Provider di Certificazione Autorizzati (PAC) prima di essere inviato al suo destinatario. Affinché questo processo di convalida sia possibile, il CFDI deve soddisfare le condizioni essenziali del formato definite nell’Allegato 20:
In generale, le convalide CFDI non vengono eseguite direttamente dal SAT (con poche eccezioni), ma dai PAC. Il PAC è il soggetto giuridico autorizzato dal Servizio dell’Amministrazione Finanziaria a esaminare l’integrità del file XML, verificandone la conformità allo standard tecnologico vigente definito dal SAT. Inoltre, è tenuto a inviare all’autorità una copia dei CFDI convalidati dai suoi clienti. Dopo aver eseguito le convalide corrispondenti, il PAC assegnerà il corrispondente portafoglio fiscale, noto anche come UUID, e timbrerà o certificherà il file XML, convertendolo così in una fattura digitale. Questo processo viene sempre eseguito elettronicamente e al 100% digitalmente.
La casella di posta fiscale è un sistema di messaggistica digitale installato nel portale web della SAT, attraverso il quale il SAT comunica con i contribuenti e i contribuenti devono utilizzare per comunicare tra loro, soprattutto nelle questioni relative alle fatture ricevute ed emesse. La notifica, l’accettazione o il rifiuto dell’annullamento del CFDI con altri mezzi non sono validi ai fini fiscali in Messico. L’accettazione può essere espressa o tacita.
Il processo di annullamento del CFDI è attualmente disciplinato dalle Regole della Miscellaneous Tax Resolution e dall’Articolo 29A del Codice Fiscale Messicano, che prevede due processi di base per la cancellazione di un CFDI: uno che richiede l’autorizzazione del destinatario della fattura attraverso la casella di posta fiscale (casella delle imposte) e uno che non lo fa. La cancellazione può essere effettuata entro e non oltre l’ultimo giorno in cui deve essere presentata la dichiarazione dei redditi.
Per impostazione predefinita, il destinatario di una fattura è tenuto ad accettarne l’annullamento affinché possa procedere; tuttavia, ai sensi della regola 2.7.1.35 della Miscellaneous Tax Resolution, vi sono dodici casi in cui eccezionalmente non sarà necessaria l’accettazione della controparte:
A partire da gennaio 2022, quando il CFDI deve essere annullato, la causa della cancellazione deve essere indicata nella relativa richiesta. Le cause di cancellazione sono le seguenti:
Quando lo scopo della cancellazione del CFDI è sostituirlo con uno nuovo, il nuovo CFDI deve fare riferimento al CFDI annullato e viceversa.
È obbligatorio che tutti i CFD siano inviati al PAC per la convalida o, in alcuni casi eccezionali, al SAT. Tuttavia, è possibile che, a causa di inconvenienti tecnologici, tali CFDI non possano essere inviati per la relativa convalida. In questi casi, è stato stabilito che il contribuente avrà 72 ore di tempo per inviare la fattura per la relativa convalida.
La legge messicana non richiede l'emissione di un avviso di ricezione da parte del destinatario di un CFDI. Tuttavia, nel caso in cui una fattura venga emessa erroneamente, l'emittente deve annullare la fattura in seguito alla procedura di annullamento di cui sopra. Nella maggior parte dei casi, l'emittente deve avere l'accettazione del destinatario della fattura.
Secondo le disposizioni dell'Articolo 30 del Codice fiscale federale, i CFI e i relativi allegati devono essere conservati per cinque anni.
Il Messico prevede un’ampia gamma di sanzioni per coloro che non rispettano gli obblighi delle fatture elettroniche stabiliti nel Federal Tax Code (Código Fiscal de la Federación o CFF) e nell’attuale Miscellaneous Tax Resolution (Resolución Miscelánea Fiscal). In generale, queste sanzioni corrispondono alle multe applicate in base alla gravità e alla periodicità delle violazioni. Gli articoli 83 e 84 del CFF stabiliscono in dettaglio queste infrazioni, la cui sanzione è definita e aggiornata annualmente nell’Allegato 5 della Miscellaneous Tax Resolution in vigore. Va notato, tuttavia, che in alcuni casi gravi, sia il Codice Fiscale che la Miscellaneous Tax Resolution stabiliscono che il SAT può sanzionare i trasgressori con la chiusura dello stabilimento da cui sono state commesse tali violazioni.
