Nel 2020, la Commissione europea (CE) ha adottato un piano quadriennale per sviluppare un quadro fiscale più equo e semplice. Il piano d’azione mira a rendere più rigoroso il sistema fiscale, a garantire che le piattaforme digitali siano realizzate per rispettare le norme sulla trasparenza e utilizzare meglio i dati, riducendo la frode e l’evasione fiscali.
Nel 2021, la Commissione ha attuato le modifiche al commercio elettronico, un altro passo nel processo di modernizzazione. A partire da luglio 2021, il sistema Mini One Stop Shop (MOSS) è stato ampliato a One Stop Shop (OSS) e Import One Stop Shop (IOSS).
L’implementazione dell’OSS ha ampliato l’uso dei regimi sindacali e non sindacali. Ciò consente ai venditori europei ed extraeuropei di beni e servizi digitali business-to-consumer di semplificare le loro pratiche di rendicontazione. Nel frattempo, IOSS consente alle aziende di registrare e importare merci nell’UE con un valore non superiore a 150€.
Nel 2022, ci sono piani per rilasciare la legislazione nell’ambito del piano d’azione «IVA nell’era digitale». Proprio come i suoi predecessori nel 2020 e nel 2021, lo scopo principale di questo piano è affrontare il problema delle frodi e migliorare il modo in cui le imprese interagiscono con il sistema IVA. La Commissione ha annunciato tre punti che intende affrontare nella sua legislazione:
- Come l’IVA tratta l’economia della piattaforma
- Obblighi relativi alla fatturazione elettronica e alla dichiarazione IVA
- Registrazione IVA unica UE
In particolare, un punto di interesse è il punto di registrazione IVA unico dell’UE, che mira a facilitare la conformità tra gli Stati membri. Con questo, la Commissione europea sta chiedendo un feedback su come le aziende pensano che l’implementazione dell’I/OSS sia andata e su altre potenziali opzioni legislative per il futuro, tra cui:
- Estensione dell’OSS a:
- Coprire tutte le forniture di beni e servizi B2C da parte di fornitori non stabiliti
- Consentire le forniture e gli acquisti intracomunitari di beni, evitando così la registrazione IVA quando si trasferiscono i propri beni transfrontalieri
- Includere le forniture di beni e servizi B2B lasciando in atto l’attuale meccanismo di rimborso dell’IVA
- Includere le forniture di beni e servizi B2B introducendo anche un meccanismo di detrazione per OSS
- Reverse charge reso disponibile per tutte le forniture B2B effettuate da fornitori non stabiliti
- Rimozione della soglia di 150 EUR per IOSS in modo che si applichi alle vendite a distanza di beni di qualsiasi valore
- Rendere obbligatorio l’IOSS per:
- Tutte le vendite a distanza di beni importati
- Tutte le vendite a distanza di beni importati al di sopra della soglia di fatturato dell’UE (ad esempio 10.000 EUR)
- Solo marketplace
Il 21 gennaio la Commissione europea ha avviato un periodo di consultazione pubblica sull’adeguamento delle norme IVA in un panorama economico digitale. Stanno cercando un feedback su come la CE dovrebbe adattare i processi fiscali sull’IVA e su come incorporare la tecnologia per risolvere le principali questioni fiscali, come la frode e la complessità dei suoi sistemi. La Commissione sta accettando il feedback in questo periodo di consultazione pubblica fino al 15 aprile 2022: le proposte possono essere presentate qui.
Sovos continuerà a monitorare lo sviluppo di questa legislazione durante tutto l’anno man mano che verranno rilasciate ulteriori informazioni sulla sua struttura e sul suo impatto, poiché questi cambiamenti avranno sicuramente un impatto sul panorama IVA europeo.
Agisci
Hai bisogno di maggiori informazioni? I servizi gestiti IVA di Sovos forniscono un servizio IOSS e OSS completo per la tua azienda. Contatta il nostro team per saperne di più.