La Francia muove i primi passi verso la fatturazione elettronica B2B obbligatoria

Filippa Jörnstedt
Settembre 29, 2019

Nel giugno di quest’anno, il ministro dell’azione e dei conti pubblici francese, Gérald Darmanin, ha dichiarato, attirando l’attenzione di molti, che il governo francese ha intenzione di rendere obbligatoria la fatturazione elettronica anche per le transazioni B2B. Ora sembrerebbe che il governo, guidato su questo tema dal ministro Darmanin e dal ministro delle finanze, Bruno Le Maire, sia passato dalle parole ai fatti. La legge finanziaria francese per il 2020, presentata formalmente in seguito al Consiglio dei ministri del 27 settembre, codifica il piano di estensione dell’obbligo di fatturazione elettronica B2G già in vigore fino a coprire anche le fatture elettroniche B2B.  

Cosa c’è di nuovo?

In soli tre brevi paragrafi, il progetto di legge finanziaria delinea i principi generali di questa riforma in stato embrionale. Mentre molto verrà chiarito dai decreti successivi, l’art. 56 della legge finanziaria introduce la regola generale secondo la quale le fatture in forma elettronica saranno obbligatorie e, di conseguenza, le fatture cartacee non saranno più consentite. Inoltre, lascia intendere che le fatture elettroniche saranno sottoposte ad approvazione da parte dell’autorità fiscale o che, in alternativa, i dati in esse contenuti saranno trasmessi all’autorità fiscale per consentire i controlli IVA sulla fattura. Essenzialmente, e senza alcuno stupore, la Francia si unirà alle fila di altri paesi come Messico, Turchia, Italia e Brasile, che già hanno implementato misure per contrastare il divario IVA tramite meccanismi di controllo dell’imposta in tempo reale. 

La tabella di marcia per l’applicazione del mandato, così come è avvenuto per il mandato B2G attualmente in vigore, sarà distribuita su diverse fasi, con un’applicazione graduale sulle aziende a seconda delle loro dimensioni. La prima fase del mandato avrà inizio il 1 gennaio 2023 e, secondo il disegno di legge, l’intera economia dovrebbe essere operativa secondo il nuovo sistema di fatturazione elettronica entro il 1 gennaio 2025.  

Il governo afferma inoltre che, nel corso del prossimo anno, presenterà una relazione al Parlamento, l’Assemblée Nationale, volta a illustrare le modalità di attuazione della riforma, nonché l’analisi di fondo di quale metodo e quali regolamenti costituiscono la soluzione tecnica, giuridica e operativa più appropriata, in particolare per quanto riguarda la clearance/trasmissione dei dati delle fatture all’amministrazione fiscale.

Qual è il passo successivo?

Oltre all’analisi e alla stesura delle leggi e relazioni annunciate dal governo, è anche chiaro che un altro elemento critico deve essere affrontato prima che la riforma diventi realtà: Bruxelles.  

Da quando l’Italia ha intrapreso lo stesso percorso ed è diventato il primo paese dell’UE a introdurre la clearance tramite fatturazione elettronica B2B, sono stati individuati molti parallelismi tra i due paesi. Entrambi condividono una situazione simile in termini di divario IVA e di infrastrutture IT, il che ha indotto molti esperti (giustamente) a supporre che la Francia avrebbe seguito il percorso Intrapreso dall’Italia. Tuttavia, per agire nel pieno rispetto della legge, l’Italia ha dovuto chiedere e ottenere l’autorizzazione dal Consiglio dell’Unione europea per discostarsi dalle disposizioni della direttiva UE sull’IVA (2006/112/CE). Il governo francese ha riconosciuto che dovrà fare altrettanto.  

Agisci

Vuoi saperne di più? Per un’analisi continua e approfondita della riforma francese per la fatturazione elettronica e delle sue sfide, il 3 ottobre partecipa al webinar tenuto da Christiaan van der Valk, esperto di fatturazione elettronica e vicepresidente della strategia di Sovos.

Inscrivez-vous ici si vous désirez rejoindre le webinaire de Christiaan van der Valk le 3 Octobre.

Sign up for Email Updates

Stay up to date with the latest tax and compliance updates that may impact your business.

Author

Filippa Jörnstedt

Filippa Jörnstedt is Director of Regulatory Analysis & Design at Sovos and leads Sovos regulatory research across VAT and other indirect taxes globally. Based in Stockholm, Filippa’s background is in international trust and tax regulations, focusing on global developments in tax controls such as e-invoicing, e-reporting and e-signing requirements. Fluent in English, Italian, French, Romanian and her native tongue Swedish, Filippa earned her degree in Law from Lund University in Sweden.
Share this post

EMEA IPT
February 13, 2024
Liechtenstein IPT: una panoramica

Il Liechtenstein è uno dei tanti paesi con i requisiti dell’imposta sui premi assicurativi (IPT), in particolare l’imposta di bollo svizzera e la tassa assicurativa del Liechtenstein. Questo blog fornisce una panoramica dell’IPT in Liechtenstein per aiutare le compagnie assicurative a rimanere conformi.   Che tipo di tasse sono applicabili in Liechtenstein sugli importi dei […]

E-Invoicing Compliance EMEA
April 5, 2023
Bizkaia: Qual è il sistema fiscale di Batuz?

La Bizkaia è una provincia della Spagna e un territorio storico dei Paesi Baschi, con un proprio sistema fiscale. Prima dell’approvazione della strategia Batuz, l’autorità fiscale della Bizkaia ha sviluppato diversi approcci per implementare una strategia completa che riducesse la frode fiscale. L’obiettivo è quello di impedire che la frode influisca sulle entrate generate dalle […]

Dichiarazione fiscale e IVA EMEA
March 7, 2023
Quali articoli sono esenti dall’IVA?

È essenziale rimanere aggiornato sui requisiti IVA della sua azienda. Ciò richiede una conoscenza approfondita delle regole e di ciò che le autorità si aspettano dalle aziende. Ciò include la gestione di forniture di beni e servizi al di fuori degli obblighi IVA standard. Non tutti i prodotti o servizi sono soggetti all’IVA. Questa è […]

Dichiarazione fiscale e IVA EMEA
March 7, 2023
L’IVA nell’era digitale introduzione di una piu’ estesa platea di transazioni ricomprese nella registrazione unica ai fini IVA

Il piano L’IVA nell’era digitale della Commissione europea propone una serie di novità, fra cui una registrazione IVA unica per facilitare il commercio transfrontaliero. La proposta, che dovrebbe entrare in vigore il 1° gennaio 2025, è parte dell’iniziativa della Commissione per modernizzare l’IVA nell’UE. In sostanza, comporterebbe la registrazione IVA una sola volta in tutta […]

Dichiarazione fiscale e IVA EMEA
February 13, 2023
L’IVA nell’era digitale: risposte alle domande che tutti si pongono

6 Frequenti Domande: Per capire meglio l’impatto delle proposte della commissione Europea nell’era digitale (ViDA) sulla tua attività, ti invito a leggere alcune delle domande più frequenti che ho ricevuto fino a questo momento. D: Quando le aziende probabilmente inizieranno a notare un impatto in seguito all’implementazione delle proposte ViDA?  R: Le proposte della Commissione […]