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La trasformazione elettronica della Turchia è iniziata con un mandato di fatturazione elettronica nel 2012 e si è evoluta con l’introduzione della fattura e-arşiv che ha fornito all’autorità fiscale turca un controllo in tempo reale sulle fatture scambiate. L’autorità fiscale ha inoltre introdotto una nota di consegna elettronica per monitorare il trasporto di merci nel 2017. I contribuenti al di sopra di una certa soglia e/o in alcuni settori sono ora obbligati a utilizzare le applicazioni di trasformazione elettronica.
Nel corso del tempo il numero di contribuenti che devono rispettare i mandati è cresciuto con la riduzione delle soglie di ammissibilità e si sono aggiunti nuovi gruppi contribuenti nell’ambito del mandato.
Di conseguenza, le aziende devono adottare un sistema in grado di gestire varie applicazioni elettroniche e ridurre la complessità di queste applicazioni.
La Turchia ha quattro principali applicazioni di trasformazione elettronica obbligatorie e manda, inclusa l’archiviazione del documento elettronico.
Il mandato di fatturazione elettronica della Turchia ha due principali domande: fattura elettronica (B2B) e fattura e-arşiv (B2B& B2C).
Introducendo la domanda di fattura elettronica del modello di autorizzazione nel 2013, la Turchia è uno dei pionieri della fatturazione elettronica di liquidazione oltre ai paesi Latam.
La fattura e-arşiv introdotta nel 2016 è un modello di reporting CTC; può essere scambiata in formato cartaceo ma deve essere emessa elettronicamente e tutte le fatture elettroniche devono essere segnalate quotidianamente alla Turkish Revenue Administration (TRA).
Le note di consegna elettronica devono essere emesse e approvate dal TRA o dall’integratore speciale per avviare il trasporto della merce.
Utilizza un formato localizzato di UBL 2.1 per fattura elettronica, fattura elettronica, nota di consegna elettronica e XBRL-GL per e-ledger.
1° gennaio 2021: coloro che hanno un fatturato del 2018 o del 2019 superiore a TRY 5m devono iniziare a utilizzare la domanda di e-ledger a causa del mandato di fattura elettronica
I contribuenti con entrate superiori a TRY 5m devono iniziare a utilizzare le domande di fatturazione elettronica entro il settimo mese dell’anno successivo.
I contribuenti che iniziano a utilizzare le domande di fatturazione elettronica dopo il settimo mese devono iniziare a utilizzare l’applicazione e-ledger entro l’inizio dell’anno successivo.
Alcuni gruppi di contribuenti, compresi i commercianti online e gli intermediari o i commercianti che negoziano frutta o verdura, devono iniziare a utilizzare le domande di fatturazione elettronica entro tre mesi e l’applicazione della nota di consegna elettronica entro quattro mesi dalla data di apertura della propria attività.
Il mancato rispetto dei mandati di fatturazione elettronica comporterà una multa pari al 10% dell’importo effettivo o dell’importo mancante di una fattura elettronica (fattura elettronica, fattura elettronica e fatture di esportazione). L’ammenda non può essere inferiore a 350 TRY (circa 50 EUR) per fattura e le ammende massime potrebbero raggiungere i 180.000 TRY (circa 25.700 EUR) all’anno per tipo di documento.
Il mancato rispetto del mandato della bolla di consegna elettronica comporterà una multa TRY 350 (circa 50 EUR) per documento. Le ammende massime potrebbero raggiungere i 180.000 TRY (circa 25.700 EUR) all’anno.
Siamo un vero e proprio punto di riferimento per la gestione di tutti gli obblighi di conformità IVA in Turchia e in tutto il mondo. Con oltre due decenni di esperienza solo in Turchia, le nostre soluzioni consentono alle aziende di trasformare e gestire tutti gli scenari finanziari end-to-end all’interno del loro ERP, in linea con i requisiti di TRA.
