Fatturazione elettronica nei Paesi Bassi

Il percorso dei Paesi Bassi verso la fatturazione elettronica è iniziato nel 2019, quando tutte le autorità pubbliche sono state obbligate a ricevere fatture elettroniche dai loro fornitori. Si stima che ogni anno con l’amministrazione pubblica siano scambiate circa 1,6 milioni di fatture.

Anche se la fatturazione elettronica nei rapporti commerciali non è ancora obbligatoria, se si decide di adottarla volontariamente esistono alcuni aspetti da tenere in conto.

Questa pagina offre una panoramica della fatturazione elettronica nei Paesi Bassi, dalle sue origini fino a oggi. Ricorda di aggiungere la pagina ai segnalibri per rimanere al corrente dei nuovi sviluppi.

Principali aspetti da considerare per la fatturazione elettronica B2B nei Paesi Bassi

Molte aziende dei Paesi Bassi scelgono volontariamente di adottare la fatturazione elettronica nei loro rapporti commerciali, cogliendo così i vantaggi della digitalizzazione.

Quando si implementa la fatturazione elettronica nei Paesi Bassi, bisogna tenere conto dei seguenti aspetti:

  • Ottenere il consenso dell’acquirente è necessario per inviare una fattura elettronica.
  • Garantire l’integrità e l’autenticità: tutti i mezzi sono accettati, dai controlli interni dei processi fino alla firma digitale delle fatture elettroniche.
  • Il periodo di conservazione delle fatture elettroniche è di sette anni. Le fatture elettroniche devono essere archiviate in modo tale da garantirne integrità, autenticità e disponibilità durante tutto il periodo di conservazione.

Caratteristiche della fatturazione elettronica B2G nei Paesi Bassi

Dal 2020, i fornitori del governo centrale neerlandese sono obbligati a presentare fatture elettroniche agli appaltatori pubblici. Per facilitare lo scambio di fatture elettroniche con gli enti governativi, i Paesi Bassi hanno implementato la rete di interoperabilità Peppol.

L’identificatore obbligatorio utilizzato per instradare le fatture elettroniche alle organizzazioni governative centrali è il numero OIN (Organisatie-identificatienummer).

Esistono tre metodi per l’invio di fatture elettroniche:

  • Attraverso un software di contabilità collegato a Peppol.
  • Attraverso i punti di accesso Peppol dei fornitori di servizi di fatturazione elettronica.
  • Utilizzando uno specifico portale fornitori del governo.

Formati di dati comuni utilizzati nei Paesi Bassi

Le fatture elettroniche nei Paesi Bassi possono essere inviate e ricevute in diversi formati, tra cui:

  1. SI-UBL 2.0: implementazione UBL di NLCIUS, che risponde ai requisiti locali per la fatturazione elettronica destinata al governo e alle imprese. Si basa sulla norma europea EN 16931 ed è il formato preferito nei Paesi Bassi.
  2. Peppol BIS 3.0: formato di interoperabilità nella rete Peppol. Si basa sulla norma europea EN 16931.
  3. Altri formati di settore utilizzati nel Paese: UBL-OHLN, 4.5. SETU (HR – XML), ecc.

Tempistica dell'adozione della fatturazione elettronica nei Paesi Bassi

Vediamo le date più importanti nel percorso dei Paesi Bassi verso la fatturazione elettronica.

  • 1º luglio 2016: il governo olandese recepisce la Direttiva 2014/55/UE nel diritto nazionale.
  • 18 aprile 2019: termine per implementare la fatturazione elettronica B2G se si lavora con il governo centrale.
  • 1º ottobre 2020: l’Autorità Peppol olandese (NPa o Nederlandse Peppolautoriteit) diventa un ente governativo e supervisiona la rete Peppol nel Paese.
  • 1º luglio 2030: le imprese olandesi devono conformarsi ai requisiti IVA nell’era digitale, che includono la fatturazione elettronica obbligatoria e la dichiarazione elettronica per le transazioni B2B transfrontaliere.

Sanzioni: cosa succede se non si rispettano le regole per la fatturazione elettronica nei Paesi Bassi?

Nei Paesi Bassi, il mancato rispetto dei requisiti di fatturazione può comportare l’elevazione di sanzioni pecuniarie.

L’invio di fatture elettroniche è facoltativo per le transazioni B2B, ma è obbligatorio per le aziende private che lavorano con il governo centrale dei Paesi Bassi. La mancata osservanza delle regole potrebbe comportare una sanzione pecuniaria.

Configurazione della fatturazione elettronica nei Paesi Bassi con Sovos​

La fatturazione elettronica è in ascesa in tutto il mondo, e in particolare in Europa, dove a breve verrà avviata l’iniziativa ViDA dell’UE.

Tuttavia, sebbene l’e-invoicing sia sempre più diffusa a livello globale, il panorama è frammentato e richiede un approccio che tenga conto delle specificità di ogni Paese in cui si opera. È quindi importante scegliere un unico fornitore per la conformità, semplificando così gli obblighi a cui si è soggetti.

Sovos è il tuo partner ideale per gli adempimenti fiscali. Lascia che ci occupiamo noi della tua fatturazione elettronica, così potrai concentrarti su ciò che conta: far crescere la tua attività.

Compilate il modulo sottostante per parlare con uno dei nostri esperti di fatturazione elettronica

FAQ

Nei Paesi Bassi è richiesto che le fatture destinate al governo centrale olandese siano trasmesse in formato elettronico. Attualmente l’e-invoicing non è obbligatoria per le transazioni tra imprese private.

Per la fatturazione elettronica B2B, è necessario il consenso dell’acquirente. L’acquirente può dare il proprio consenso anche in maniera tacita, ossia elaborando o pagando la fattura elettronica.

La rete Peppol è utilizzata come quadro nel processo di fatturazione elettronica B2G. Alla fine del 2023, il Paese ha aderito a un programma pilota organizzato dalla Commissione europea sullo scambio di fatture elettroniche tra aziende nei Paesi Bassi e a Singapore.