Nel 2018 l’Ungheria ha stabilito un quadro normativo che impone ai contribuenti di utilizzare uno schema designato per segnalare in tempo reale i dati delle fatture all’amministrazione tributaria (NAV). Lo schema si applicava alle fatture relative a transazioni nazionali al di sopra di una soglia IVA minima.
In seguito al successo riscosso dall’iniziativa, l’ambito del mandato è stato esteso fino a ricomprendere una serie più ampia di transazioni e le soglie previste in precedenza sono state abolite. L’impatto del mandato ha sortito effetti in tutta l’Ungheria, dato che tutte le transazioni tra soggetti passivi nazionali devono essere segnalati al NAV indipendentemente dall’importo IVA contabilizzato.
Lo stato magiaro ha inoltre provveduto a rendere pubbliche le bozze dei regolamenti e dei documenti della struttura SAF-T, affinché i soggetti interessati potessero produrre le proprie osservazioni. L’entrata in vigore del nuovo formato SAF-T è previsto per la seconda metà del 2021/inizio 2022.
1 Luglio 2018: il mandato si applica a tutti i soggetti passivi d’imposta, che sono tenuti a segnalare i dati delle fatture in tempo reale all’agenzia delle entrate ungherese per le transazioni nazionali con un importo IVA minimo di 100.000 HUF.
1 Luglio 2020: viene abolita la precedente soglia IVA e tutte le transazioni interne tra soggetti passivi devono essere segnalate indipendentemente dall’importo IVA contabilizzato.
1 Gennaio 2021: gli obblighi dichiarativi sono estesi all’emissione delle fatture B2C e alle forniture ed esportazioni B2B intracomunitarie.
1 Gennaio- 31 Marzo 2021: il Ministero delle Finanze magiaro concede un “periodo di grazia” di tre mesi per l’adeguamento ai nuovi obblighi dichiarativi e per dare alle imprese il tempo necessario a passare dalla versione attuale (v 2.0 XSD) a quella nuova (v 3.0 XSD).
1 Aprile 2021: inizia l’uso obbligatorio della nuova versione (v 3.0 XSD).
L’omessa segnalazione in tempo reale delle fatture può comportare una sanzione pari a 500.000 HUF per ciascuna fattura non segnalata.
Il mancato adeguamento ai requisiti previsti per i programmi di fatturazione comporta l’applicazione di sanzioni ulteriori.
Mentre l’Ungheria continua ad avvicinarsi sempre di più al modello di fatturazione elettronica CTC “a clearance”, Sovos consente alle imprese di rispettare tutti i requisiti e le specifiche tecniche previste dalla normativa magiara, in modo che possano adempiere agli obblighi dichiarativi IVA con la massima tranquillità.