Combinare soluzioni locali disparate in paesi di tutto il mondo è allo stesso tempo costoso e rischioso. Sovos offre una soluzione globale, garantendo la sicurezza dei dati e la costante conformità con un team locale di esperti di supporto e regolamentazione.
Nell’ambito della nuova cornice normativa dell’imposta sui beni e i servizi (GST, Goods and Services Tax), il sistema di fatturazione elettronica indiano rientra nella categoria dei controlli continuativi delle transazioni (CTC, Continuous Transaction Controls). L’obbligo di segnalazione dei dati di fatturazione nel portale governativo è un passaggio obbligatorio prima dell’emissione della fattura.
La validità legale della fattura, infatti, è subordinata alla firma digitale apposta dal Portale di registrazione delle fatture (IRP, Invoice Registration Portal) e all’attribuzione di un numero di registrazione (IRN, Invoice Registration Number). Se l’IRN non è incluso nella fattura, la stessa non ha validità legale.
L’ambito di applicazione riguarda sia le transazioni interne che quelle transfrontaliere. Il processo IRP è stato reso obbligatorio per le transazioni B2B, B2G e per quelle concernenti le esportazioni. I contribuenti interessati dall’ambito di applicazione obbligatorio sono tenuti a emettere fattura (oltre che qualsiasi documento che richieda un IRN, come gli eWaybill associati) secondo il nuovo sistema, qualora le loro transazioni siano di tipo B2B, B2G o riguardino esportazioni. Le autorità indiane hanno apportato numerose modifiche alla normativa iniziale ed è inevitabile che nel futuro avvengano ulteriori ritocchi.
1° gennaio 2020: adesione volontaria per le imprese con un giro d’affari pari o superiore a 5 miliardi di rupie.
1° febbraio 2020: adesione volontaria per le imprese con un giro d’affari pari o superiore a 1 miliardo di rupie.
1° ottobre 2020: inizio del periodo obbligatorio per le imprese con un giro d’affari pari o superiore a 5 miliardi di rupie (sei mesi più tardi di quando inizialmente previsto). Durante i primi 30 giorni è stato previsto un “periodo di grazia” in cui le fatture potevano essere segnalate anche dopo l’emissione.
1° gennaio 2021: inizio del periodo obbligatorio per le imprese con un giro d’affari pari o superiore a 1 miliardo di rupie.
1° aprile 2021: la soglia per la fatturazione elettronica obbligatoria viene abbassata fino a comprendere i contribuenti con un giro d’affari compreso tra 1 miliardo e 500 milioni di rupie.
1° ottobre 2022: soglia abbassata ai contribuenti con una soglia annuale di 10 crore.
1° agosto 2023: Soglia abbassata ai contribuenti con una soglia annuale di Rs. 5 Crore.
Qualora una fattura non sia registrata nell’IRP, sarà considerata come non emessa e sarà comminata una sanzione minima di 10.000 rupie per ogni violazione. Le sanzioni, ai sensi delle diverse sezioni dell’imposta sui beni e i servizi (GST), vengono addebitate con i dovuti interessi legali.
Al mese di febbraio 2021, le specifiche iniziali pubblicate dalle autorità fiscali indiane nel dicembre 2019 sono state modificate tre volte, pertanto è legittimo pensare che modifiche future siano inevitabili.
I nostri esperti monitorano, interpretano e codificano costantemente queste modifiche nel nostro software, alleggerendo gli oneri legati agli adempimenti che gravano sugli addetti IT e sul team che si occupa della fiscalità.
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La Francia sta adottando un sistema di controlli continui sulle transazioni, o CTC. Dal luglio 2024 fino al gennaio 2026, la Francia implementerà l’obbligo della fatturazione elettronica per le transazioni B2B avvalendosi di una piattaforma centralizzata e di provider di servizi collegati. La Francia introdurrà contemporaneamente un obbligo di dichiarazione elettronica delle transazioni. Grazie a questi requisiti, che vanno ad affiancare la già obbligatoria fatturazione elettronica B2G, il governo transalpino mira ad aumentare l’efficienza, tagliare i costi e contrastare le frodi.
Tutte le fatture B2B passeranno attraverso una piattaforma centrale, oppure saranno trasmesse tramite provider di servizi certificati a essa collegati. Questo sistema di convalida delle fatture elettroniche fornirà alle autorità fiscali transalpine i dati relativi a ogni transazione B2B effettuata sul territorio francese.
Per contrastare efficacemente le frodi, l’autorità fiscale avrà necessità di accedere a una gamma di dati transazionali più ampia. Pertanto, i dati che l’agenzia delle entrate transalpina non riceverà nell’ambito del processo di fatturazione elettronica obbligatorio saranno soggetti all’obbligo di segnalazione elettronica complementare. È il caso delle fatture B2C e di quelle transfrontaliere, oltre che di alcuni dati inerenti i pagamenti.
Pertanto l’amministrazione fiscale riceverà i dati delle transazioni B2B e B2C (compresi alcuni dati di pagamento) in ragione di due misure: il mandato di fatturazione elettronica e l’obbligo di segnalazione elettronica.
Grazie agli insegnamenti tratti dalla prima iterazione della fatturazione elettronica in Colombia, la DIAN sta implementando un modello di clearance simile a quelli di Brasile, Messico e altri paesi dell’area LATAM.
Il nuovo regolamento prevede che le organizzazioni che al momento emettono fatture elettroniche tramite SAP implementino il nuovo modello entro il 2 novembre 2019. Le aziende che implementano la fatturazione elettronica per la prima volta dovrebbero seguire la guida pubblicata dalla DIAN in Resolución 000020, che prevede la conformità per molte organizzazioni a partire dal 1 agosto 2019.Con l’ultimo UBL 2.1 e il mandato per la validazione anticipata pubblicati dalla DIAN, le date per l’implementazione della clearance sulle fatture elettroniche sono le seguenti:
Le aziende che non rispettano il mandato di fatturazione elettronica saranno soggette a sanzioni fino a 15 000 UVT, stabilite in base ai seguenti criteri:
Per maggiori dettagli sull’evoluzione del mandato e sui relativi requisiti, scarica la guida alla fatturazione elettronica in Colombia.
La soluzione per la compliance in materia di fatturazione elettronica di Sovos è uno strumento unificato per la gestione di tutti gli obblighi di conformità in materia, in Colombia come in tutto il mondo. Combinare molteplici soluzioni provenienti da Paesi diversi nel mondo è rischioso e pure costoso: la soluzione quadro SAP di Sovos è pensata per gestire specifici scenari di fatturazione elettronica in Colombia, oltre che per occuparsi dei requisiti previsti da altri Paesi del mondo. In questo modo, le aziende possono fatturare senza problemi all’interno di SAP, monitorando le procedure di compliance per conti clienti e fornitori dall’inizio alla fine.
Sovos offre competenze SAP nei Paesi di tutto il mondo, evitando ai clienti SAP di dover individuare e fornire esperti in materia.
La soluzione integrata SAP di Sovos consente agli utenti di conti clienti e fornitori di gestire le operazioni quotidiane all'interno dei processi di razionalizzazione di SAP, mantenendo SAP come unica fonte affidabile. Sovos offre una copertura globale con competenze normative interne per la fatturazione transazionale sia prima della clearance che in seguito agli audit. Ogni volta che le autorità fiscali introducono nuovi mandati o modificano quelli esistenti, Sovos aiuta i clienti SAP a rimanere conformi, senza preoccupazioni o interruzioni dell'attività.
La soluzione per la compliance della fatturazione elettronica Sovos opera direttamente all'interno dei sistemi EDI e P2P più popolari e complessi, eliminando la necessità di finanziare e mantenere costosi progetti di integrazione.
Non dovendo creare logiche interne di estrazione e mappatura dei dati SAP per i processi di fatturazione elettronica i clienti SAP, oltre a risparmiare denaro, non devono neanche sostenere i costi elevati legati al monitoraggio e alla manutenzione di tali sistemi.
Integrata direttamente in SAP con il proprio Namespace, la soluzione per la compliance della fatturazione elettronica di Sovos offre ai clienti SAP gli strumenti necessari per gestire, controllare e monitorare i processi di conformità della fatturazione elettronica in tempo reale.
Sovos offre un'assistenza clienti completa nelle lingue dei Paesi con mandati per la fatturazione elettronica in tutto il mondo.
La Grecia ha introdotto un nuovo schema di controlli continuativi sulle transazioni (CTC), denominato myData. myData è un sistema di contabilità e rendicontazione elettroniche che impone ai contribuenti di trasmettere dati contabili e transazionali all’autorità tributaria, in tempo reale o con cadenza periodica. Questi dati vanno a popolare una serie di registri online tenuti sul portale governativo. Questo sistema di trasmissione dei dati contabili da parte dei contribuenti allinea lo stato ellenico alle tendenze globali più moderne in ambito CTC.
Lo schema myDATA si applica ai contribuenti ellenici che sono tenuti per legge a conservare i propri registri contabili, e riguarda le transazioni B2B, B2G e B2C.
I libri contabili elettronici tenuti su myData contengono un riepilogo delle transazioni in entrata e in uscita, la classificazione delle transazioni e le rettifiche contabili, con l’obiettivo di fornire una panoramica esaustiva del quadro contabile e fiscale del contribuente.
Quando le imprese effettuano le dichiarazioni dei redditi, i dati dichiarati sono confrontati con quelli presenti nei libri contabili elettronici.
Le eventuali discrepanze fanno scattare un processo di riconciliazione in due fasi, nel quale il contribuente è tenuto a correggere la differenza risultante. La mancata ottemperanza determina l’avvio di verifiche fiscali e la comminazione di sanzioni.
1° ottobre 2020: entrata in vigore del regime volontario di dichiarazione dei redditi e delle spese, oltre che della classificazione tramite tutte le metodologie contabili (ad eccezione delle rendicontazioni tramite fornitori di servizi di fatturazione elettronica, adottate il 20 luglio 2020).
1° ottobre 2021: rendicontazione obbligatoria del reddito per i contribuenti che superano una determinata soglia.
1° novembre 2021: rendicontazione obbligatoria del reddito per tutti gli altri contribuenti. Per 2021 non c’è alcun obbligo di segnalare spese.
31 March 2022: Deadline for mandatory reporting of 2021 historical data issued prior to the go-live date.
La mancata corrispondenza tra i dati registrati nei libri contabili elettronici e i dati riportati nelle dichiarazioni fa scattare verifiche fiscali e sanzioni. Si prevede l’introduzione di decreti applicativi contenenti disposizioni sull’entità delle sanzioni.
Sovos funge da punto di riferimento per la gestione degli adempimenti in materia di fatturazione elettronica, in Grecia e in tutto il mondo. Sovos combina eccellenza a livello locale con un’esperienza cliente fluida e di portata globale.
Le imprese del Regno Unito e dell’UE devono affrontare la sfida della conformità IVA che la Brexit pone. Ora più che mai, è il momento di rivedere le catene di fornitura e le registrazioni IVA per negoziare con gli Stati membri dell’UE. Il periodo di transizione si è concluso il 1o gennaio 2021 e, di conseguenza, gli scambi tra Regno Unito e UE sono ora disciplinati dall’accordo di libero scambio annunciato la vigilia di Natale 2020.
Mentre molte aziende si preparano all’impatto della Brexit sulle dogane, molte devono ancora formulare una strategia per garantire la conformità IVA. Ciò è fondamentale per il successo di qualsiasi piano d’azione Brexit per la protezione delle catene di fornitura, consentendo alle aziende di continuare a operare con sicurezza in tutta Europa.
Le aziende su entrambi i lati del canale hanno molto da fare per prepararsi. Sappiamo che l’incertezza generata dalla Brexit è difficile da gestire, quindi le aziende devono essere pronte.
Durante questa confusione, possiamo fornire chiarezza sull’impatto sulla Brexit sugli obblighi di conformità IVA.
L’Italia ha adottato diverse misure per colmare il proprio divario IVA (il più ampio in Europa), tra cui l’implementazione di un modello di autorizzazione delle fatture elettroniche denominato "FatturaPA". Il processo ha preso avvio nel 2014 e ha riguardato inizialmente la fatturazione elettronica B2G, per poi estendersi alle transazioni B2B e B2C a partire dal 1° gennaio 2019.
Quando venne introdotta, la piattaforma centralizzata di fatturazione elettronica SDI (Sistema di Interscambio) fu considerata "rivoluzionaria" dal governo italiano. Originariamente la SDI era una piattaforma di scambio delle fatture, in cui il processo di raccolta dei dati aveva un ruolo fondamentale. L’ampiezza dei dati raccolti è in aumento, come è possibile desumere dall’imminente requisito circa la segnalazione dei dati transfrontalieri sulla FatturaPA.
Di conseguenza, per soddisfare i requisiti imposti dalla soluzione adottata dall’Italia, le aziende devono adottare un sistema di fatturazione elettronica capace di integrarsi con gli ERP e le piattaforme automatiche.
L’emissione di una fattura elettronica è subordinata alla creazione della fattura in un formato strutturato e alla sua trasmissione tramite una piattaforma controllata dallo Stato detta Sistema di Interscambio (SDI).
Le fatture devono essere emesse nel formato XML previsto dalle autorità fiscali: la FatturaPA.
Attualmente il mandato copre le transazioni concernenti forniture nazionali tra soggetti o aziende residenti o registrate in Italia, mentre le controparti oltreconfine possono acconsentire all’emissione e alla ricezione di fatture elettroniche. Nel 2022, le imprese italiane saranno tenute all’invio alla SDI dei dati sulle transazioni transfrontaliere, utilizzando lo schema FatturaPA
Esistono diversi requisiti specifici per l’archiviazione delle fatture elettroniche, in particolare per quanto riguarda i criteri di ricerca, una descrizione documentata dell’archivio e della procedura di archiviazione. (Manuale della Conservazione), oltre a un chiaro sistema di deleghe concernente le responsabilità inerenti alla procedura di archiviazione.
1° febbraio 2020: gli ordini di acquisto relativi alla fornitura di beni ad enti associati al Servizio Sanitario Nazionale devono transitare sulla piattaforma NSO e la fattura elettronica deve riportare il numero del relativo ordine di acquisto
1° gennaio 2021: viene applicato il nuovo schema della FatturaPA
1° gennaio 2021: introduzione della dichiarazione IVA precompilata
1° giugno 2021: applicazione dei nuovi requisiti per la creazione e la conservazione dei documenti elettronici
1° gennaio 2022: le imprese italiane sono obbligate a inviare alla SDI le informazioni sulle forniture transfrontaliere utilizzando il formato FatturaPA. Di conseguenza, l’esterometro risulterà superato a partire dal 30 giugno 2022
La mancata emissione di una fattura o l’emissione di una fattura che non soddisfa il formato XML comporterà una sanzione variabile dal 90 al 180% dell’IVA
L’emissione a un cliente di una fattura non corrispondente ai requisiti del mandato comporterà una sanzione pari al 100% dell’IVA
Alla scadenza del periodo di grazia (già scaduto per la fornitura di beni e fino al 1° gennaio 2022 per la fornitura di servizi), le fatture emesse nei confronti di enti associati al Servizio Sanitario Nazionale non saranno pagate se in precedenza non è stato trasmesso il relativo ordine di acquisto tramite la piattaforma NSO e se nella fattura elettronica non è presente il riferimento a detto ordine
Per affrontare il problema del divario IVA, l’Italia ha continuato ad ampliare il ventaglio di transazioni su cui l’autorità fiscale ha visibilità, nonché a sviluppare i formati utilizzati per la trasmissione dei dati. E inevitabile che questa tendenza proseguirà nel corso del tempo.
Sappiamo quanto possa essere difficile seguire le evoluzioni normative mentre si cerca di fare fronte ai carichi di lavoro correnti.
I nostri esperti monitorano, interpretano e codificano costantemente queste evoluzioni nel nostro software, alleggerendo gli oneri legati agli adempimenti che gravano sugli addetti IT e sul team che si occupa della fiscalità.
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